Nuovo record per la benzina che oggi, secondo le rilevazioni settimanali del Mise, raggiunge quota 1,593 euro al litro, mentre il gasolio costa 1,452 euro/litro. Un vero e proprio allarme prezzi – spiega il Codacons – che si ripercuote sulle tasche delle famiglie non solo per i rifornimenti di carburante, ma anche attraverso i listini al dettaglio di una moltitudine di prodotti.
Analizzando i dati del Ministero, il Codacons rileva come un litro di benzina costi oggi il 16,7% in più rispetto a maggio dello scorso, con un maggior esborso per un pieno di verde pari a +11,4 euro. Il gasolio costa il 15,7% in più su base annua, +9,85 euro per un pieno.
Oggi su ogni singolo litro di benzina acquistato in Italia, 1,016 euro se ne va in tasse a causa del peso di Iva e accise sui carburanti. Lo denuncia Assoutenti, commentando il nuovo record raggiunto oggi dalla verde a 1,593 euro/litro.
“Il costo dei carburanti al netto delle tasse risulta più basso in Italia di 3,5 centesimi rispetto alla media europea – spiega il presidente Furio Truzzi – Iva e accise, che oggi pesano per il 63,8% sulla benzina e per il 60,5% sul gasolio, fanno impennare i listini alla pompa, al punto che su ogni litro di verde gli italiani pagano oltre 1 euro di tasse. Il Governo Draghi deve intervenire per sterilizzare l’eccessiva tassazione che vige sui carburanti in Italia, aggravata da accise anacronistiche come quella per finanziare la guerra d’Etiopia del 1935 o il terremoto del Belice del 1968”.
“Con i listini di benzina e gasolio ai livelli odierni, gli italiani devono affrontare una stangata complessiva da 6,6 miliardi di euro solo per i maggiori costi di rifornimento – prosegue Truzzi – Conto a cui occorrerà aggiungere gli effetti negativi su inflazione, industria, bollette ed energia”.
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