A poche ore dalla chiusura dei seggi negli USA, Trump attacca duramente l’Europa, accusandola di sfruttare gli Stati Uniti d’America negli scambi commerciali, soprattutto nel settore automobilistico.
Ricorda uno scambio con Merkel come prova di questo squilibrio e promette che, se eletto, porrà fine a questi abusi. Intanto, Elon Musk sostiene la sua campagna con una controversa “lotteria” per incentivare il voto a favore della libertà di espressione e dei diritti sulle armi negli swing state.
È ormai questione di poche ore per la chiusura dei seggi delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti. Durante uno dei suoi ultimi comizi in Pennsylvania, il candidato repubblicano Donald Trump ha ribadito alcuni dei suoi temi principali, attaccando duramente l’attuale classe dirigente e rilanciando la sua visione di protezionismo economico.
Trump ha criticato l’Europa, accusandola di trarre vantaggi negli scambi commerciali a danno degli Stati Uniti. Secondo il candidato, l’Europa esporta verso gli USA milioni di auto, come Mercedes, BMW e Volkswagen, senza acquistare prodotti americani. Il magnate sottolinea che il continente europeo non acquista né le Chevrolet né i prodotti agricoli americani, minacciando di mettere fine a tutto questo. Le parole di Trump sono state:
“La nostra attuale leadership è estremamente incompetente. Ogni Paese del mondo ci sta fregando, compresi i cosiddetti Paesi amici. Anzi, i Paesi amici per molti aspetti sono molto peggio, sicuramente per quanto riguarda il commercio. L’Europa ci sta facendo a pezzi. La gente guarda l’Europa e dice ‘che bella’, ma non è vero. Quando si tratta di scambi commerciali sono dei veri delinquenti. Non comprano le nostre auto, non comprano i nostri prodotti agricoli, non comprano niente. In compenso ci danno le loro Mercedes, le loro BMW, le loro Volkswagen. Milioni e milioni di auto”.
Per rafforzare la sua posizione, Trump ha raccontato di un episodio con Angela Merkel, ex cancelliera della Germania:
“Quante Chevrolet ci sono a Berlino? Nessuna!”.
Questo scambio, secondo lui, rappresenta la prova di uno squilibrio commerciale tra Stati Uniti ed Europa, che considera inaccettabile.
Nel frattempo, Elon Musk, CEO di Tesla, ha dimostrato il suo sostegno alla campagna di Trump con un’iniziativa particolare: una specie di lotteria rivolta agli elettori degli swing state che firmano una petizione a favore della libertà di espressione e del diritto alle armi.
Sebbene la trasparenza del contest sia stata contestata dal procuratore distrettuale di Philadelphia, un giudice della Pennsylvania ne ha confermato la legittimità. La lotteria si concluderà con l’ultimo comizio di Trump in Michigan, e il vincitore diventerà il portavoce della sua agenda politica.
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