Main sponsor dell’Udinese Calcio, Dacia non ha scelto la squadra friulana per caso: difficile immaginare un marchio più azzeccato per l’unica Società calcistica italiana che produce degli utili e si muove con una disinvoltura incredibile fra i più svariati mercati giovanili internazionali, piazzando colpi a basso costo e rivendendoli a peso d’oro a chi non è stato altrettanto lungimirante.
Ebbene, Dacia non rivenderà a peso d’oro, anzi, ma prende quanto di più intelligente a disposizione nel gruppo Renault, produce in un contesto da molti, a torto, ritenuto ‘arretrato’ come quello marocchino, esattamente a Tangeri, e porta i frutti del proprio lavoro in Europa, dove i clienti possono trovarsi tra le mani un’auto robusta, resistente e che ben figurerà anche sulle nostre strade, proprio come i giovanotti che l’Udinese scopre nei tornei giovanili di mezzo pianeta, che spesso sorprendono sui nostri rettangoli verdi.
Ebbene, la Dacia Dokker che abbiamo testato, il multispazio che, volendo, potremmo definire ‘furgonetta’, come si diceva ai tempi dei nostri nonni, rappresenta appieno questo spirito. Del resto, il know-how di Renault nei veicoli commerciali è più che risaputo, ed era immaginabile che le stesse competenze potessero venire degnamente trasmesse anche allo spin-off Dacia, che con questa vettura, basata sulla piattaforma della ‘cugina’ Lodgy, ha tutte le carte in regola per fare bene in una determinata fetta di mercato attenta soprattutto alla sostanza.
Quando si sale al volante di una di queste vetture bisogna essere consapevoli di ciò che si va ricercando. La ricercatezza estetica? Hmmm…. no. Le prestazioni? Hmmm…. forse. La praticità? Assolutamente si! Il prezzo? Ancora di più! Ponendosi queste quattro semplici domande, Dokker ha già le risposte pronte: non è certo l’estetica il punto forte di questa vettura, che da alcuni punti di vista risulta forse persino un po’ goffa, e neppure le prestazioni del pur apprezzabile, e collaudatissimo, propulsore 1.5 dci da 75 CV che equipaggiava la vettura da noi provata, ma, più di ogni altra cosa, la praticità, ancora meglio se condita da un prezzo interessante.
Ebbene: sotto questo punto di vista Dokker è esattamente ciò di cui si sentiva il bisogno. 11.500 Euro per avere un’auto completa, equipaggiata, piena zeppa di portaoggetti e spazi dove stipare materiale, dove possono stare comodissime cinque persone (e non due adulti e tre minuscoli bambini…) ed un bagagliaio che, senza neppure ribaltare la panchetta, gode di 800 litri di carico, perfetti per farci stare ciò che preferite. Mentre la guidavo, l’ho detto chiaramente alla Product Executive di Dacia Italia, la preparatissima Dott.ssa Silvia Speziali: questa automobile me la immagino perfetta in mano a chi ha un bel cane di grandi dimensioni. In effetti, pare fatta apposta, ma potrebbe essere l’ideale non soltanto per chi ama le quattro zampe, anche per chi si diletta con mobili e mobiletti (quanti italiani hanno la passione per il fai da te?), per agenti di commercio non troppo ‘fighetti’ che vogliamo necessariamente dotarsi di una station wagon tedesca o anche, più semplicemente, anche grazie ai portelloni scorrevoli posteriori semplicemente ENORMI, a chi abbia tre figli un po’ scalmanati… oppure una suocera o una nonna da portarsi a spasso che non sia proprio un peso piuma.
Insomma: questa Dokker, che abbiamo condotto a spasso intorno ad Udine, degustando prosciutti San Daniele (qui dentro ce ne starebbero parecchi, anche interi…) ed infine, andando a vederci una partita dell’Udinese in Tribuna (per la cronaca: 1-0 contro il malcapitato Siena, goal di Muriel nel primo tempo), mi ha pienamente soddisfatto, trasmettendomi il giusto feeling, che non può che intensificarsi, per un eventuale cliente, al momento di aprire il portafogli.
Un’auto così, come già ebbi modo di dire qua e là per la Lodgy, a questo prezzo ve la può dare soltanto Dacia: provare per credere. E peccato che il mio cane sia un bulldog francese di taglia piccola… avessi un Pastore Tedesco un pensierino ce lo farei, alla facciazza dela moda.
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