A tenere banco in Italia è la notizia che riguarda i cognomi dei figli. Dopo decenni, a breve, anche in Italia, non sarà più automatica l’attribuzione del cognome paterno ai figli. Tra un po’ i nuovi nati porteranno quello di entrambi i genitori, a meno che loro stessi decidano diversamente.
Anche nel mondo dell’automobilismo e dello sport ci sono stati e ci sono protagonisti che portano il cognome della madre, eccoli:
- Ayrton Senna, uno dei piloti più amati ed acclamati del motorsport. Il brasiliano all’anagrafe si chiamava Ayrton Da Silva Senna. Da Silva, cognome del padre, è molto comune nel suo Paese, quindi il campione di Formula 1 optò per quello di mamma Neide, di origine italiana;
- Ryan Giggs, l’ex calciatore e bandiera del Manchester Utd, nacque a Cardiff nel 1973 e fino all’età di dodici anni era inglese e si chiamava Ryan J. Wilson. Poi i genitori si separarono, da allora Ryan si schierò con mamma Lynne, prendendone il cognome e la cittadinanza gallese;
- Carlos Tevez, questo non è il binomio nome-cognome che gli diedero alla nascita, l’argentino si chiamava Carlos Alberto Martinez. Nessuna diatriba familiare, ma sportiva, in quanto l’All Boys non voleva cederlo al Boca Juniors, quindi i genitori scelsero di cambiare il cognome con quello della madre per liberarlo;
- Allen Iverson, l’ex cestista e playmaker titolare dei Philadelphia 76ers non ha mai avuto il piacere di incontrare il suo padre biologico. Iverson è cresciuto in Virginia, dove a crescerlo è stata mamma Ann Iverson;
- LeBron James, l’ala piccola dei Los Angeles Lakers, fresco di flop per la mancata qualificazione ai playoff NBA non ha mai conosciuto suo padre. A crescerlo è stata mamma Gloria James, sedicenne quando nacque “The Chosen One”;
- Ashley Cole, ex terzino del Chelsea che si sarebbe dovuto chiamare Ashley Callender, come suo padre Ron, il quale abbandonò la famiglia quando il calciatore aveva solo 3 anni. È così che il calciatore decise di prendere il cognome di sua madre Sue Cole;
- Henrik Larsson, lo svedese è figlio di un immigrato di Capo Verde e di una donna svedese. I due non convolarono mai a nozze, quindi si separarono decisero che Henrik avrebbe mantenuto il cognome della mamma, il tutto per favorire l’integrazione in Svezia;
- Michael Oher, l’ex giocatore di football classe 1986 ebbe un’infanzia a dir poco complicata. Il suo nome alla nascita era Michael Williams per poi cambiarlo scegliendo quello della madre, Denis Oher. La sua storia è raccontata nel film “The blind side”, che vinse il premio Oscar nel 2010;
- Garri Kasparov, pluricampione del mondo di scacchi, nacque nel 1963 in Unione Sovietica con il nome di Garik Weinstein. Il padre passò a miglior vita prematuramente, da allora lo scacchista decise di “russificare” il suo cognome optando per quello della madre, Gasparyan.
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