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Davide Brivio in F1: dopo il mondiale con Suzuki in MotoGP, una nuova sfida

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In pochi ci hanno creduto fino a che lo stesso Davide Brivio non ha confermato, anzi non ha smentito, il suo addio al mondo delle due ruote che tante soddisfazioni gli ha regalato, non ultima il mondiale 2020 in MotoGP alla guida del team Suzuki.

Dalle due alle quattro ruote, in una di quelle storie che fanno bene al motorsport, e che piacciono agli appassionati. La telefonata di Luca De Meo, nuovo presidente e a.d. di Groupe Renault, ha sortito i suoi effetti, tanto che Davide Brivio ha voluto lasciare la sua “comfort zone”, abbandonando il mondo delle due ruote che l’ha visto prima convincere Valentino Rossi ad accettare la corte Yamaha, era il 2004, poi vincere mondiali a raffica col dottore e infine togliersi la soddisfazione del mondiale in Suzuki. Chapeaux…

Dalle due alle quattro ruote, in una di quelle storie che fanno bene al motorsport, e che piacciono agli appassionati. La telefonata di Luca De Meo, nuovo presidente e a.d. di Groupe Renault, ha sortito i suoi effetti, tanto che Davide Brivio ha voluto lasciare la sua “comfort zone”, abbandonando il mondo delle due ruote che l’ha visto prima convincere Valentino Rossi ad accettare la corte Yamaha, era il 2004, poi vincere mondiali a raffica col dottore e infine togliersi la soddisfazione del mondiale in Suzuki. Chapeaux…

Alpine F1 Team, così si chiamerà l’ex team Renault che quest’anno ha colto il 5° posto in classifica e tre podi, due con Daniel Ricciardo e uno, a Sakhir, con Esteban Ocon. Il manager è chiamato a far crescere il team francese che punta alla zona alta della classifica e, con il ritorno di un Alonso carico come non mai, anche a qualcosa in più.

Davide Brivio arriverà in un team giovane dove, però, non è ancora stato deciso il suo ruolo. Prenderà il posto di Cyril Abiteboul o affiancherà Martin Budkowski nella direzione tecnica?

Questa la dichiarazione di Brivio, che saluta così il mondo delle due ruote senza citare direttamente la nuova sfida che lo attende: “Mi si è presentata all’improvviso una nuova sfida e un’opportunità professionale ed alla fine ho deciso di coglierla è stata una decisione difficile. La parte più difficile sarà lasciare questo favoloso gruppo di persone, con cui ho iniziato questo progetto quando la Suzuki è tornata nel Campionato. Ed è difficile dire addio anche a tutte le persone che sono arrivate negli anni per formare questo grande team. Mi sento triste da questo punto di vista, ma allo stesso tempo sento molta motivazione per questa nuova sfida – che è stata la chiave quando ho dovuto decidere tra il rinnovo del mio contratto con Suzuki o l’inizio di un’esperienza completamente nuova”.

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