Volvo e sicurezza sono un binomio da sempre indissolubile. Pensiamo alle cinture di sicurezza, inventate da Nils Bohlin nel lontano 1958 e il cui brevetto venne reso pubblico solo un anno più tardi, facendo fare a tutto il mondo dell’automotive un passo gigante in favore di chi si trova a bordo di un’autovettura. Oggi, però, parliamo di un altro aspetto di cui in Italia si sente parlare poco ma che in altri paesi, ad esempio Messico e Brasile, è sicuramente più sentite. Parliamo di un tema delicato come gli omicidi che avvengono su strada, e solo un’auto blindata può fare la differenza tra la vita e la morte.
Un mercato in crescita che si rivolge a imprenditori facoltosi, VIP, NCC specializzati e persone delle istituzioni. In questo contesto Volvo ha un settore dedicato, chiamato Special Vehicles, che riesce a trasformare due SUV di lusso come i modelli XC60 e XC90 in qualcosa di difficile da riconoscere a occhio modo, ma capace di salvare la vita delle persone. Le statistiche parlano di circa 500 persone che ogni giorno cadono sotto i colpi da fuoco della micro criminalità a livello mondiale, ecco perchè pensare anche a vetture particolari che richiedono un trattamento particolare.
La storia di Volvo con le auto blindate inizia nel lontanissimo 1927, quando a Goteborg la Casa svedese offrì i suoi servizi e le sue auto alla polizia locale. La XC90 Armoured VR8, il modello di cui ci occupiamo e che abbiamo visto in azione in un evento organizzato da Volvo Car Italia a pochi passi dalla sua sede bolognese, è nata nel 2019 e ancora oggi è la più richiesta dai clienti che cercano maggiore sicurezza durante i loro spostamenti.
In primis, Volvo offre l’elaborazione alle sue XC60 e XC90 mild hybrid benzina (B6) da 300 CV e XC90 Plug-in Hybrid (T8) da 455 CV portando i due SUV alla certificazione VR3/4. Una sigla che giustamente non vi dice niente ma che significa salvare l’incolumità degli occupanti nei cosiddetti crimini di strada, quelli che avvengono con pistole o piccoli mitri, quelli in possesso ai criminali che commettono gli agguati. Si tratta di un lungo processo, fatto di numerosi test, per rispondere a criteri quali la resistenza a colpi sparati da 5 metri di distanza e capaci di resistere ad almeno 300 colpi continui senza cedere, specialmente per quanto riguarda i vetri e le parti vitali come il motore, il cui cofano viene blindato.
Una curiosità? Gli pneumatici sono “originali” e pensati per consentire una rapida fuga, anche se si viaggia sui cerchi, che può fare la differenza nel dileguarsi e scappare dal pericolo. Il peso, invece, arriva a incrementarsi di circa 300 kg, tanto che i freni vengono potenziati e la trazione è sempre sulle quattro ruote. Anche la nuova Volvo XC90 potrà essere blindata, continuando a garantire supporto e sicurezza a tutti i clienti della Casa svedese.
Questi i pesi delle vetture una volta completata la blindatura:
Le auto escono dallo stabilimento da dove escono tutte le XC90 e XC60, poi passano nelle mani esperte del partner brasiliano (purtroppo uno dei paesi più colpiti da questo problema) Carbon Blindados, che dà avvia al processo che descriviamo a breve. Dovete sapere, infatti, che i principali interventi sono l’inserimento di pannelli di aramide dentro i pannelli porta (manualmente, la differenza tra aprire una portiera blindata da una non si sente, fidatevi), l’uso di vetri stratificati, il cofano blindato vicino al parabrezza e i montanti A/B/C/D blindati.
Essendo blindate soprattutto le portiere, con acciai che possono arrivare a essere spessi fino a 3 mm, i finestrini posteriori e, se ci pensate, è solitamente sul divanetto posteriore (qui ridotto a due poltrone) che si accomodano le personalità di spicco durante i loro spostamenti con autista. Un appunto sull’aramide: si tratta di fibre di Kevlar rinforzate e il suo principale vantaggio è dato dalla leggerezza e all’altissima resistenza meccanica contro i colpi da fuoco.
Che si parli di ADAS, guida autonoma o auto blindate, Volvo si fa sempre trovare davanti a tutti. Un modus operandi che affonda le sue radici, come abbiamo visto, fin dal principio della storia di Volvo. Qui, con le auto blindate, il brand di Goteborg è riuscita con un lavoro di fino a rendere praticamente indistiguibili alla vista una XC90 blindata da una non e anche questo è un aspetto da non sottovalutare. Se vi immaginate un’auto blindata come quella che trasporta il presidente degli Stati Uniti e il suo lungo cordone di auto d’accompagnamento, a volte passare in secondo piano può scoraggiare i mal intenzionati a passare all’attacco.
Dal vivo, chi scrive è salito su una XC90 blindata “sana”, quindi non crivellata di colpi, e a parte l’apertura delle pesanti portiere rinforzati, una volta saliti a bordo le differenze sono ridotte all’osso. Forse solo azionando i vetri elettrici anteriori, si nota un maggiore spessore. Bene quindi che Volvo riesca a offrire queste soluzioni senza rinunciare al suo proverbiale comfort e design, in una “triplice alleanza” che è la base del suo successo in tutto il mondo.
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