Categorie: Ecologia

XAM 2.0 l’ibrido del Politecnico di Torino

Tempo di lettura: 3 minuti

XAM 2.0 vince il premio “Best Extended RangeVehicle-Prototype” alla Brighton-London Future CarChallenge e sbaraglia la concorrenza delle case automobilistiche europee.

XAM 2.0 è stato presentato al Museo dell’Automobile di Torino dal Magnifico Rettore del Politecnico di Torino Marco Gilli, dal Presidente della Camera di Commerciodi Torino Alessandro Barberis e dal Presidente del Museo dell’Automobile di Torino Benedetto Camerana. Il veicolo ibrido elettrico ha poi compiuto una dimostrazione “dinamica” all’interno del Museo.
Ma cos’è XAM 2.0? Partiamo con il dire che a Novembre alla prestigiosa Future Car Challenge, competizione internazionale per veicoli elettrici, ibridi e a idrogeno il Team H2politO del Politecnico di Torino, che partecipava per il primo anno, ha sbaragliato la concorrenza. Concorrenza non da poco, con i grandi costruttori di auto come Renault, Opel, Nissan, Jaguar e Mercedes. Il Politecnico è da anni impegnato nella progettazione e realizzazione di prototipi per competizioni di basso consumo, come IDRA e XAM, sempre alla ricerca di nuove soluzioni tecniche, tecnologiche e di concept di prodotto più vicine al mercato.
Il veicolo XAM 2.0, che ha gareggiato alla Future Car Challenge, altro non è che l’evoluzione targata e abilitata a viaggiare su strada, e non più solo su pista, del veicolo XAM, eXtreme Automotive Mobility, presentato il 13 Giugno 2011 al Politecnico di Torino e che ha partecipato alla Shell Eco-marathon 2011 e 2012.
XAM 2.0 ha 2 posti, pesa 410 chilogrammi, è lunga 2,8 metri, larga 1,3 metri e alta 1,28 metri, è un veicolo completamente elettrico e, ci fa piacere dirlo, completamente italiano, equipaggiato da un motore elettrico a magneti permanenti della potenza di 15 kW, raggiunge la velocità massima di 80 km/h e accelera da 0-50 km/h in pochi secondi. Le batterie, ai polimeri di litio da 6.6 kWh, garantiscono un’autonomia di 70 km in tutte le condizioni, e possono essere caricate dalla rete di casa in un tempo inferiore alle 6 ore. XAM 2.0 è anche equipaggiata di un piccolo RangeExtender, ovvero un motore Wankel a combustione interna (più leggero e compatto di uno a pistoni), che grazie a un generatore elettrico permette di trasformare l’energia termica in energia elettrica per caricare le batterie. Grazie al RangeExtender, XAM 2.0 è in grado di estendere la sua autonomia e percorrere 400 km con soli 10 litri di benzina, oppure di E85, ovvero di etanolo di seconda generazione, un possibile combustibile alternativo ottenuto dalla fermentazione degli scarti dell’agricoltura.
Il telaio di XAM 2.0 è realizzato in alluminio, con una cellula che garantisce la protezione dei passeggeri per gli urti a basse velocità; i freni, sia anteriori che posteriori, sono a disco, le sospensioni sono a triangoli sovrapposti, uguali per tutte le ruote per ridurre i costi; la carrozzeria, trattandosi di un prototipo, è realizzata in fibra di carbonio per ottenere la massima leggerezza e strutturalità dei pannelli. L’abitacolo è molto piccolo ma confortevole, nel quale è possibile trovare anche un riscaldatore di ultima generazione che consente di riscaldarsi d’inverno e spannare i vetri senza una diminuzione eccessiva dell’autonomia; un tablet da 7 pollici touch screen esportabile consente a qualsiasi conducente di ricevere tutte le informazioni necessarie alla guida e in caso di guasto di individuarlo, inoltre una schermata esplicativa spiega il funzionamento della propulsione ibrida nelle diverse fasi di guida.
XAM 2.0 vuole essere una dimostrazione di come l’innovazione di sistema e la ricerca nel difficile ambiente dell’automotive è possibile e sostenibile, con costi contenuti e in tempi accettabili (XAM 2.0 è stato costruito in 4 mesi), lavorando in stretta collaborazione con le aziende sul territorio, supplierautomotive di grande esperienza.
Per la realizzazione del progetto ci sono voluti 4 mesi di lavoro, che hanno visto all’opera 30 studenti provenienti da tutte le facoltà di Ingegneria e Architettura, di laurea triennale e specialistica del Politecnico di Torino. Il progetto ha avuto bisogno di un budget consistente, in parte è stato messo a disposizione dagli Sponsor, Partner e dalle Istituzioni che gli stessi studenti del Team hanno provveduto a cercare e coinvolgere, in parte è stato messo a disposizione dal Politecnico di Torino, in particolare della Commissione Fondi Progettualità Studenti del Politecnico, che fin da subito ha creduto nella evoluzione del progetto XAM e nella voglia di fare e di mettersi in gioco degli studenti del Team H2politO.

Sito del Team:www.polito.it/h2polito

 

Classificazione Veicolo: Quadriciclo Pesante (L7e)

Tipologia di Veicolo: Prototipo Targato

Classificazione: E-REV (Extended RangeElectricVehicle)

Alimentazione: Elettrica + E85 (Bio-Etanolo II generazione)
Propulsione: motore elettrico di trazione Brushless IPM
RangeExtender: motore endotermico Wankel 170 cc + motore elettrico SPM
Batterie: Li-Po 6,8 kWh
Massa del pacco Batterie: 60 kg
Serbatoio: 17 L
Telaio: alluminio 6061
Carrozzeria: materiale composito
Impianto frenante: idraulico con freni a disco
Trasmissione: meccanica monomarcia + retromarcia
Sistema di sterzo: ruote anteriori sterzanti; pignone e cremagliera
Cerchi e Pneumatici: 16″, con pneumatici a basso coefficiente di rotolamento 95/80 R16
Sistema illuminazione: LED + Fari Bi-Xenon
Massa a vuoto: 410 kg
Massa a pieno carico: 600 kg
Potenza nominale: 15 kW
Coppia alla Ruota: 300 Nm
Velocità Massima: 80 km/h (autolimitata)
Tempo Accelerazione 0-50 km/h: 5 s
Autonomia: 70 km (Full Electric) 600 km (Range Extender)
Tempo Ricarica batteria da presa 220 V: 6 ore
Emissioni: 27 g/km CO2
Numero Posti: 2
Bagagliaio: 30 L
Lunghezza: 2880 mm
Carreggiata: 1300 mm
Altezza: 1280 mm
Passo: 1900 mm
Altezza da terra: 100mm

Mauro Giacometti

Classe 88. Automotive Engineering. Mi piace la musica, ma… non quella bella, principalmente quella di cattivo gusto e che va di moda per poche settimane. Amo sciare, ma non di fondo: non voglio fare fatica. La mia auto ideale? Leggera, una via di mezzo tra una Clio Rs e una Lotus Elise. Ma turbo! Darei una gamba per possedere una “vecchia gloria” Integrale.

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Mauro Giacometti

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