Volkswagen continua nella marcia di avvicinamento al full electric presentando e portando in Italia un altro tassello fondamentale di questa strategia. Si tratta della nuova Volkswagen ID.7, prima berlina elettrica tre volumi (presto arriva anche in versione station wagon, la Tourer) della Casa tedesca nonché ammiraglia di una gamma che oggi già conta sulla compatta ID.3 e sui SUV ID.4 e ID.5. Il pacchetto è sempre quello, batteria da 77 kWh e motore da 286 CV con trazione posteriore, ma dove la ID.7 evolve è soprattutto negli interni e nel comfort di guida, già ottimo specialmente sui SUV. Non un modello sportivo, per quello bisognerà attendere la GTX da 340 CV in arrivo entro la fine dell’anno.
Importanti le promesse fatte da Volkswagen sul fronte dell’autonomia. La Pro S, che rispetto alla versione di questo primo contatto ha la batteria più capiente (86 kWh) promette fino a 700 km di autonomia, contro i 620 km della 77 kWh. Questo test drive in anteprima è servito soprattutto a capire quanto ci sia di vero dietro queste dichiarazioni, e non mancheranno sorprese.
Vediamo quindi come se l’è cavata la nuova Volkswagen ID.7 in questo primo contatto, quali sono le sue dimensioni, quanto costa e come è fatta dentro, dove le novità sono tante.
Partiamo subito da quello che è l’aspetto saliente della Volkswagen ID.7, auto che mette al centro il comfort e per farlo punta su dimensioni importanti. Siamo nel territorio di Mercedes EQE della nuova BMW i5, per darvi un riferimento. Ecco i dati precisi:
Stiamo parlando di una vettura più lunga rispetto alle altre ID., dove la ID.5 si ferma a 4,6 metri e dove, curiosamente, la sfida interna con la Passat termica proposta solo in versione Variant vede uscire vincitrice la ID.7, con 4 centimetri in più. Importante il passo, come abbiamo visto, tanto che a bordo si sta veramente comodi. Esteticamente balzano letteralmente all’occhio i fari IQ.Light LED Matrix della vettura in prova, dotati di abbaglianti adattivi che mi sarebbe piaciuto provare in un contesto notturno. Interessante la firma luminosa al posteriore, dove non mancano gli indicatori di direzione a LED dinamici. Linee sostanzialmente pulite, maniglie affogate nella carrozzeria per non sporcare i flussi e cerchi da 19″ parzialmente carenati fanno il resto. Importante il lavoro fatto sull’aerodinamica, con un Cx di 0,23 grazie ai vari Air Curtain, il parabrezza sufficientemente inclinato, le maniglie a filo e il tetto spiovente. Tutti ingredienti per rendere competitiva un’elettrica con queste forme, e alle quali dobbiamo abituarci.
C’è una novità di rilievo che riguarda l’estetica della ID.7, ma è più apprezzabile analizzando il suo abitacolo. C’è tanto spazio, vi racconto di più salendo a bordo prima di mettermi alla guida, ma ciò che impressiona è la semplificazione che sembra ormai conquistare gli abitacoli delle vetture attuali. Domina il touch screen da 15″ con sistema MIB4, l’Ambient Light, il predominio di materiali sostenibili e un ridotto quadro strumenti, evoluzione del quadro visto per la prima volta su ID.3 davvero sintetico che mostra molto semplicemente velocità, autonomia e poco altro. Piace il lavoro fatto sulle bocchette, infatti oltre a quella centrale sotto lo schermo le altre sono affogate nel cruscotto e si comandano grazie al sistema Smart Air Vents. In pratica, si regola tutto col dito e non si agisce più sulle bocchette, qualcosa di già visto con Tesla e anche con i cugini di Audi.
A questi dati si associano i riferimenti del bagagliaio, che da buona tre volumi non nasconde la sua capacità pari a 532 litri estendibili fino a 1.286 litri. C’è il doppio fondo, quindi zero ansie per riporre i cavi di ricarica, mentre c’è il pozzetto abbattibile per caricare gli sci ma, come vedete dalla foto qui sotto, le poltrone si ribaltano 40:60, non 40:20:40.
Attualmente si può ordinare la Volkswagen ID.7 con motore singolo posteriore da 286 CV (accelerazione 0-100 km/h in 6,5 secondi per una velocità massima di 180 km/h), associato alla batteria da 77 kWh ricaricabile fino a 175 kW in DC e a 11 kW in AC. Nella sezione prezzi vi racconto gli arrivi futuri nella gamma ID.7, dove non mancheranno novità sia sul fronte batteria sia sul fronte prestazionale, con la GTX già vista su ID.5.
Tornando alla prova in anteprima, la ID. 7 eredita lo scettro dell’ammiraglia di casa Volkswagen e per questo le aspettative nel provarla sono tante. Essendo la regina delle ID. di Wolfsburg la “7” introduce tutta una serie di novità che vedremo arrivare prossimamente anche sul resto della gamma ID. tra cui il sistema di infotainment MIB 4 e la batteria da 86 kWh che vedremo in anteprima da aprile su ID.7 Pro S e ID.7 GTX (nelle concessionarie italiane dal prossimo autunno).
