Il ministro Adolfo Urso ha annunciato la fine degli incentivi auto dal 2025, affermando che le risorse verranno destinate a investimenti strategici per la produzione nazionale. Ha inoltre firmato un provvedimento per attivare un nuovo sportello per i contratti di sviluppo nel settore automotive, finanziato con 500 milioni di euro dal PNRR. Urso ha infine sollecitato Bruxelles a rivedere le regole del Green Deal, chiedendo un approccio tecnologicamente neutrale per raggiungere l’obiettivo di decarbonizzazione al 2035. Scopriamo meglio i dettagli.
È ufficialmente finito il tempo dei bonus per le automobili. È chiaro e soprattutto ufficiale lo stop agli incentivi auto, ad annunciarlo è stato il ministro Adolfo Urso, il quale ha comunicato la decisione del Governo che entrerà in vigore a partire dal 2025. L’annuncio, avvenuto a Palazzo Madama in risposta a un’interrogazione parlamentare del Partito Democratico, ha confermato il taglio dell’80% delle risorse del Fondo automotive stabilito dalla nuova legge di Bilancio.
Urso ha spiegato che gli incentivi all’acquisto non hanno generato un aumento della produzione, motivo per cui le risorse saranno ora destinate agli investimenti strategici. Il ministro ha firmato un nuovo provvedimento che apre uno sportello per i contratti di sviluppo per le filiere nazionali, incluso il settore auto, finanziato con 500 milioni di euro dal PNRR. Questo fondo potrebbe essere ampliato per sostenere il settore auto nel prossimo biennio 2025-2027.
A Palazzo Madama, il ministro Adolfo Urso ha spiegato:
“Gli incentivi destinati all’acquisto non hanno avuto effetti positivi sulla produzione. Dobbiamo prenderne atto e concentrare le risorse sugli investimenti. Proprio ieri ho firmato un provvedimento che prevede l’apertura del nuovo sportello dei contratti di sviluppo, finanziato con risorse del PNRR e dedicato alle filiere strategiche nazionali, includendo il settore auto. La dotazione finanziaria da 500 milioni potrà essere integrata per far fronte alle esigenze del settore nel prossimo biennio 2025-2027”.
Urso ha inoltre ribadito la necessità di un intervento europeo:
“È urgente un intervento dell’Europa, che riveda le regole del Green Deal. Il documento che abbiamo redatto con la Repubblica Ceca non mette in discussione l’obiettivo della decarbonizzazione al 2035, ma chiede di raggiungerlo con un approccio di neutralità tecnologica”
Urso ha sottolineato come la crisi dell’industria automobilistica sia un problema che colpisce tutta l’Europa, con frequenti annunci di chiusure e licenziamenti. Insieme alla Repubblica Ceca, l’Italia ha quindi proposto di anticipare al 2025 la revisione del regolamento sulle emissioni di CO2 per i veicoli leggeri, mantenendo l’obiettivo della decarbonizzazione al 2035 ma richiedendo un approccio neutrale in termini di tecnologia.
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