Lo sappiamo, l’auto elettrica è bella ed al tempo stesso ha i suoi difetti, soprattutto se uno, per esigenze o per il luogo dove abita non può mettere l’auto in un garage con una wallbox, o ancora se non deve lasciarla necessariamente in strada. In questo caso subentra un secondo problema: “se la macchina è in strada ed io abito a piano rialzato come faccio a metterlo in carica?” A molti sarà venuto in mente di parcheggiare la vostra vettura davanti alla finestra del salotto di casa vostra, e collegarla direttamente alla presa di casa. Se vuoi l’avete solo pensato e decretato come impossibile, beh, sappiate che c’è chi l’ha messo in pratica! Di sicuro ha rappresentato un’opportunità ottimale per ovviare all’assenza di colonnine per la ricarica nella zona, per questo è stato realizzato questo pensiero folle ed oltretutto senza troppe remore, come documenta la foto pubblicata dal gruppo Facebook “Roma fa schifo”, dove vediamo il proprietario di una Tesla bianca che abita a Roma, in via Edoardo Fabbri, quartiere Prati ricaricare tranquillamente la sua macchina.
Il cavo di ricarica dal salotto alla strada
L’immagine, come potete vedere, mostra questo metodo decisamente particolare col quale il proprietario della Tesla ha deciso di ricaricare la sua vettura senza andare ad una stazione Tesla Recharge, ma ha preferito collegare la Tesla direttamente alla presa di casa prelevando la corrente dall’utenza domestica. Come si può supporre, il cavo esce dalla finestra dell’abitazione in strada per allungarsi di qualche metro, di fatto ostruendo il passaggio sul marciapiede, e agganciare lo spinotto al bocchettone sulla fiancata posteriore dell’auto. L’unica accortezza, evidentemente ha avuto il terrore di far male a qualcuno, è stata quella di attaccare dei foglietti bianchi per cercare di rendere visibile il cavo ed evitare che qualche sfortunato passante possa trovarselo davanti senza accorgersene e finire all’ospedale.
Ricarica dalla finestra: il web risponde
Come ci si può aspettare sono state immediate le reazioni in Rete. Tante divertite ed ironiche, altre meno. “Un grande!”, “Ma che davero?”, sono state le prime, per poi continuare con “Neanche in Brasile, benvenuti a Les favelas”. Anche intonata ai tempio che corriamo: “Almeno usa la sua corrente e non quella condominiale, come avviene spesso”.
Genio o follia? A voi la sentenza.
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