Brembo ci aiuta a scoprire l’uso dei freni nel secondo weekend consecutivo del mondiale MotoGP a Valencia, la pista che coi suoi 4.005 metri è la più corta di tutto il campionato 2020.
Secondo i parametri Brembo, derivati da anni di esperienza sul campo, il Circuit Ricardo Tormo rientra nella categoria delle piste mediamente impegnative per i freni.
In una scala che va da 1 a 5 è infatti accreditato di un indice di difficoltà di 3, ovvero il più basso tra le quattro piste spagnole.
Il tracciato è percorso in senso antiorario e dunque si devono affrontare più curve a sinistra (9) che a destra (5).
In questo strano campionato 2020, in cui per motivi contingenti si è iniziato a luglio, Valencia è capitato nello stesso periodo degli anni scorsi, e questo è indubbiamente un vantaggio per i tema, che hanno dati confrontabili per effettuare il setting delle moto.
Le pastiglie Brembo
Il materiale utilizzato per le pastiglie Brembo è il carbonio, unica alternativa con i dischi in carbonio.
Il peso delle pastiglie Brembo per gli impianti frenanti MotoGP è di soli 50 grammi, vale a dire meno della metà della variante stradale.
La loro durata non supera i 900 km e la temperatura massima raggiungibile è di 800°C senza che si verifichino fenomeni di fading, ossia allungamento della leva o del pedale.
L’impegno dei freni
La pista è caratterizzata da curve strette e tecniche, nelle quali si usano spesso le marce basse: in 6 curve la velocità d’ingresso è inferiore ai 100 km/h.
I freni sono applicati 9 volte ogni giro, 5 nelle curve a sinistra e 4 in quelle a destra per complessivi 29s, come nel GP Catalogna, 4s meno che a MotorLand Aragon e Jerez.
Solo in due punti gli spazi di frenata superano i 150 metri mentre in un altro paio di sezioni risultano addirittura inferiori a 90 metri.
La frenata più impegnativa del GP Europa
Delle 9 frenate del Circuit Ricardo Tormo, Brembo ne considera solo una come impegnativa per i freni.
5 sono di media difficoltà e 3 scarsamente impegnative.
La staccata più impegnativa per le MotoGP è la prima dopo gli 876 m del rettilineo del traguardo, l’unico punto in cui superano i 300 km/h.
Si passa da 324 km/h a 129 km/h in 4,2 secondi in cui percorrono 251 metri. I piloti esercitano un carico di 5,6 kg sulla leva del freno e subiscono una decelerazione di 1,5 g mentre la pressione del liquido freno raggiunge i 12,1 bar.