Mercedes EQE SUV

Il listino prezzi della Mercedes EQE SUV non è stato ancora reso noto dal costruttore tedesco, il quale si è concentrato sulla presentazione della vettura in un dei più importanti palcoscenici internazionali (quest’anno più che mai a tema innovazione): il Salone di Parigi. Per data di nascita e somiglianza strutturale\ingegneristica la vettura più vicina in gamma (di cui è noto il listino) è la EQS SUV, l’ammiraglia degli sport utility elettrici, la quale parte da 138.700 euro. Questa cifra da capogiro è da bilanciare con la EQC 2022, disponibile da 76.400 euro, soglia minima da cui estrapolare una mediana del prezzo per la Mercedes EQE SUV. Questo potrebbe gravitare intorno agli 88\90.000 euro, prendendo in considerazione anche la GLE, il cui listino parte da circa 78.000 euro.

Non si conoscono ancora gli allestimenti della Mercedes EQE SUV, che presumibilmente saranno i (soliti) Premium, Premium Plus, Business Class e AMG Line, ma le versioni di lancio divise per motorizzazione sono già note: si parte dalla Mercedes EQE SUV 350+ e, a seguire, la 350 4Matic e la 500 4Matic. Per chi poi amasse lasciare le gomme sull’asfalto, Mercedes ha presentato, accanto alla EQE SUV, anche la AMG EQE 53 4Matic + Dynamic Plus SUV, l’elettrica AMG più potente di sempre, il cui listino schizzerà sicuramente sopra i 100.000 euro (se non 110.000).

Non è nemmeno da specificare, trattandosi di una vettura premium tedesca (peraltro di alta gamma), che la lista degli optional (più disparati) nel listino prezzi della Mercedes EQE SUV e delle personalizzazioni sarà vasta e tutta da esplorare, come le Americhe per i Conquistadores.

I motori della Mercedes EQE SUV, al momento del lancio, sono tre (come anticipato nel precedente capitolo).

L’entry level della “gamma motori” della EQE SUV è la 350+, il cui powertrain consta di un propulsore elettrico da 215 kW (292 CV) e 565 Nm montato sul retrotreno. La 350 4Matic aggiunge un propulsore all’avantreno, ma a cambiare non è la potenza erogata dal sistema, ferma a 214 kW, bensì la coppia, in vertiginosa salita fino a quota 765 Nm. Se il valore vi sembra impressionante per un SUV stradale, ancora non avete considerato la 500 4Matic: il suo powertrain bi-motore raggiunge i 300 kW (408 CV) e 858 Nm (superiore anche a quella erogata da un “qualsiasi” Classe G AMG con il suo V8 biturbo).

Ciliegina sulla torta: la gamma della EQE SUV si completa con la variante AMG (EQE 53 4Matic+ Dynamic Plus SUV, per essere corretti nella trascrizione del nome), con i suoi 505 kW (687 CV) e 1.000 Nm di coppia, scaricati ovviamente su tutte e quattro le ruote. Nonostante sia la AMG EQ più potente, la sua velocità massima è limitata a 240 km/h. Lo 0-100 km/h è coperto in 3,4 s e, vista l’accelerazione bruciante, l’autonomia è la prima a soffrirne. L’autonomia della Mercedes EQE SUV “normale” varia a seconda della dimensione del pacco batterie tra 460 e 590 km calcolati nel misto WLTP, molti di più di quelli percorribili con la AMG, capace di percorrerne 375 o 470 con una sola ricarica. La batteria più grande, da 90.6 kWh, può essere ricaricata fino a 170 kW in CC, 22 kW in DC. Una seconda EQE SUV AMG (la 43 4Matic) può arrivare a 431-488 km di autonomia grazie al risparmio di CV che la colloca a quota 350 kW (476 CV) e 858 Nm (per uno 0-100 in 4.3 s e 210 km/h di punta).

La piattaforma condivisa con gli ultimi modelli di Mercedes EQ (EQE, EQS, EQS SUV) sfrutta la medesima piattaforma e l’architettura da 400 V, beneficiando, come abbiamo visto, dei generosi pacchi batterie, dei propulsori performanti, ma anche degli interessanti valori di passo (tra i due assi si posteggia comodamente una Smart Fortwo) e della compatibilità con alcuni accessori in grado di fare la differenza nell’uso quotidiano come, ad esempio, le quattro ruote sterzanti.

Le dimensioni della Mercedes EQE SUV sono:

• Lunghezza: 4,86 m
• Larghezza: 1.94 m
• Altezza: 1.69 m
• Passo: 3.03 m
• Bagagliaio: 520\1.675 l

Seppur sulla carta sia decisamente spaziosa, la Mercedes EQE SUV è ben più compatta della GLE di oltre 6 cm in lunghezza e 8 cm di altezza. Anche le linee lo suggeriscono: a differenza della variante endotermica, la EQE SUV è stata disegnata dall’aria. Nonostante il coefficiente di penetrazione aerodinamica non si sappia ancora, quest’elettrica promette bene. La EQS è una delle vetture stradali con il Cx più basso del mondo ed è la musa ispiratrice della famiglia EQ. Certo, nel caso di questa Sport Utility la coda tutt’altro che spiovente avrà alzato il dato, ma il frontale piatto e le linee morbide lavorano in funzione dell’efficienza.

La compattezza delle forme è esaltata dalla spalla pronunciata e dalla linea alta del cofano insieme ai cerchi da 19 a 22” e ad un retrotreno “raccolto” e bombato. I grandi gruppi ottici anteriori Full LED (anche Matrix), così come quelli più futuristici del posteriore, sono uniti da una fascia luminosa ed innalzano il carattere premium dell’auto, differentemente da quanto fanno i fascioni in plastica grigia sui passaruota e in alcune zone dei paraurti (a richiesta possono essere verniciati). La EQE AMG si distingue soprattutto per la trama della “griglia” frontale, in cui figurano 15 listelli cromati (che incattiviscono parecchio il look) al posto della “tempesta” di stelle Mercedes.

