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50 anni di Alcantara nel mondo dell’auto: i modelli più famosi

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Era il 1974 quando Alcantara fece il suo debutto nell’industria automobilistica con gli interni della Lamborghini Bravo by Bertone, una concept car rivoluzionaria sia nel design che nei materiali.

Simbolo italiano nel mondo, Alcantara rappresenta un’eccellenza unica nel panorama automotive e non solo. La storia di questo glorioso brand in realtà ebbe origine nel 1970, anno in cui il ricercatore giapponese Miyoshi Okamoto depositò il brevetto per la realizzazione di rivestimento ancora oggi commercializzato con il nome che ha dato poi il nome all’azienda. In realtà, la società inizialmente non prese il nome dal particolare tessuto ma iniziò la propria avventura sotto il nome di Toray che avviò la ricerca di un partner internazionale per l’utilizzo commerciale del brevetto.

L’anno successivo nacque Antor S.p.A., acronimo di Anic Toray, azienda nata dalla joint venture tra il Gruppo Toray, apportatore della tecnologia di base, e il Gruppo Anic con la partecipazione del Gruppo ENI. Nel 1973 Antor S.p.A. cambiò il nome in Iganto S.p.A. (acronimo di Italia-Giappone-Anic-Toray) e venne creato l’impianto produttivo a Nera Montoro mantenendo il quartier generale dell’azienda a Milano.

La prima applicazione di questo materiale unico fu legato al progetto per la FIAT X 1/9. Questa vettura rappresenta la prima applicazione automotive di Alcantara, seguita poco dopo da alcune collaborazioni di nicchia con Audi USA. Fu nel 1981 che l’azienda cambiò il proprio nome in Alcantara  S.p.A. iniziando la propria espansione, oltre che nel settore dell’arredamento, anche nel mondo automobilistico arrivando all’uso diffuso del materiale per la prima volta nel 1984 con la Lancia Thema.

Il mito Alcantara, sulla scia di una crescita economica prolifica, nel 1995 segnò il passaggio azionario definitivo per il 100% delle quote dal Gruppo ENI al Gruppo Toray per la cifra record di 195 miliardi di lire.

Gli anni 2000, il nuovo asset aziendale, le attività stilistiche e l’ottenimento della Carbon Neutrality

Con il nuovo millennio presero il via le prime attività di diversificazione stilistica, come primissimo embrione dell’Ufficio Stile. Nel 2004 Andrea Boragno diviene amministratore delegato e nel 2009 presidente di Alcantara, ottenendo nello stesso anno la prestigiosa certificazione di carbon neutrality, che attesta un bilancio netto di emissioni di gas serra pari a zero. Con ottimi risultati in termini di fatturato e vendite, l’azienda ha raggiunto importanti traguardi ed oggi festeggia 50 anni di attività nell’ambito automotive che oggi rappresenta un’importante fetta di fatturato grazie alle collaborazioni con marchi importanti del panorama automotive.

Con una texture unica e una resistenza eccezionale all’usura, Alcantara ha accompagnato l’evoluzione delle auto e in special modo delle auto di lusso e sportive per mezzo secolo. Apprezzata per il comfort, il grip e le sue qualità tecniche, Alcantara è diventata una scelta irrinunciabile per i brand più prestigiosi, che la scelgono per conferire un tocco distintivo agli interni delle loro vetture.

L’azienda si impegna a garantire che il lusso possa essere compatibile con la sostenibilità, continuando ad arricchire il mondo delle auto con un materiale che fonde innovazione, estetica e responsabilità ambientale. Cinquant’anni dopo la Lamborghini Bravo, prima concept di Bertone che si dotò di questo innovativo materiale, Alcantara continua quindi a ridefinire gli standard di eleganza e prestazioni per il settore automotive, rendendo ogni abitacolo un’esperienza sensoriale e sostenibile.

I modelli di auto e l’Alcantara: alcuni esempi

Arrivando ai tempi più recenti, a luglio abbiamo visto una BMW XM completamente rivestita di Alcantara, modello nato dal progetto “Sky is the limit”. Si tratta di una creazione unica nel suo genere, basata sul SUV di BMW M, la XM, spinta da un propulsore M HYBRID. La BMW XM è il primo modello dopo la leggendaria BMW M1 a essere concepito esclusivamente come vettura ad alte prestazioni del reparto “M”. Con forme decise, gli interni estremamente confortevoli e il sistema di propulsione ibrida plug-in, la BMW XM rappresenta una combinazione di lusso, alte prestazioni ed elettrificazione.

Anche l’Alfa Romeo 33 Stradale ha scelto Alcantara per i suoi 33 esemplari, le cui consegne inizieranno a breve. Per la belva di Arese la potenza è di 620 CV che viene messa in ombra dal livello raggiunto dalla versione elettrica, che supera i 750 CV. Alfa Romeo per la fuoriserie ha comunicato una velocità massima è di 333 km/h per la termica e un’accelerazione 0-100 km/h coperta in 3,3 secondi per l’elettrica.

ferrari 488 pista bring a trailer

Se si parla di lusso e sportività non può poi mancare Ferrari, brand italiano che non ha bisogno di presentazioni. Uno dei modelli più iconici che ha visto il largo impiego di Alcantara è la Ferrari 488 Pista dove questo materiale domina in un abitacolo in stile racing, all’insegna dell’essenzialità, tanto che rispetto alla GTB non dispone del cassettino portaoggetti. Sotto il cofano domina il 3.902 cc da 720 CV (185 CV/l) mentre la potenza massima viene espressa a 8.000 giri accompagnata dalla gigantesca coppia di 770 Nm. Il risultato è un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 2,85 secondi.

Altra vettura che si distingue per la presenza di Alcantara nell’abitacolo è l’Alfa Stelvio Quadrifoglio, SUV che sotto il cofano ospita il 2.9 V6 biturbobenzina con scarico Akrapovic, ha la trazione integrale Q4 e un telaio che fa impallidire diverse berline sportive. In questo caso lo 0-100 km/h è coperto in 3,8 secondi e 285 km/h di velocità massima.

Guardando più al passato, invece, una delle icone più importanti del motorsport che ha montato gli interni del brand italiano famoso in tutto il mondo è la Lancia Delta HF Integrale, campionessa assoluta dei rally. La scia dei successi è iniziata nel 1987, a cui sono andati ad aggiungersi altri cinque Campionati del Mondo Rally Costruttori consecutivi (dal 1988 al 1992) e 3 Campionati del Mondo Rally Piloti.

Non possiamo poi non citare altre applicazioni come quella sull’Alfa Romeo Tonale, la BMW M4 e Maserati MC20. Anche nel caso di quest’ultima vettura parliamo di una vera supersportiva che impiega 2,9 secondi per effettuare lo 0–100 km/h e 8,8 secondi per coprire lo 0–200. La velocità massima dichiarata è di 325 km/h.

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