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Tributo Aldo Brovarone: al Mauto le 9 Lancia Gamma Coupé fino al 24 ottobre

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Si è respirata una bella atmosfera in quello che è stato, a un anno dalla sua scomparsa, il Tributo ad Aldo Brovarone, celebre matita del mondo dell’auto che ci ha lasciato il 12 ottobre di un anno fa. Proprio 365 giorni dopo, una bella idea del fondatore del Parco Valentino prima e del MiMo poi, Andrea Levy, ci ha permesso di rivivere le emozioni di un tempo a bordo di una delle vetture più belle e più simboliche che il Maestro, perchè questo è stato, potesse mai disegnare: la Lancia Gamma Coupé, auto prodotta dal 1976 ai primi anni ’80.

Un viaggio che sarebbe piaciuto al Maestro Brovarone e che ci ha portati a vivere un viaggio breve ma intenso dall’ombra della Sacra di San Michele, che i torinesi conoscono bene, e non solo, fin dentro, letteralmente, al Mauto, il Museo dell’Automobile di Torino, dove vari ospiti hanno voluto ricordare Brovarone in un ricordo caloroso e commosso, tra aneddoti e curiosità.

Nove Lancia Gamma Coupé della collezione privata di Andrea Levy messe a disposizione di noi giornalisti per calarci in un abitacolo molto accogliente, certo non insonorizzato come quelli cui siamo abituati, ma emozionante. Lancia Gamma Coupé che, fino al 24 ottobre, saranno esposte nell’androne centrale del Mauto per ricordare appunto le gesta del designer che ha fatto la storia di Pininfarina disegnando modelli storici come la Duetto, la Dino 246 GT, presente durante l’evento e obiettivo preferito dei curiosi, la mitica F40 e appunto la Gamma Coupé e la Peugeot 504.

ferrari dino 246 gts

Aldo Brovarone è stato ricordato con un lungo applauso, una standing ovation, in primi da Mariella Mengozzi, direttore del Mauto, così come da tanti ex colleghi, tra cui un certo Leonardo Fioravanti in splendida forma. Particolare il ricordo di Paolo Pininfarina, nipote di colui che per primo credete nelle qualità di Brovarone. Pensate che al primo giorno nell’azienda di famiglia, era l’inizio degli anni ’80, fu proprio il Maestro biellese a presentarsi davanti a un giovanissimo Pininfarina guidandolo come un padre.

Racconti di Brovarone sono arrivati anche da Giuliano Silli, biografo del Maestro, da Enrico Masala, dirigente responsabile del brand Lancia durante gli anni della Lancia Gamma Coupé, Daniela Fresc che per Auto d’Epoca ha curato una sua monografia, dai collezionisti Sylvie e Urs Jacob, che con Brovarone hanno restaurato una Cisitalia, da Paolo Falcinelli e Toni Cestarollo, Presidente e Vice Presidente Lancia Gamma Club, e da Giuseppe Gremo, segretario dell’Arma Aeronautica militare, che ha parlato in rappresentanza di un nutrito plotone intervenuto alla serata, raccontando della seconda passione del Maestro, il disegno aeronautico.

Il nipote Cesare Brovarone ha condiviso ricordi privati, insieme ad Alfredo Stola, che con Brovarone ha collaborato per la creazione di prototipi tra cui la Stola Dedica e la Ruf RKSpyder Studiotorino, presenti proprio grazie a Stola in car display per la celebrazione, al Museo, accanto alla Dino 246 GTS e alla Lancia Beta Spider 1974. A completare l’esposizione temporanea per il Tributo Aldo Brovarone una Peugeot 504 Coupé di Guido Braida, collezionista membro del Registro storico Peugeot.

Il nipote di Aldo Brovarone, Cesare, accanto ad Andrea Levy e a due esemplari di Lancia Gamma Coupé già esposte al Mauto

Una celebrazione riuscita, che ha saputo emozionare, come conferma Andrea Levy, proprietario delle nove Lancia Gamma Coupé in esposizione al Museo dell’Automobile fino al 24 ottobre: “Abbiamo voluto ricordare e celebrare Aldo Brovarone con l’affetto e la passione che lui ha condiviso con tutti noi negli anni: è stato bello il viaggio con tutte le Lancia Gamma Coupé, speciale lasciarle a guidare ai giornalisti e portarle al pubblico e tra gli amici di Aldo, in una serata ricca di ricordi. Aldo ne sarebbe stato felice”.

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