La ricercatezza, al giorno d’oggi, passa anche per la ricerca dei materiali per costruire la vettura e Mercedes tiene a precisare che alcune parti della scocca è realizzata completamente in acciaio riciclato.

Gli interni della Mercedes EQE SUV sono caratterizzati dal non plus ultra della tecnologia infotelematica di Mercedes: l’Hyperscreen. Tramite il gigantesco pannello da 141 cm che attraversa la plancia, conducente e passeggero possono interagire con l’avanzata interfaccia del sistema MBUX, da anni sulla cresta dell’onda per essere considerato tra i migliori software per l’infotelematica degli autoveicoli.

Tre sono gli schermi OLED che occupano quasi interamente l’Hyperscreen: uno è quello della strumentazione digitale da 12.3”, il secondo è quello del passeggero (sempre da 12.3” e in grado di disattivarsi automaticamente se il guidatore si distraesse troppo spesso per guardarlo) ed il terzo è quello centrale da ben 17.7”. Tante sono le meraviglie tecnologiche che caratterizzano l’infotelematica Mercedes, alcune delle quali coinvolgono l’intelligenza artificiale con capacità di apprendimento come, ad esempio, i comandi vocali e il navigatore avanzato (che pianifica il percorso con le tappe per la ricarica anche in base allo stile di guida variabile, al traffico e ai costi di percorrenza ed energia). Non possono poi stupire, su una Mercedes del 2023, l’Energizing Air Control Plus con filtro depuratore dell’aria e dei programmi wellness personalizzabili che riducono lo stress per gli occupanti agendo sul massaggio dei sedili, sulla climatizzazione e sui suoni dell’impianto audio in Dolby Atmos.

E’ superfluo spendere parole sulla qualità dei materiali utilizzati per gli interni della Mercedes EQE SUV: sulla Mercedes EQE SUV troviamo la medesima cura che caratterizza EQS, Classe S, EQE ed EQS SUV, il top di gamma della Stella insomma. Non c’è un assemblaggio mal realizzato né plastiche di bassa qualità. L’ecopelle chiara o scura abbonda a perdita d’occhio, alternandosi al lucido dell’Hyperscreen, sovrastato a sua volta dalla linea del cruscotto con una sottile finitura personalizzata che ospita la fascia LED per l’illuminazione ambientale superiore. Impreziosiscono ulteriormente l’atmosfera i dettagli in alluminio per bocchette del clima, altoparlanti, inserti sul volante e pulsantiere.

L’effetto wow della modernità del lusso sulla EQS è garantito. I dati relativi alle dimensioni del bagagliaio e dell’interasse, infine, parlano da sé: chi siede dietro non ha alcun problema di spazi e comfort in generale e può godersi il viaggio coccolato dal silenzio e dalle funzioni rilassanti di cui sopra, cosciente del fatto che ogni valigia in più troverà spazio nel capiente bagagliaio ben rivestito (che però è di quasi 110 l inferiore a quello di una GLE).

Essendo appena stata presentata al Salone di Parigi, non possiamo ancora parlarvi della prova su strada a bordo della Mercedes EQE SUV. Si può dedurre al primo sguardo che non sia pensata per smerigliare i cordoli o affrontare twist degni del più performante degli Unimog, bensì che è fatta per coccolare chi deve trascorrere parecchi km a bordo del sontuoso abitacolo. In questo Mercedes è sempre stata maestra.

La EQE SUV non sarà certo da meno ereditando le marcate capacità da stradista della GLE (uno dei SUV più comodi in circolazione) ed unendole alla tecnologia avanzata della EQS per viaggiare davvero senza pensieri. Mentre solamente il vento che accarezza le forme sapienti della vettura, i moderni ADAS di secondo livello gestiscono quasi da soli la guida, collaborando anche con la navigazione e le sospensioni pneumatiche adattive (Airmatic è il nome di battesimo), la cui escursione raggiunge i 3 cm per limitare al minimo gli inevitabili fenomeni di rollio e beccheggio, copiando alla perfezione gli avvallamenti del fondo stradale e garantire la massima stabilità in curva. In quest’ultima condizione le ruote sterzanti posteriori possono fare la differenza, ma non quanto in città, anche considerato l’interasse abbondante. I numeri ne sono una dimostrazione tangibile: con 10 gradi di sterzo in controfase il diametro di sterzata passa da 12.3 a 10.5 m.

Le modalità di guida Eco, Comfort, Sport e Individual con svariati parametri personalizzabili aiutano il conducente a trovare il giusto compromesso tra autonomia e prestazioni. Unitamente a ciò, tramite una leva a fianco del volante, si può impostare la frenata rigenerativa su tre livelli (D+, D, D-) per prediligere una one-pedal drive o sfruttare a pieno la capacità della batteria.

Per le varianti a trazione integrale è disponibile anche un programma “offroad” per la gestione della coppia sui fondi a bassa aderenza, indispensabile dati i numeri in gioco.

Nel complesso la EQE SUV punta a fare la “baby-ammiraglia” della gamma elettrica Mercedes, sposando la tecnologia EQ e il Know How proverbiale della Stella nell’ambito del lusso, trasformando ogni trasferimento in un’esperienza a sé. D’altronde su strada non occorre sempre correre, a volte basta viaggiare…e nessuno si è mai lamentato di farlo su una Mercedes di questo livello.