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Lamborghini: Volkswagen vuole venderla? Cosa c’è di vero

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Pensate a ciò che è successo tra Fiat, poi diventata FCA, e Ferrari, scorporata per valorizzare la crescita del Marchio italiano più famoso del mondo. Sembrerebbe che Volkswagen voglia fare la stessa cosa con Lamborghini, almeno leggendo le pagine, ben informate, di Bloomberg. Sembrerebbero, meglio usare il condizionale, già avviati i discorsi soprattutto legale per rendere la Casa di Sant’Agata un’entità separata dal Gruppo Volkswagen.

Un sodalizio, quello nato con Volkswagen, dopo l’ingresso sotto l’egida di Audi sul finire degli anni ’90, che potrebbe presto giungere al termine. Il colosso tedesco, sotto la guida del CEO Herbert Diess, vorrebbe seguire l’esempio di Marchionne, il quale riuscì ad aumentare la soglia di capitalizzazione scorporando prima Ferrari poi Cnh, e non ultima Magneti Marelli.

Volkswagen potrebbe, però, agire su vie diverse: da una parte la quotazione in borsa, mossa che farebbe rimanere Lamborghini un Marchio della galassia Volkswagen, dall’altra la vendita vera e propria.

Da Wolfsburg bocche cucite, se non fosse per un portavoce non meglio specificato che avrebbe smentito tutto durante una dichiarazione all’agenzia stampa Reuters. Tornando alle speculazioni, proprio il CEO di Volkswagen Diess vorrebbe aumentare rendita e redditività del gruppo, e per farlo vendere i pezzi pregiati della propria “collezione” rappresenta sicuramente un buon punto di partenza. Una svolta epocale dopo la gestione Piech, recentemente scomparso, il cui grande merito è stato quello di creare il colosso che oggi conosciamo, sì azzoppato dal Dieselgate, ma allo stesso tempo sul podio delle case automobilistiche per quanto riguarda volumi e profitti.

Contando tutti i marchi di Volkswagen Group, infatti (non c’è solo Lamborghini bensì Bugatti e Porsche, giusto per citare altri due famosi costruttori di supercar), si farebbe presto a fare “cassa” così da sostenere gli ingenti investimenti che condurranno la Casa tedesca lungo l’ostico processo verso la totale elettrificazione.

Se è vero che realtà sconosciute al grande pubblico come Traton (divisione Truck di Volkswagen, si parla di 1,5 miliardi di ricavi netti) o Man Energy Solution sono già state quotate in borsa in vista di un possibile scorporo, è altrettanto vero che l’esempio FCA-Ferrari (quotazione in borsa da 10 a 30 miliardi in appena quattro anni dallo sbarco a Wall Street) è lampante e dove una mossa ha funzionato nessuno può affermare che non possa funzionare anche altrove.

Con un’azienda, come Lamborghini, che macina record su record, il “gioco” sarebbe ancora più facile…

Tommaso Corona

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Tommaso Corona

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