La Ferrari torna al gradino più alto del podio in GTE-Pro alla 6 Ore del Nurburgring dopo il risultato opaco di Le Mans. Per la 488 GTE numero 51 del team AF Corse è il 19° successo di classe nel WEC.
La vittoria, che rimette James Calado e Alessandro Pier Guidi in lotta per il titolo e regala alla Ferrari il primo posto tra i costruttori, è stata frutto di una strategia perfetta del box e della guida impeccabile dei piloti. Sfortuna per Davide Rigon e Toni Vilander, ottavi dopo aver perso 4 giri per un guaio al cambio. Secondo posto in GTE-Am e primo podio WEC per la 488 GTE n. 54 del team Spirit of Race di Thomas Flohr, Francesco Castellacci e Miguel Molina.
GTE-Pro: la 6 ore del Nurburgring è territorio Ferrari
Nella classe GTE-Pro la gara non è iniziata nel migliore dei modi per la macchina gemella, la numero 71 di AF Corse. Dopo un’accesa lotta con la Ford GT numero 67, Davide Rigon è rimasto con il cambio bloccato. Sono serviti diversi minuti per la riparazione e Rigon è potuto ripartire, ormai con un risultato compromesso per colpa dei due giri accumulati dai primi. Gara completamente diversa per James Calado che, sulla vettura 51 vincitrice, è balzato dalla settima alla quinta posizione dietro alle due Porsche, dall’Aston Martin numero 95 e dalla Ford numero 66, impossibilitato a tentare un attacco a causa della mancanza di velocità di punta.
La gara la Ferrari l’ha portata a casa grazie alla strategia, grazie ad un ottimale risparmio di gomme e carburante con una guida accorta di Calado e del compagno Alessandro Pier Guidi. La Ferrari è stata sempre l’ultima a fermarsi e ha guadagnato secondi preziosi con pneumatici usati fino a metà corsa limitandosi a gestire il vantaggio nella seconda metà di gara. Pier Guidi ha poi “svoltato” grazie ad un doppio stint su ritmi altissimi, copiato poi da Calado. Questo e il declino delle Porsche ha permesso alla Rossa n. 51 di trovarsi al comando già a 80 minuti dal termine della 6 Ore del Nurburgring. Tanta sfortuna invece per la 71 con il cambio che ha deciso di non funzionare per la seconda volta, con conseguente perdita di altri due giri per la riparazione.
GTE-Am
Nella classe GTE-Am le due Ferrari impegnate hanno faticato sul passo gara ma nel finale con gomme usate sono state molto competitive. La 488 GTE del team Spirit of Race di Thomas Flohr, Francesco Castellacci e Miguel Molina, pilota ufficiale di Maranello, è arrivata seconda mentre la numero 61 del Clearwater Racing affidata a Griffin-Mok-Sawa è giunta quarta. La vittoria di classe è andata alla Porsche di Dienst-Ried-Cairoli, quella assoluta alla Porsche di Bernhard-Hartley-Tandy. Prossimo appuntamento in Messico a inizio settembre.