Quando si affrontano i viaggi estivi, i più piccoli (ma non solo) si annoiano e il classico tormentone “Quanto manca?” potrebbe arrivare da un momento all’altro. Per evitare queste situazioni tanto tipiche quanto difficili da sostenere, automobile.it ha individuato alcuni passatempi da fare con i bambini mentre si affrontano lunghi viaggi estivi che rendono il percorso un’importante esperienza da vivere con i propri figli.
Quiz sulle destinazioni
I viaggi estivi sono un momento unico di formazione per i più piccoli, una nuova avventura che stimola la fantasia, la curiosità e affina le capacità di pensare fuori dall’ordinario. Se si ha tempo prima della partenza si possono preparare delle domande per dare vita a un divertente gioco a quiz sulle località che si visiteranno. Risposte multiple per stimolare il ragionamento e permettere di scoprire, tra le alternative proposte, quanto è speciale il posto dove si arriverà di lì a poco.
Gioco dell’alfabeto
Passatempo semplice, dove non occorre alcuna preparazione, ma sempre educativo e stimolante è quello dell’alfabeto. Per ogni lettera va trovata una parola ispirata all’ambiente circostante. In questo modo si attiva un piccolo contest in cui si ripassa l’alfabeto, si insegna a osservare il paesaggio e si educa divertendo.
Conosci i tuoi figli
Chi dice che i giochi per essere educativi devono per forza insegnare qualcosa ai bambini? Si può utilizzare il tempo del viaggio anche per conoscere meglio i propri piccoli e confrontarsi in un gioco con domande assurde per capire come reagirebbero i propri figli in situazioni come un viaggio sulla luna, la vincita alla lotteria, se fossero super eroi ecc.
Indovina a cosa penso
Funziona così: uno tra i passeggeri pensa a un animale o a un oggetto e gli altri facendo domande a cui si può rispondere solo con sì o no, devono indovinare. Chi indovina conduce il giro successivo. E’ un gioco semplicissimo che può coinvolgere tutti e in base all’età dei partecipanti può riguardare anche temi che vadano oltre oggetti e animali per entrare in tutta la sfera di città, canzoni, film, ecc. E’ una versione di passatempo liberamente tratta da giochi di società famosissimi come Tabù per un divertimento assicurato.
Karaoke
O semplicemente cantare insieme. Una volta a riempire i viaggi dei bambini con la musica si poteva puntare sulle canzoni dei cartoni animati, Cristina D’Avena in testa, o dello zecchino d’oro. Oggi anche i più piccoli sembrano non essere immuni al fascino dell’ultimi tormentone estivo. Una playlist, ma anche una semplice lista di canzoni tra quelle che si sanno a memoria, che crei un mix tra le canzoni di quando erano piccoli mamma e papà e le preferite dei figli, è sicuramente un modo simpatico – da non protrarre troppo a lungo – per cantare tutti insieme e condividere passato e presente.
Completa la storia
Un gioco che spesso viene fatto nelle scuole di teatro per favorire le capacità di improvvisazione è molto simile a “continua la storia”. Giocarci è semplicissimo e non occorre nulla, a parte divertirsi stimolando la fantasia. Si tratta infatti di una storia collettiva dove si parte da un incipit e dopo la prima frase la parola passa al narratore successivo per creare un racconto originale che va completato al volo. Ottimi spunti di partenza potrebbero essere fiabe, favole e storie già conosciute di cui si vanno a stravolgere gli aspetti più famosi. Ad esempio cappuccetto rosso che non attraversa il bosco o cenerentola che decide di creare una rivolta con i topolini. Il termine? Lo decidete voi con il the end classico.
Le moderne audio storie
Una volta i viaggi estivi in auto erano scanditi dalla melodica sigla di “Mille c’è ne…nel mio mondo fatato per sognar” che introduceva una fantastica audio storia ancora su cassetta. Oggi, grazie al mondo digitale, si può ricorrere a supporti dove immagazzinare tantissimi audio libri o podcast creati ad hoc per i bambini. Perché a questo punto non fargli vedere i loro video preferiti su YouTube e basta? Perché comunque le narrazioni in di questo tipo stimolano l’immaginazione, la capacità di creare con la propria fantasia i protagonisti del racconto e nel frattempo continuare a osservare il paesaggio circostante e interagire con gli altri commentando insieme le vicende.
L’impiccato versione on the road
Un grande classico per cui in realtà il supporto necessario sono semplicemente carta e penna, è il gioco dell’impiccato. Una variante “da viaggio” stimolante potrebbe essere l’aggiunta della regola per cui le parole da proporre devono avere attinenza con la destinazione del viaggio.
Nome cose e città
Altro evergreen per cui ci vuole carta e penna è nomi, cose e città, da sempre giocato da Millennial nelle ore di supplenza o nei momenti morti che dovrebbe essere una bella tradizione da trasmettere ai più piccoli. La difficoltà dei campi può dipendere dall’età dei giocatori e si possono scegliere anche temi più complessi come fiori, verdure, personaggi famosi, ecc…
Il gioco del silenzio
Specialmente per i viaggi estivi lunghi e dopo che si è fatto ricorso a tutti gli altri 9 passatempo, probabilmente, più che per i bambini, questo gioco è prezioso per gli adulti. Certamente se non presentato in modo stimolante potrebbe passare per una punizione ma se adeguatamente spiegato i più piccoli potrebbero divertirsi ugualmente e in più imparare il valore del silenzio.
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