Con il mondo degli acquisti online sempre più in crescita, il trasporto delle merci su gomma è diventato uno di quei settori dove c’è molto lavoro a disposizione. Qui la figura del camionista gioca quindi la sua importanza, in quanto le aziende di autotrasporti sono in emergenza e pur di riuscire a colmare carenze che compromettono la crescita del fatturato e del business sono pronte “coprire d’oro” i camionisti.
Germani offre ai camionisti uno stipendio netto fino a 3.500 euro
Tra le aziende di trasporti più attive nella ricerca di personale c’è anche la Germani, società con sede a San Zeno Naviglio, in provincia di Brescia, operante nel settore del trasporto di sostanze chimiche. Qui la ricerca di forza lavoro mira particolarmente ad autisti di mezzi pesanti, quindi l’azienda bresciana ha deciso di comprare una pagina pubblicitaria di diversi giornali dove ha pubblicato un’inserzione con un’offerta allettante visto lo stipendio netto proposto di 3.500 euro al mese.
Sulle pagine di questi quotidiani si legge: “Germani assume 50 autisti da integrare nel proprio organico. Verranno loro affidati autoarticolati nuovi di fabbrica con dotazioni di comfort e sicurezza di ultimissima generazione. Possibilità di lavoro su base giornaliera e/o con trasferte prolungate. Stipendio netto al mese da 2.800 a 3.500 euro”. Oltre ad uno stipendio superiore alla media, al quale vanno ad aggiungersi la tredicesima e la quattordicesima, Germani offre un sostanzioso bonus (valido nel periodo 1-31 luglio) di 5.000 euro per i neoassunti, che salgono a 6.000 euro per coloro che sono in possesso di certificazione ADR.
Germani e la sua proposta di lavoro allettante ai camionistiLe cifre e le condizioni proposte da Germani sono così interessanti da mascherare velatamente la situazione di grossa difficoltà con la quale le aziende di autotrasporti in Italia, così come un po’ ovunque anche nel resto d’Europa, devono fare i conti nella disperata ricerca di camionisti. Gli acquisti online sempre più frequenti, l’impennarsi di vendite nel settore food, i saldi ed una rete ferroviaria poco idonea al trasporto di merci, fanno sì che questi spostamenti siano tutti a carico delle aziende di autotrasporti.
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