Agli occhi degli appassionati e dei nostalgici di quei ruggenti rally di metà anni ’70 sembrerà impossibile, ma è così: un rarissimo esemplare di Fiat 124 Abarth Rally risulta essere in vendita.
Sul sito Issimi, si può visionare l’annuncio di vendita riguardante la vettura del 1974, ex Gruppo 4, conservata in condizioni a dir poco ottime ma mai completamente restaurata e del tutto originale. Per i pochi che non lo sapessero, Issimi è un rivenditore californiano specializzato in auto da collezione.
Quello in questione è il modello grazie al quale la Fiat ha conquistato la vittoria del Campionato Internazionale Costruttori del 1970. L’iconica 124 Sport Abarth Rally è stata una delle auto da corsa più riconoscibili e competitive della storia ed ha rappresentato il primo tentativo, assolutamente riuscito e vincente, del marchio torinese di competere nella difficile disciplina del motorsport.
La Fiat 124 Abarth Rally fece il suo debutto ufficiale il 15 ottobre del 1972 al Rally del Portogallo, quando a guidarla furono Alcide Paganelli e Ninni Russo, capaci di condurla ad un insperato quinto posto assoluto, mentre per la prima vittoria internazionale fu necessario attendere l’anno successivo, il 1973, con il primo posto al Rally di Jugoslavia ottenuto dalla coppia femminile composta da Donatella Tominz e Gabriella Mamolo.
Una svolta, seppur prettamente stilistica, la si ebbe nel 1974 con l’introduzione dell’inconfondibile livrea rosso aragosta–gialla–verde e dei fari integrati aggiuntivi. Una stagione che prese il via con la vittoria di Bisulli–Zanuccoli al Rally di San Marino.
Quello appena descritto è lo stesso esemplare con telaio 0064907 attualmente in vendita, una vettura che presenta numerosi aggiornamenti rispetto al modello originale come la testata a 16 valvole, il serbatoio più grande, il radiatore dell’olio laterale e le prese d’aria Naca ed è la prima 124 ad essere dotata di questa specifica modifica di carrozzeria.
Nonostante ciò, in vendita c’è un modello che rappresenta bene l’epoca d’oro del mondo rallistico.
Autore: Angelo Petrucci
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