Al “The Quail”, solo pochi giorni fa, Maserati ha tolto i veli alla sua MCXTrema, chiamata fino a pochi giorni fa Project24, auto omologata per l’uso in pista, che ha svelato le sue reali forme e generalità nell’evento di contorno della Monterey Car Week 2023 alla quale abbiamo partecipato. Proprio nel luogo in cui è stata svelata abbiamo avuto l’opportunità di intervistare colui che l’ha disegnata e che, prima della hypercar pronto pista, ha disegnato vetture come la Maserati MC20, Grecale e nuova GranTurismo, le auto del nuovo corso del Tridente.
740 CV, 62 esemplari, pneumatici Pirelli P Zero specifici e interni che sembrano quelli di un vero e proprio prototipo da corsa. Per il CEO Davide Grasso simboleggia ”lo spirito sportivo tipico del DNA Maserati, una dichiarazione di un nuovo corso per il nostro brand”. Vediamo cosa ne pensa colui che l’ha creata, il designer Klaus Busse, ex Head of Design for FIAT, Lancia, Alfa Romeo e Maserati e ora a capo del Design del Tridente.
Intervistato dal nostro direttore Federico Ferrero, ecco la nostra intervista a Klaus Busse.
Innanzitutto grazie per la sua disponibilità. Quali sono i punti cardine che caratterizzano il design della Maserati MCXtrema?
“Innanzitutto grazie a voi. Il fatto che sia un’auto omologata per la pista è un punto determinante che ha influenzato il suo design e le sue performance. Per Maserati le performance sono più importanti del design, specialmente per le auto da circuito. Lo dimostra anche la precedente MC12, auto alla quale siamo molto affezionati. Tutto quello che vedete è frutto di uno studio congiunto tra il design e l’aspetto più ingegneristico sempre votato alla prestazione, ma ovviamente non potevamo fare a meno di mettere in luce gli aspetti principali che caratterizzano ogni Maserati. C’è il Tridente, in bella vista nell’ampia calandra attaccata all’asfalto, così come si ritrovano volumi, guardate i passaruota, simili a quelli di una moderna GranTurismo”.
Per voi è stato difficile coniugare ciò che ci siamo detti con la ricerca aerodinamica votata alla performance?
“Sì, è stato sicuramente difficile. Lavorando al Centro Stile Maserati, però, non puoi non conoscere i principi dell’aerodinamica se vuoi disegnare una vettura del Tridente. Devi capire come l’auto si muove nell’aria e siamo grati ai nostri ingegneri per aver un background, d’altronde la maggior parte sono italiani, che sa coniugare la bellezza alla tecnica. Siamo un team internazionale ma tutti lavoriamo per combinare design, tecnica e aerodinamica, specie su una vettura come questa. Sono orgoglioso, ne parlavo con uno degli ingegneri responsabili di MCXtrema, che la versione che vi presentiamo alla Monterey Car Week sia davvero molto simile ai primi bozzetti”.
Sono molti anni che lei lavora nel gruppo Stellantis. Cosa significa disegnare una Maserati rispetto alle tue precedenti esperienze?
“Nella mia carriera in quanto responsabile di Alfa Romeo e Maserati il mio compito principale è sempre stato quello di definire un linguaggio preciso che aiutasse a identificare i brand. Parlando di Maserati l’idea è stata quella di seguire l’innovazione, la voglia di andare oltre, senza mai dimenticare le nostre origini come brand corsaiolo. Questo non vuol dire legarsi eccessivamente al passato, per essere competitivo devi guardare avanti e devi essere innovativo. La MCXtrema è il perfetto esempio di questo pensiero”.
Alla Monterey Car Week quanto è importante per voi designer, anno dopo anno, vedere auto e concept car avveniristiche a fianco di icone del passato?
“Ovunque vai alla Monterey Car Week è incredibile la quantità di auto affascinanti che puoi osservare, anche nel parcheggio dell’albergo sembra di essere in un car show! Personalmente ogni anno apprezzo molto il Concorso Italiano che mette in mostra il meglio della produzione italiana, con la partecipazione di molti possessori di Maserati che espongono orgogliosamente le loro vettura. Partecipare alla Monterey Car Week significa essere nel “negozio dei giocattoli” per un appassionato di auto, e dal mio punto di vista vengo ogni volta ispirato dall’energia che si respira in un evento come questo”.
Parlando del futuro, come saranno le Maserati dei prossimi anni?
“Il futuro di Maserati, lo abbiamo annunciato, sarà elettrico. Nonostante la MCXtrema sia pienamente un’auto endotermica e anche nel mondo delle corse siamo presenti sia in Formula E sia in GT2 con la MC20 a benzina, il futuro della produzione di serie è elettrico. Siamo in un momento storico molto promettente per noi designer perché le nuove tecnologie ci invogliano a studiare nuove proporzioni, sia per gli esterni sia per gli interni. Quando guardi una Maserati storica, ogni epoca ha avuto il suo design. Pensate a una Maserati degli anni ‘70 quanto fosse diversa da quella dei vent’anni precedenti. Ora siamo pronti ad aprire un nuovo capitolo e sono orgoglioso di farlo per Maserati. Molti aspetti di questo design in forte evoluzione devono ancora essere risolte. Personalmente ho guidato più volte la nuova GranTurismo Folgore e credo in questa nuova tecnologia, fantastica quando sei al volante”.
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