Se volessimo fare una leggera dietrologia, ma proprio leggera, potremmo inquadrare il 2021 di Peugeot in Italia come uno dei migliori anni di sempre. Parlano i numeri: per il Leone l’Italia è il 2° mercato dopo la Francia e, con il primo anno di piena attività della nuova realtà Stellantis, sapere che un’auto su cinque venduta dal gruppo è una Peugeot non può che far piacere al nuovo “timoniere” Thierry Lonziano, chiare origini italiane, balzato al comando della filiale italiana dopo anni di responsabilità sempre più crescenti all’interno dell’ex groupe PSA.
Parlando di numeri, nonostante la pandemia e la crisi dei chip, Peugeot ha chiuso il 2021 registrando in Italia il 5% in più del 2020, arrivando a 97.998 vetture consegnate (4° brand in Italia tra privati e veicoli commerciali leggeri o LCV): nel dettaglio sono state 86.532 le vetture per privati e 11.466 i veicoli commerciali venduti. Facile pensare che l’obiettivo, minimo, del 2022 sia quello di superare il muro delle 100.000 auto; si tratta di un traguardo assolutamente alla portata del brand transalpino, specie considerando che la nuova 308 è ormai pronta per il lancio sul mercato e, a maggio, verrà raggiunta dalla variante station wagon.
Tornando ancora, per un attimo, al 2021, Peugeot si è inoltre confermata sul podio delle LEV (Low Emission Vehicle), con il “peso” delle vetture elettrificate che si è triplicato rispetto al 2021 (complici, sempre bene ricordarlo, gli incentivi) e sono triplicati anche i clienti in portafoglio; clienti che hanno eletto Peugeot come brand n.1 in fase di vendita e come n.2 in fase di post vendita: una garanzia.
I modelli Peugeot più venduti in Italia: 2008 davanti, come si posizionerà 308?
La moda per i crossover impazza e non tende a diminuire. Non ci si stupisce a vedere 2008 davanti a tutti con 25.000 immatricolazioni (6,8%), seguita da 208 (23.600) e da 3008 (20.800). Peugeot, inoltre, rassicura sulla grave tendenza di ritardare la consegna del nuovo: ordinando oggi una 208, ad aprile l’auto arriverà nel concessionario desiderato. Lonziano è ottimista e vede strategia di elettrificazione la chiave di volta per proseguire su questi buoni numeri.
Non a caso, è stata confermata per il 2023 la variante elettrica della 308: avrà 156 CV (20 CV in più di e-208 ed e-2008), una batteria da 54 kWh in grado di assicurare sulla carta almeno 400 km di autonomia nel combinato WLTP e si caricherà più velocemente grazie a un sistema a 400V. Non sarà una nativa elettrica, come lo è per esempio la rivale per eccellenza dal DNA francese, la nuova Renault Megane E-Tech.
Sul fine anno, parlando di novità di prodotto, aspettiamoci una variante a ruote alte della 308: potrebbe chiamarsi 308 Cross o 4008. Sul fronte sportivo, a domanda diretta del sottoscritto, un’eventuale Peugeot 308 PSE (addio GTi) non è stata confermata ma neanche smentita: noi la attendiamo con ansia.
Nel mondo Peugeot ha venduto, sempre nel 2021, oltre 1,2 milioni di veicoli, sempre per tornare al discorso dell’importanza di questo brand all’interno della galassia Stellantis. Il motto “Power to choice”, potere di scegliere, sembra essere la strategia giusta: grazie a piattaforme condivise, oggi il cliente può scegliere la nuova 308, sempre guardando al 2022, sia Diesel, sia ibrida (plug-in, da 225 CV) sia benzina. Peugeot crede nell’elettrificazione ma c’è ancora tempo per una gamma totalmente elettrica, se mai le condizioni del mercato suggeriranno di seguire questa strada.
Peugeot e il motorsport: il ritorno all’endurance, con un occhio ai rally
Sempre a domanda diretta, non è ancora chiaro quando arriverà il debutto della nuova Hypercar 9X8 vista per la prima volta a Monza, statica, nel luglio 2021. I test proseguono, di ali posteriori neanche l’ombra e sembrerebbe che la decisione definitiva di partecipare a Le Mans (inizio giugno) o Monza (metà luglio) verrà presa a fine marzo, analizzando lo stato di forma della vettura. Forse non tutti sanno che Peugeot di Le Mans ne ha vinte tre (1992, 1993, 2009) e sbagliare l’esordio sarebbe un danno di immagine catastrofico. Se le risultanze non fossero soddisfacenti, meglio aspettare il 2023 e presentarsi competitivi nei confronti di una certa Ferrari che tornerà a tempo pieno con un suo progetto inedito.
Lato rally, non è ancora chiaro il destino della squadra ufficiale nel campionato italiano, da sempre fucina di giovani talenti. Un collega, curiosando sulle possibilità di vedere una Peugeot 208, o 2008, Rally1 andare a competere nel WRC da qui a pochi anni, non è stato smentito. La carne al fuoco è tanta, bene così.
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