Capita sempre più spesso che clienti molto abbienti chiedono a Ferrari delle modifiche che vanno oltre alla semplice personalizzazione: è il caso del reparto Tailor Made, il cui magistrale ultimo lavoro è questa 812 Competizione frutto di ore e ore di studio e confronto tra il fortunato possessore e gli stilisti di Maranello.
La carrozzeria è verniciata con un rosso F1-75 molto particolare, opaco, con alcuni dettagli afferenti al 75° anniversario del Cavallino Rampante. Si tratta, non a caso, della stessa tonalità usata sulle F1 di Carlos Sainz e Charles Leclerc. All’interno dell’abitacolo ci sono state modifiche ai sedili, in Aunde Blue Jeans, con rifiniture in Alcantara nero. Quello che stupisce di più è la calibrazione delle modifiche, effettuate con una maestria tale da risultare originali ma senza eccessi o sfoggi eccessivi, a differenza di alcuni elaboratori di supercar che stravolgono completamente la filosofia del mezzo.
Tutto è calcolato alla perfezione in questa Ferrari 812 Competizione così particolare, senza aver per questo intaccato in alcun modo la meccanica. Sotto quel lungo cofano c’è sempre il V12 da 830 cavalli, 6,5 litri, con una coppia di 692 Nm a 7.000 giri. Anche l’aerodinamica è portata al massimo livello: le prese d’aria sono un connubio tra “utile e dilettevole”: oltre a garantire un flusso d’aria controllato nei minimi particolari, sono anche molto gradevoli alla vista.
Incredibili i numeri che questa 812 Competizione è in grado di toccare: 0-100 in 2,85 secondi e da 0 a 200 in 7,5 secondi. 340 km/h e oltre la velocità massima. La grande dinamicità, assicurata dal “passo corto virtuale” che sfrutta al massimo le quattro ruote sterzanti, rende questo bolide adatto anche alle curve, nonostante il peso non indifferente, 1487 kg. Il telaio è completamente in alluminio.
Ferrari con questo modello punta ancora sul termico, dimostrando che certe emozioni si possono provare solo con 12 cilindri e un rombo esaltante che scuote il pilota e non esce da degli altoparlanti. Chissà quanto durerà? Noi per adesso ci gustiamo gli ultimi anni di V12.
Autore: Flavio Garolla
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