La Volkswagen Passat, un’istituzione nel suo segmento, è arrivata all’ottava generazione, rinnovandosi sia in versione berlina sia in versione variant, cioè station wagon, che ha sempre catturato l’interesse del mercato italiano.
Ideata sulla famosa piattaforma modulare targata Volkswagen, la nuova Passat è dotata di motori all’avanguardia e di un nuovo design più moderno che strizza l’occhio a chi cerca qualcosa di nuovo, ma che riprende anche i classici stilemi del Marchio, senza quindi deludere i clienti affezionati.
Abbiamo provato la Volkswagen Passat Variant per un test approfondito. Ecco come va.
Design: stile concreto
Inutile nascondersi, 4,88 metri di lunghezza non sono pochi, anzi, ma le linee tese delle fiancate riescono a dissimulare abbastanza bene le dimensioni. Il muso rinnovato ha un lungo “baffo” che raccorda il cofano con i fari e la calandra. I gruppi ottici anteriori alogeni del nostro modello pagano molto, sia in bellezza sia in illuminazione, infatti, il faro allo Xeno di questo modello è molto ben riuscito, soprattutto se abbinato alla fascia cromata.
La Passat in prova, in allestimento Businessline, a livello estetico si presenta di colore Tungsten silver metallizzato, con cerchi da 18 pollici “Dartford”. Un mix che riproduce le scelte di un cliente che usa quest’auto principalmente per lavoro e opta quindi per una colorazione discreta ma sempre elegante, in poche parole concreta e adatta a ogni situazione.
Detto degli esterni, all’interno le cose non cambiano: la razionalità la fa da padrona (come in quasi tutte le Volkswagen), ogni tasto è al suo posto e l’ordine regna sovrano. La disposizione è molto simile alle altre vetture della gamma, con il navigatore Discover Media al centro della plancia, sopra ai comandi del clima e sotto all’inedita fascia che unisce tutte le bocchette dell’aria.
Lo spazio per i passeggeri è tanto, i sedili sono comodi e ben profilati e oltre all’abbondanza, la capacità del bagagliaio è notevole: si parte da 650 litri fino ad arrivare a 1780 con i sedili abbattuti.
Alla guida del 2.0 Tdi da 150 CV: basta un “clic”
Abbiamo scelto di provare la motorizzazione che va per la maggiore: il 2.0 Tdi da 150 CV a 3.500 giri/min e 340 Nm di coppia, abbinato a un cambio manuale a 6 marce. I numeri della station wagon Volkswagen si traducono in un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 8,9 secondi e una velocità massima di 219 km/h.
Quattro le modalità di guida che offre la Passat tramite il consueto sistema Drive Profile Selection, dalla eco alla individual, passando per normal e sport. Inutile sottolineare che si riesce a utilizzare l’auto in eco per la totalità del tempo, senza risentire della mancanza di potenza o di altri effetti negativi. Inoltre, basta schiacciare fino in fondo il pedale dell’acceleratore, fino a sentire il “clic” con il piede, per godere della massima potenza, piuttosto piacevole anche in allungo grazie alla coppia abbondante.
Disponibile anche con le quattro ruote motrici noi abbiamo scelto la versione a trazione anteriore che, nonostante le dimensioni abbondanti, non viene mai messa in difficoltà grazie a un assetto veramente ben tarato – inoltre non risente particolarmente delle sconnessioni cittadine – che permette anche di divertirsi tra le curve. Rollio minimo, sottosterzo quasi inesistente e gomme ben dotate (235/45 R18) garantiscono una buona piacevolezza di guida, merito di un peso, 1505 kg, inferiore alla maggior parte delle rivali.
Un buon peso e una buona efficienza che si traducono in un consumo misto dichiarato di 4,1 litri/100 km, un dato vicino a quello da noi riscontrato, pari a 6 litri/ 100 km.
In viaggio: fin troppo comoda
Viaggiare con un’auto scomoda può essere un incubo per molti guidatori, soprattutto per coloro che viaggiano tanto per motivi di lavoro. La Passat è capace, invece, di regalare relax, silenziosità e, di conseguenza, tranquillità a chi decide di compiere lunghe percorrenze autostradali.
La comodità che regala la station tedesca è talmente alta che dall’incubo si passa al sogno. Un sogno sì, ma meglio che rimanga astratto, nonostante la tentazione dell’accogliente abbraccio dei sedili, del silenzio che regna sovrano e del cruise control adattivo. Viaggiare riposati, oggi più che mai, è una condicio sine qua non, senza la quale è difficile viaggiare sicuri, anche se ci sono tutti i sistemi di assistenza possibili e immaginabili.
Prezzo e concorrenti
La Volkswagen Passat parte dal prezzo di 28.400 euro, in versione 1.4 TSI Trendline e arriva a 47.200 € per portarsi a casa la 2.0 BiTDI 4Motion DSG Highline, mentre per avere la Variant bisogna aggiungere 1.000 €.
La Variant 2.0 TDI 150 CV Business BlueMotion Technology della nostra prova propone, al prezzo di partenza di 35.000 euro, un buon equipaggiamento di serie che tra le altre cose vede, il navigatore Discover Media, l’Adaptive Cruise Control, il clima trizona, l’avvio del motore tramite pulsante e i sensori di parcheggio, anteriori e posteriori.
La Passat che abbiamo testato era dotata, inoltre di alcuni optional come l’Adaptive Chassis Control DCC (1040 €), i cerchi in lega argento “Dartford” da 18” (720 €), il computer di bordo a colori (150 €) , il driving profile selection (200 €) il media-In per iPod / iPhone (75 €), la ruota di scorta in lega (da 17 pollici, 240 €), e la vernice metallizzata (755 €), per un totale di poco più di 37.000 €.
Poco più corta dell’Audi A6, della BMW Serie 5 e della Mercedes Classe E, tutte in versione station, parte da prezzi nettamente inferiori, in linea con le premium wagon di segmento inferiore. Ma se la guardiamo in ottica “auto del popolo” allora i prezzi sono abbastanza in linea con le concorrenti come Ford Mondeo, Mazda 6, Opel insignia e Peugeot 508. Occhio però a non farvi ammaliare dalla lunga lista di optional che fa crescere in fretta il prezzo finale.
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