La prima generazione Zafira si è distinta per esser una delle monovolume medie più versatili nonostante i soli 4,3metri di lunghezza. La seconda generazione, quella dalle forme più squadrate per intenderci, aveva l’onere di continuare a primeggiare in un mercato molto più affollato di concorrenti, come i suv, che prosciugavano i clienti alle MPV. La terza generazione Zafira Tourer, quella della nostra prova, implementa la gamma verso l’alto.
Il nome “Tourer” indica un vero e proprio salto in avanti: con il sistema di sedute Flex7 ampiamente riprogettato, la terza generazione della monovolume compatta Opel definisce nuovi standard in termini di flessibilità dell’abitacolo e qualità premium.
La Tourer è più lunga di 19 cm (4,65m), più larga di 12, più alta di 5 ed con il suo passo di 2,76 allungato di 6cm si propone più spaziosa e tecnologica della sua antenata.
Partiamo dagli interni, essendo questa un’auto concepita per lo spazio e la famiglia. Sette, sei, cinque, quattro, tre, due o solo uno; sono i posti personalizzabili all’interno della Zafira Tourer con il sistema Flex7. L’intera terza fila può essere sempre abbattuta a filo con il piano del vano bagagli, mentre la seconda fila è stata completamente riprogettata: non più un divanetto unico, bensì tre sedili individuali e separati che è possibile abbattere e spostare indipendentemente. Per ognuno la regolazione longitudinale è di ben 210 mm.
Grazie all’abitacolo particolarmente spazioso e al sistema di sedute flessibile, Zafira Tourer offre un volume di carico di 710 litri nella configurazione a cinque posti, e fino a 1860 litri con tutti i sedili posteriori abbattuti. Con la configurazione a sette il bagagliaio è si lillipuziano, ma i cinque sedili anteriori sono davvero comodi, la terza fila invece non è male: lo spessore e l’imbottitura del sedile è da grandi trasferimenti, ma si viaggia con le ginocchia in bocca. Meglio metter due bimbi per lunghi spostamenti. Per trasferte brevi della squadra di calcetto, invece, non ci sono problemi e sette adulti trovano posto. L’accessibilità alla terza fila è ostacolata, in fase di uscita, da una soglia alta e dalla mancanza di appigli. Manca anche una regolazione separata del clima per i sedili posteriori che altre MPV montano di serie, ci si consola con un sistema bizona già ottimo nel funzionamento: per tutta la prova non abbiamo dovuto compiere alcuna regolazione, mica male.
Nella consolle della Zafira tutto trova posto, abbiamo contato 34 tra vani e scomparti che permettono di posizionare ogni cosa. Il FlexConsole è un binario che corre per la parte anteriore del tunnel. E’ possibile così regolare in lunghezza bracciolo, il porta-lattine e i vasconi centrali. Siete amanti della bici? Nessun problema il FlexFix, optional che esce dal paraurti posteriore, permette di trasportare due o quattro biciclette.
Alla guida
Alla Opel volevano strafare e così è disponibile per la Zafira, in opzione, il Flex-Ride (875€) un sistema intelligente di controllo attivo dell’autotelaio che aumenta confort e sicurezza di guida adattandosi automaticamente alle condizioni della strada, alla velocità in curva, ai movimenti del veicolo e allo stile di guida personale per garantire la massima stabilità. Tre le possibili impostazioni: l’equilibrata modalità Standard, la modalità comfort “Tour” e la più attiva modalità “Sport”.
Nonostante ciò, visto il prezzo, preferiamo consigliare questo sistema su altre auto dalla vocazione sportiva come l’Astra. Per la monovolume medio-grande tedesca gli ammortizzatori convenzionali sono già più che adeguati alla funzione. L’assorbimento è di qualità ma meno “elegante” di certe rivali francesi (leggi Picasso). Ne beneficiano però un handling superiore e meno ciondolone. Ottimo anche per qualche curva garibaldina a patto di non esagerare. Pena un sottosterzo ammonitore.
Un cuore nuovo
Il nuovo motore 1.6 CDTI ECOTEC eroga 136 cv e 320 Nm di coppia,e vanta consumi molto bassi, il dato dichiarato è di soli 4,1 l/100 km ed emissioni di CO2 pari a 109 g/km; nessun’altra monovolume compatta sul mercato offre una combinazione simile di coppia elevata – consumi. Noi abbiamo rilevato 16km/l di media, con punte di 18 in extraurbano. In città ovviamente il peso della vettura si fa sentire, e solo accarezzando l’acceleratore si riescono a toccare punte di 13 km/l. Più comunemente ci si attesta attorno ai 12 km/l. Le prestazioni sono egregie, con una velocità massima di 193 km/ e uno 0-100 di 11 secondi. Certamente non si può considerare un motore sportivo, però ben si adatta al carattere “Touring” della vettura. In più c’è da considerare che questo nuovo propulsore 1.6 CDTI è pulito quanto un motore benzina, grazie all’introduzione del sistema di riduzione catalitica selettiva (SCR) BlueInjection di Opel che consente di rispettare le norme Euro 6 sulle emissioni.
