Sarà effettivo già a partire dal mese di giugno 2023: stiamo parlando del nuovo limite a 30 km/h che diventerà effettivo sulle strade cittadine di Bologna. Si chiama piano “Bologna Città 30” ed è nato per volontà dell’amministrazione comunale di aumentare la sicurezza stradale tra le vie del capoluogo emiliano, così da ridurre sia le potenziali vittime di incidenti stradale sia l’impatto ambientale dato dalla velocità limitate delle autovetture.
Dopo Milano, che da ottobre ha intensinficato le misure contro i Diesel Euro 4 ed Euro 5 già fortemente limitati se non impossibilitati ad entrare in Area B, anche Bologna si schiera ufficialmente come baluardo contro la circolazione “normale” delle auto in città. Nulla di nuovo sotto il sole, aggiungerei, visto che ha semplicemente seguito l’esempio di altre città densamente popolate come Parigi e Berlino.
Limite di velocità a 30 chilometri orari, sul sito del Comune tutte le novità
Curiosando sul sito ufficiale del Comune di Bologna, si scoprono le iniziative che l’amministrazione metterà in pratica durante i prossimi anni. Non c’è solo il limite a 30 chilometri orari in discussione, anzi in attesa di essere messo in pratica, bensì altri progetti che attendono solo di diventare realtà.
Ci saranno attraversamenti pedonali rialzati, si dice anche colorati ai fini della sicurezza, segnaletica orizzontale integrativa, sosta veicolare ottimizzata e, non ultima, non meglio specificati autovelox. Non mancheranno controlli extra per prevenire comportamenti ritenuti pericolosi e l’educazione stradale per educare i cittadini alle nuove norme. D’altro canto, rimarranno alcune strade a scorrimento veloce (limite a 50 km/h), ma fa impressione leggere che in alcune zone residenziali il limite valido per la legge sarà di, è tutto vero, 10 km/h.
Adeguare Bologna al piano che abbasserà il limite di velocità costerà un totale di 14 milioni di euro.
Limite di velocità a Bologna, non sarà l’unica città a cambiare
Il bello deve ancora venire, canterebbe un cantautore che ha l’Emilia-Romagna nel sangue. Il progetto di cui Bologna si fa apripista fa parte di un piano di cambiamenti messi allo studio dall’Unione Europea ai fini di ottenere zero morti sulle strade entro il 2050. Sembra entusiasta Matteo Lepore, sindaco di Bologna, che ha confessato all’ANSA quanto segue:
“Vogliamo che Bologna sia apripista a livello nazionale sulla sicurezza stradale. Dopo la legge sull’omicidio stradale e quella sulla sicurezza dei bambini in auto, il nostro Paese merita una legge sulle città 30. Spero che il Governo ci guardi come esempio e inizi a discutere su questo provvedimento”.
commenti
Loading…