L’UE fa retrofront: più flessibilità sull’Euro 7 dal 2026

Nuovo retrofront dell’Unione Europea in merito allo stop delle auto a benzina e Diesel. Stando a quanto si apprende, non si verificherà alcun tipo di addio ravvicinato ai motori termici nel 2026, in quanto la Commissione Europea allineerà i requisiti dell’Euro 7 a quelli dell’Euro 6. È quindi confermata la data del 2035 per lo stop alla vendita delle auto mosse da motori termici.

L’UE torna sui suoi passi: l’Euro 7 sarà meno impattante

Tra pochissimi giorni, precisamente il prossimo 9 novembre, la Commissione Europea sarà impegnata nel presentare la tanto attesa normativa Euro 7, la quale riguarderà le vetture immatricolate a partire dal 2026. Come preannunciato da qualche giorno e contrariamente a quanto l’UE facesse credere, le regole saranno più flessibili. L’intenzione di Ursula von der Leyen è quindi quella di alleggerire il giro di vite semplicemente allineando i requisiti dell’Euro 7 a quelli dell’Euro 6. Ad essere confermata, invece, è la data del 2035 nella quale verranno stoppate definitivamente le vendite di auto con motore termico.

L’UE torna sui suoi passi: la causa

A causare quest’inversione da parte dell’Unione Europea sarebbe la guerra in Ucraina, grazie alla quale si sono generati un’inflazione ed un aumento dei costi d’energia che stanno letteralmente mettendo in ginocchio la filiera automobilistica, creando di conseguenza problemi di accessibilità alle auto per i consumatori. Inevitabilmente, questo retrofront della Commissione Europea gode del disappunto degli ambientalisti, a farlo presente è Transport & Environment, che accusa l’UE di dare priorità agli interessi dei produttori di auto anziché alla salute dei cittadini. In questo modo almeno 100 milioni di macchine omologate di fatto ai vecchi standard Euro 6 potranno essere messe su strada ancora nei prossimi anni. Rimanendo così in circolazione per almeno altri venti.