Le nuove vendite di auto in Europa sono cresciute a novembre, parliamo di oltre 1.000.000 di unità, ovvero il +17,4%, ma il dato complessivo da gennaio resta negativo rispetto al 2021, ovvero quasi 10,2 milioni di auto in meno, il -5,8%. Per non parlare del 2019 dove si assesta un valore veramente in rosso, parliamo di -30%. L’aumento che vi è stato in questo mese sulle immatricolazioni riguarda tutta l’area e solo sei piccoli mercati presentano il segno negativo.
Il complessivo per tutti i gruppi, vede un anno caratterizzato dalla mancanza di microchip, materie prime e cablaggi, Stellantis fa registrare, nel solo mese di novembre, -3,7% e l’andamento della quota mercato dal 19,9% al 16,3%, con un segno meno complessivo del 2022 pari a -13,9% e penetrazione che passa dal 20,3% al 18,6%. Risultano essere tutti positivi, a novembre i tre marchi premium: Alfa Romeo con un +48,8%, Ds con un +30% e Lancia, che seppur in piena fase di rinnovamento e con la sola Ypsilon nella gamma vede un +12,9%, numeri da gigante per una piccola citycar.
In molti Paesi è in forte crescita la quota delle auto elettriche, tranne in Italia dove, da gennaio a novembre, il dato è sceso dal 4.4% del 2021 al 3.7% di quest’ultimo periodo. Negli altri maggiori mercati europei la penetrazione di questi veicoli risulta essere a due cifre e in aumento rispetto al 2021: Germania e Regno Unito formano la quota al 20,6%, segue la Francia con il 15,2%. La Spagna è più o meno in linea con l’Italia, anche se con una vendita dell’elettrico di poco superiore al 4.5%.
Una situazione del genere, con tre dei 5 mercati principali che segnano un buon andamento delle vendite di vetture elettriche, risulta essere favorevole al progressivo ingresso in Europa dei nuovi costruttori cinesi.
Secondo un recente studio effettuato da Pwc, entro il 2025 saranno almeno 800.000 le auto provenienti dagli stabilimenti del Sol Levante e, di queste, la maggior parte saranno proprio le vetture elettriche.
Risulta quindi una parziale novità che un modello cinese, cosa impensabile fino a pochi anni fa, si è aggiudicato un importante premio assegnato dall’Automobile club fiammingo conquistando una giuria composta da ben 15 giornalisti del settore e 74 capifamiglia. A conquistare tutti è stato il SUV elettrico BYD Atto 3 che ha prevalso addirittura su Volkswagen, Renault, Citroen, Cupra e Nissan. La BYD Atto 3 è risultato essere il veicolo elettrico ideale per le famiglie, si è distinto anche per il costo chilometrico decisamente vantaggioso.
A farsi notare è stato Chery, un tempo in joint-venture con Fiat Group, che nel 2023 effettuerà il suo debutto ufficiale in Europa con Omoda 5 e una solida rete commerciale e di assistenza. Il SUV elettrico Chery Omoda 5, recentemente, ha ottenuto il massimo punteggio EuroNcap per la sicurezza. La partenza di Chery, per merito dell’attuale zona di mercato nella quale si trova decidendo di partire proprio dall’Italia. Risulta, infatti, far parte del costruttore molisano Dr che assembla i veicoli con il suo marchio, tra l’altro con una domanda in continua crescita in Italia dove vi è stato ben il +196,1% d’aumento da gennaio, nella fabbrica di Macchia d’Isernia.
I-Go, realizzata da Mullen, è stata considerata l’elettrica più a buon mercato in Europa: 12.000 euro il prezzo base, anche se non è prevista, ad oggi, la vendita in Italia. Cosa dire della city-car Panda Mini Ev di Geely, che per ora rimane disponibile solo per il mercato cinese e viene offerta a 6.000 euro? Questo risulta essere solo l’inizio di una difficile competizione in un’Europa che, oltre a sottovalutare la portata dell’offensiva in corso, sta spianando la strada ai concorrenti cinesi mettendo a rischio l’industria automotive.
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