Secondo (molti) media e opinionisti tv, nonché politici, il Parlamento Europeo con il voto di settimana scorsa avrebbe raddoppiato il limite sulle emissioni inquinanti delle automobili. E’ davvero così? Non proprio.
La materia è complessa e non riassumibile con l’hashtag #CosìCiAmmazzate, lanciato da un movimento politico, che sui social ha tenuto banco nei giorni scorsi.
Il dieselgate che ha fatto “scoprire” quanto le auto emettono nell’utilizzo quotidiano non è esattamente corrispondente a quanto rilevato dai test svolti in laboratorio in condizioni ottimali. Perciò il Parlamento Europeo aveva approvato nell’ottobre 2015 una proposta riguardante il cambiamento dei test sulle emissioni dei veicoli.
Questa proposta prevedeva di istituire accanto ai test da laboratorio, dei test su strada (RDE), e di misurare la differenza di emissioni tra il test in condizioni perfette (il primo) e quello in condizioni reali (il secondo) attraverso un parametro chiamato Conformity Factor.
Il limite incriminato è quello delle emissioni di NoX, l’ossido di azoto, che attualmente per le vetture Euro 6 è di 80 mg/km, ma nella realtà, secondo i dati in possesso dalla Commissione Europea, il Conformity Factor, sarebbe prossimo a +400%. Al momento dell’entrata in vigore di quella norma nessun costruttore sarebbe in grado quindi di essere in regola.
La nuova proposta approvata, ammorbidisce quindi il parametro del Conformity Factor, anche perché, realisticamente, si metterebbero a rischio centinai di migliaia di posti lavoro nelle fabbriche automobilistiche.
Viene concesso temporanemaente di avere un CF superiore del 110% rispetto al limite di 80mg/km di NoX fino a genanio 2020, che è sì un raddoppio di fatto, ma considerato che nella realtà la media di sforamento è del 400%, si tratta in fin dei conti di una diminuzione obbligatoria e reale senza sconti, si spera.
A partire dal Gennaio 2020 la differenza tra il limite attuale da laboratorio e quello rilevato nella realtà non dovrà superare il 50%.
Ricapitolando: rispetto ai limiti teorici (attualmente irrealizzabili) c’è stato un raddoppio dei limiti, delle emissioni di NoX, ma guardando la realtà, si impone una riduzione, magari troppo lenta, ma sempre di riduzione si tratta.
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