Rispetto al vecchio 1.7 questo nuovo propulsore è decisamente più silenzioso, persino all’avvio a freddo, dove invece il precedente faceva intendere tutta la sua natura di accensione per compressione. Piacevole da guidare, molto morbido ed elastico con una spinta omogenea dai 1500 giri fino a poco oltre i 3000. In autostrada poi, quasi non si avverte il lavoro del motore e l’unico rumore percettibile è quello del rotolamento dei pneumatici: viaggiare con la Zafira Tourer è davvero un piacere.
Perfetta per chi mette la sicurezza al primo posto
La sicurezza su un’auto per la famiglia non deve mai mancare e la Zafira Tourer non è seconda a nessuno. La scocca si merita le cinque stelle EuroNCap, mentre i sistemi di sicurezza passiva non mancano, compresi i poggiatesta attivi. Ma Zafira non si ferma qui: offre, a pagamento, dei sistemi di ausilio alla guida e di sicurezza attiva.
Una novità nella gamma Opel, l’Adaptive Cruise Control (ACC), con radar e supporto frenante aggiuntivo in caso di imminente collisione Collision Mitigating Braking (CMB), misura la distanza rispetto ai veicoli che precedono. In caso di mancato rispetto della distanza di sicurezza impostata, il sistema riduce automaticamente la velocità del veicolo o, in casi estremi, aziona la frenata di emergenza per impedire un incidente.
Sulla Zafira Tourer debutta anche la videocamera “Opel Eye” di seconda generazione: è sempre dotata dell’ormai noto avviso di superamento corsia “Lane Departure Warning”(LDW), mentre il dispositivo di riconoscimento segnali stradali “Traffic Sign Recognition”(TSR) è stato migliorato e ampliato.
Non mancano l’indicatore di distanza “Following Distance Indication”(FDI), che comunica visivamente al guidatore la distanza rispetto al veicolo che precede ed il “Forward Collision Alert” (FCA) che avverte il guidatore con segnali visivi e acustici del pericolo di scontro imminente con il veicolo che precede.
Sorprendente il nuovo “Intelligent Light Ranging”(ILR) che adatta ad ogni situazione l’impianto di illuminazione anteriore composto da proiettori bi-xenon che seguono la curva impostata dal guidatore e commutano automaticamente sugli abbaglianti se nel verso contrario non dovesse sopraggiungere nessun veicolo: nelle strade collinare e di montagna è assolutamente un “must have”.
Infine, una menzione va fatta per il sistema di assistenza al parcheggio “Advanced Park Assist”(APA) che funziona piuttosto bene e la telecamera posteriore che rende un gioco da ragazzi muoversi negli spazi ristretti.
Il prezzo della 1.6 CDTi parte da 29.400 Euro con la versione Elective, mentre la vettura in prova in allestimento Cosmo e comprensiva di tutti gli optional si attesta sui 36.000 euro circa. Opel ha il brutto vizio di offrire optional appetibili a prezzi elevati oppure compresi in pacchetti inscindibili. Bastano quattro cerchi da 18 pollici, un parabrezza panoramico, il sistema Flex-Ride, il Park&Go Technology (navigatore, telecamera, sensori, sistema angolo cieco per 2.020€) e i fari AFL per far schizzare il prezzo alle stelle. Meglio andarci piano quando si compila il preventivo.
La maggior parte delle rivali sono, comunque, tutte o leggermente più care (leggasi Vw Touran, Ford S-Max) o comunque allineate (Renault Scenic, Toyota Verso, Peugeot 5008, Citroen Grand Picasso (leggi la prova) ). Solo la Mazda 5 risulta più economica della Opel.
Tirando le somme la Zafira offre contenuti, sicurezza e molto spazio aggiuntivo rispetto alla precedente versione, che rimane in listino. La Tourer regala una guidabilità da berlina, con dei motori adeguati e briosi, ma consumi un po’ superiori alla media. Il prezzo di listino è concorrenziale, ma alcuni optional, di indubbia utilità, sono però molto costosi e se non si mette un freno il conto diventa esageratamente salato.
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