Lo sapevate che esiste una Fiat Multipla con motore V6 e impianto GPL?

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Si tratta di una vera e propria star dei raduni di auto italiane all’estero. Niente Ferrari, Lamborghini o Pagani che tenga, bensì di un’apparentemente “semplice” Fiat Multipla. La discussa familiare del marchio torinese è celebre per il suo design che non è piaciuto a molti, ma che, per merito della sua filosofia, ha portato grandi soddisfazioni al Lingotto.

All’estero, invece, c’è chi l’apprezza davvero tanto, al punto di dotare la sua Fiat Multipla di un motore Alfa Romeo. Questa particolare elaborazione arriva dalla Polonia, dove un meccanico del luogo ha deciso di modificare una Fiat Multipla togliendo il suo tipico e pacato 1.6 per trapiantarlo con un V6 del Biscione, il cosiddetto “Busso”, l’eredità di Giuseppe Busso, noto progettista e padre di tante Alfa, proprio a lui ad esempio si deve la meccanica di 1900, Giulietta, Giulia fornendo poi un propulsore che è stato fondamentale per tante auto della casa di Arese.

Multipla con motore V6 e impianto GPL: l’installazione

Il meccanico polacco ha così fatto entrare sotto al cofano della sua Multipla l’unità di una Alfa Romeo 156, da cui ha spostato e adattato anche lo scarico e i pedali di freno e acceleratore. Grazie al nuovo cuore pompato a 6 cilindri, ora la familiare del marchio torinese è in grado di erogare ben 190 CV con anche un sistema di controllo Bosch. Oltre alle modifiche tecniche, il proprietario ha anche realizzato un piccolo restyling stilistico, modificando la parte posteriore e gli interni, con nuovi rivestimenti e imbottiture più rifinite.

Ma non è tutto qui: la chicca finale infatti è stata l’installazione dell’impianto a GPL per tenere moderati i consumi. In questo modo una Fiat Multipla da 190 CV all’occorrenza può diventare parca e pacata grazie l’impianto a gas. Chissà cosa potranno pensare a Torino di questa bizzarra creazione, intanto siamo certi che il meccanico polacco saprà come valorizzare e far correre la sua Multipla unica, la vera regina dei raduni specializzati, alla faccia delle sempre apprezzate e ben più blasonate supercar.

Autore: Alessio Richiardi