Altro anno da segnare tra quelli buoni, estremamente buoni, per la Ferrari. Se abbiamo sottolineato come il mondo del lusso non sembri conoscere le ombre della crisi, arriva un’altra forte testimonianza che non fa altro che confermare questa tesi. A livello globale, il cavallino non si fa frenare dai ritardi di consegna, dagli strascichi della pandemia e nemmeno dalla crisi dei microchip, financo l’aumento dei prezzi alle stazioni di servizio.
Ferrari, solo nel 2022, ha consegnato 13.211 vetture, con una crescita del 18,5% rispetto al 2021, quando vennero vendute 11.155 Ferrari su tutti i mercati. Una crescita così grande che si è sfiorato il miliardo di euro di ricavo netto, da 4,27 miliardi nel 2021 ai 5,09 miliardi di euro nell’anno terminato da poco (+ 19,3%). 939 milioni di euro di utile netto cui segue una generazione di Cash Flow pari a 758 milioni di euro.
Sono nove, in totale, le Ferrari che hanno permesso di raggiungere questi risultati. Hanno sicuramente contribuito i nuovi ingressi (296 GTB e 812 Competizione) ma sono stati i modelli della famiglia SF90 e, soprattutto, la Portofino M ad aver contribuito in maniera determinante a questa crescita. Nel primo trimestre sono terminate le consegne delle Monza SP1 e SP2, mentre nel quarto trimestre sono iniziate le consegne della Daytona SP3.
Nella regione EMEA (Italia, Regno Unito, Germania, Svizzera, Francia, Medio Oriente (comprendente Emirati Arabi Uniti, Arabia Saudita, Bahrain, Libano, Qatar, Oman e Kuwait), Africa e gli altri mercati europei non indicati separatamente) le vendite sono cresciute dell’8,5%, nelle Americhe (Stati Uniti d’America, Canada, Messico, Caraibi e America centrale e meridionale) del 21,8%. Impressionante la crescita in Cina, Hong Kong e Taiwan (72,6%).
Di tutti i modellli venduti, è sicuramente un segno tangibile dei tempi che cambiano la percentuale delle Ferrari ibride vendute sul totale (22%), da cui deriva che i ferraristi preferiscono ancora per quasi l’80% guidare un modello rigorosamente endotermico.
“Lo scorso anno si è concluso con risultati finanziari eccezionali che hanno raggiunto e superato la nostra guidance stabilendo nuovi record in tutte le metriche, come un utile netto di 939 milioni di Euro e una generazione di free cash flow industriale di 758 milioni di Euro. Questi dati pongono le basi per un 2023 ancora più forte, alimentato da una persistente domanda elevata dei nostri prodotti in tutto il mondo. Nonostante il complesso scenario macroeconomico globale, guardiamo avanti con grande fiducia, incoraggiati dai numerosi segnali e risultati di un’azienda in evoluzione. Stiamo innovando costantemente i nostri prodotti e processi, avvicinandoci ai nostri obiettivi di decarbonizzazione. Tutto questo è possibile grazie alla collaborazione, alla volontà di progresso, all’apprendimento continuo, al focus e alla fiducia che contraddistinguono le nostre persone”.
Benedetto Vigna, Amministratore Delegato di Ferrari
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