Quest’anno tra i tanti aumenti registrati sui costi di energia, gas, carburanti e beni primari, anche le temperature hanno deciso di impennarsi in maniera esponenziale rispetto al solito. Questo tremendo mix di aumenti ha reso sempre più critici gli spostamenti in automobile, un qualcosa che può creare svariati grattacapi essendo in agosto, il mese delle vacanze.
Molti italiani hanno deciso di raggiungere le mete delle ferie spostandosi in auto, il tutto nonostante le temperature esterne riescano a superare anche i 40° C. Con questi picchi, una normale automobile può trasformarsi in una trappola mortale, e non solo per le difficoltà che il clima torrido crea al mezzo meccanico, agli apparati elettronici, alle gomme ed a molti altri elementi, ma anche ai passeggeri. Lasciando la vettura sotto al sole per un’ora con 35° C esterni, l’aria nell’abitacolo sale rapidamente fino a 60-70° C, si surriscaldano così oltremodo la carrozzeria, il cruscotto ed i sedili. Già così ci sono tutti gli elementi per rimediare un rischiosissimo colpo di calore.
L’elevata temperatura all’interno di un’automobile può diventare estremamente pericolosa per persone ed animali. Sostare e viaggiare all’interno di un veicolo con temperature superiori ai 40° C diventa pericoloso. I test rivelano che dopo un’ora di sosta, nelle vetture sprovviste di pellicole riflettenti per la protezione solare sono state misurate sul cruscotto temperature di oltre 77° C mentre ricorrendo a questo accorgimento la temperatura è rimasta invece inferiore ai 40° C.
Smentita anche la leggenda metropolitana secondo la quale sia utile lasciare i vetri aperti per minimizzare l’aumento della temperatura interna, poiché l’abbassamento è di soli 2° C. Invece è stato dimostrato che con la vettura in movimento, l’apertura completa dei vetri contribuisce in poco tempo ad un utile raffreddamento dell’abitacolo. Un’auto surriscaldata nasconde rischi inimmaginabili, come quello di scottarsi toccando il pomello del cambio, il volante oppure altre componenti all’interno dell’abitacolo, a partire da una temperatura superiore a 45°C possono comportare il rischio di bruciature e di lesioni della pelle.
Da non sottovalutare la disidratazione del guidatore, tanto più rapida e pericolosa quando dalla spiaggia si entra in una vettura con temperatura interna ben oltre i 40° C, è consigliabile bere acqua prima di partire e durante il viaggio ad intervalli regolari. Se non si dispone di una borsa termica può essere utile avvolgendo la bottiglietta con carta da cucina inumidita e poi con pellicola di alluminio, in quanto la lenta evaporazione di questa acqua esterna raffredda quella nella plastica. Altro aspetto da non sottovalutare è quello di non guidare in costume da bagno o con top e canottiere che lasciano la pelle a contatto con le cinture di sicurezza, in quanto si possono generare lesioni anche gravi in caso di un piccolo incidente.
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