Come tutte le case automobilistiche, anche Volvo sta subendo le conseguenze, purtroppo non positive, della diffusione della pandemia da Covid-19. Da una parte la domanda è a zero, con il mercato completamente fermo.
Alcune case, come Lamborghini, FCA (in Europa e Nord America) e Ferrari, hanno già chiuso i propri stabilimenti, o provano a convertirli per il bene della comunità, mentre Volvo, per ora, ha preferito attuare, in primis, misure cautelative e di limitazione dei viaggi.
Dopo le prime avvisaglie dell’aumento di contagi, anche sul territorio europeo, anche Volvo ha deciso di chiudere alcuni dei suoi stabilimenti: quello in Belgio rimarrà chiuso almeno fino al 5 aprile, mentre in Svezia e negli Stati Uniti la chiusura avverrà dal 26 marzo al 14 aprile. Come per molte aziende, anche Volvo ha scelto la strada dello smart working, ove è possibile l’applicazione.
Mentre il mondo affronta lo spettro Covid-19, la Cina si sta lentamente rialzando. Chiuso ormai da parecchie settimane, non è un caso che anche Volvo abbia deciso di riaprire il suo stabilimento locale dopo un lungo periodo di chiusura.
A oggi, l’affluenza nelle concessionarie indica un lento, se non lentissimo, ritorno alla normalità del mercato automobilistico cinese, anche se ci vorrà del tempo perchè tutto possa tornare alla normalità. Un primo segno, oggettivo, di speranza per tutti, sperando che l’Italia sia la prossima nella lista.
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