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UE, Thierry Breton si è dimesso: le conseguenze per l’automotive

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Thierry Breton si è dimesso da Commissario UE, accusando Ursula von der Leyen di una gestione autoritaria che soffoca il dissenso interno. Le sue dimissioni avvengono in un momento critico per l’industria automobilistica europea, alle prese con tensioni commerciali con la Cina e una difficile transizione verso l’elettrico. Il suo successore dovrà affrontare il delicato compito di bilanciare sostenibilità ambientale ed economica, senza penalizzare i consumatori e il settore. Sua la frase, solo pochi giorni fa, per chiedere un’accelerata sul fronte del passaggio all’elettrico.

Thierry Breton si è dimesso: quali ripercussioni per l’automotive in Europa?

Le dimissioni di Thierry Breton, Commissario europeo per il Mercato Interno e l’Industria, rappresentano un colpo politico rilevante che potrebbe avere conseguenze significative anche per il settore automobilistico europeo. L’annuncio arriva in un momento di grande tensione, sollevando dubbi sul futuro della politica industriale dell’UE.

Al centro della questione c’è lo scontro tra Breton e la Presidente della Commissione, Ursula von der Leyen. Pare che quest’ultima abbia chiesto a Emmanuel Macron di ritirare la candidatura di Breton per un secondo mandato, provocando una dura reazione dell’ex Commissario, che avrebbe accusato von der Leyen di autoritarismo. Breton ha denunciato una leadership poco aperta al confronto democratico, in un momento in cui l’affluenza alle elezioni europee è in calo e cresce la distanza tra Bruxelles e i cittadini.

Le conseguenze per l’automotive

Le dimissioni arrivano in una fase critica per l’industria automobilistica europea. Il dibattito sui dazi alle auto elettriche cinesi ha già innescato tensioni con Pechino, rischiando di danneggiare il settore. Breton aveva espresso preoccupazioni sulla transizione verso l’elettrico, avvertendo che un cambiamento accelerato senza piani realistici rischia di penalizzare i consumatori e le aziende, incapaci di adattarsi rapidamente.

Ora, l’incertezza aumenta: chi sarà il suo successore? La nuova leadership dovrà trovare un equilibrio tra la sostenibilità ambientale e le esigenze economiche, cercando soluzioni che tutelino sia i consumatori che l’industria.

Angelo Petrucci

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