Noi abbiamo provato la ID.7 Edition Plus con batteria da 77 kWh e 210 kW/286 CV di potenza con una coppia 545 Nm. L’autonomia WLTP, quindi quella dichiarata dal costruttore, è di 620 km. Durante il nostro primo contatto tra Verona e Rovereto (circa 75 km) non abbiamo certo avuto problemi o ansia da autonomia vista la disponibilità chilometrica dell’auto. C’è da dire però che l’autonomia reale sarebbe da verificare in un uso più prolungato per dare un giudizio preciso. Infatti vuoi le condizioni meteo invernali e non sapendo anche come l’auto è stata usata prima della mia prova, quando sono salito a bordo la vettura segnava il 94% di carica con 314 km residui. Un dato un pò troppo lontano da quello dichiarato che richiede nuove conferme durante un test drive redazionale.
Alla guida abbiamo apprezzato il grande comfort di marcia e l’equilibrio anche forzando l’andatura tra le curve lungo il fiume Adige. I 286 CV spingono bene, anche se lo spirito della ID.7 non è certo corsaiolo. Seduti a bordo si sta molto comodi, davanti al guidatore la fa da padrona l’head-up display (di serie su questo allestimento) in cui sono contenute moltissime informazioni e durante la guida con navigatore appaiono anche le frecce di direzione 3D integrate con il mondo reale grazie alla realtà aumentata.
Tutto questo ha permesso ai tecnici Volkswagen di ridurre il display fisico posto dietro al volante che è stato ridotto all’essenziale ed è integrato tra le bocchette di aerazione. Gigantesco il mega tablet centrale da 15” pollici in cui sono concentrate tutte le funzionalità dell’auto, tra cui la gestione dei flussi d’aria interni (Smart Air Vents) e EV Route Planner con l’interessante funzione di precondizionamento batteria. Infatti la ID.7 si assicura di precondizionare la batteria prima della sosta per la ricarica. Il precondizionamento si avvia automaticamente con la navigazione alla meta attiva verso ogni colonnina di ricarica.
Altra funzione interessante la funzione Memory dell’assistente di parcheggio per le manovre ricorrenti, ad esempio per il posto auto a casa oppure nel parcheggio aziendale. Una volta appresa la manovra, la Volkswagen ID.7 parcheggia in modo completamente autonomo fino a una distanza di 50 metri. Il conducente dovrà solo vigilare sulla manovra seduto al volante. Su richiesta è disponibile anche il tetto panoramico di nuova concezione Smart Glass, con vetri che passano elettronicamente da trasparenti a oscurati e viceversa, tramite il cursore sul tetto o il comando vocale.
Chiudiamo come di consueto con i prezzi della Volkswagen ID.7. Un listino molto snello, e originale, visto che la top di gamma Edition Plus grazie al vantaggio cliente di 1.300 euro viene a costare meno della base, la Pro. Si parte quindi da 64.850 euro per arrivare a 63.550 euro. La prima ha di serie già quasi tutto: Park Pilot Area View, Park Assist, Travel Assist, fari full LED, Head-up Display, navigatore Discover Pro Max, schermo centrale da 15″, assistente vocale, cerchi in lega da 19″, sedili anteriori riscaldabili, clima tri-zona e App-Connect Wireless (Apple CarPlay e Android Auto senza fili).
La ricca Edition Plus aggiunge di serie i fari IQ.Light LED Matrix, la regolazione dinamica dei fari abbaglianti, fari LED posteriori con frecce dinamiche, vetri posteriori e lunotto oscurati, Easy Open/Close, luci ambiente a 30 tonalità, sedili ergonomici ErgoActive, funzione memory per gli anteriori e dashboard con insierti in similpelle. Tra gli optional troviamo cerchi da 20″ Montreal (565 euro), pompa di calore (1.145 euro), Interiori Pack (di serie su Edition Plus), Interior Pack Plus (5.260 euro su Pro, 2.535 euro su Edition Plus, comprende sistema audio Harman Kardon da 700W), Exterior Pack ed Exterior Pack Plus (5.085 euro la Pro, 2.500 euro per l’Edition Plus: comprende il tetto panoramico oscurabile, lo sterzo progressivo e la regolazione adattiva dell’assetto).
Tra l’estate e l’autunno è previsto l’arrivo sia della Pro S (con batteria da 86 kWh, promette fino a 700 km di autonomia mantenendo la potenza della Pro e dell’Edition Plus) sia della GTX: quest’ultima monta il doppio motore per arrivare a 340 CV. La Tourer, che condivide tutto con la versione da noi provata in anteprima, è già attesa per marzo in Italia. Ancora da conoscere la differenza di prezzo con la berlina.
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