Parole, tante parole. Se ne sono scritte e se ne scriveranno tante di parole, in negativo, su questa Ferrari in formato 2020, che un anno fa festeggiava la prima vittoria di Charles Leclerc, antipasto dell’abbuffata monzese, e che oggi torna a casa con un 13° e 14° posto, con la consapevolezza che proprio a Monza, pista tutta di motore, potrà andare solo peggio, a meno che la pioggia o un miracolo riesca a rimescolare le carte…
Di questa gara che segna il punto più basso da tanti anni a questa parte (tutti già a parlare di una stagione 1992 bis, giusto per scavare nei ricordi) un episodio non è passato inosservato. In rete, infatti, un tifoso dall’occhio attento ha pubblicato un team radio non passato dalla regia internazionale. Basta ascoltarlo per capire. Si tratta del momento in cui Leclerc viene richiamato ai box sotto safety car.
Ve lo traduciamo noi, per chi ha poca dimestichezza tra inglese e francese. Il monegasco, fermato ai box all’ultimo secondo per permettere a un meccanico di intervenire sul circuito a pressione del motore, percorrendo la pit lane si lascia andare a un eufemistico insulto al suo ingegnere, nella sua lingua madre, per poi chiedere scusa, una volta accortosi che in rete era finito il misfatto, sul suo profilo Twitter.
Dato per scontato che Charles Leclerc, preso dall’agonismo e dallo sconforto (chissà se avrà ripensato a quella prima vittoria, a quella SF90 imprendibile sui rettilinei, almeno prima della famosa “indagine”, mai del tutto chiarita, della FIA) ha espresso con un gesto di stizza, comprensibile, lo stato d’animo che regna in Ferrari: una direzione che non c’è, nervosismo, tanto nervosismo, una dirigenza che non commenta, un Mattia Binotto che appare confuso, anche se è impossibile, e sarebbe sbagliato, addossare totalmente le colpe a lui.
Una Ferrari così fa male, fa soffrire, per il bene di questo sport, pensando che nel 2021 lo scenario sarà del tutto simile. Gioiscono i tifosi Mercedes, e questo è lo sport, ma sprofondare così non è accettabile se ti chiami Ferrari. Serve aggiungere altro?
Sebastian Vettel: “Non è stata una gara facile. Abbiamo concluso nella stessa posizione dalla quale siamo partiti e direi che, con le due vetture, sono state tentate tutte le strade. Chiaramente è stata dura perché oggi siamo stati molto lenti. Spero che la situazione che si è verificata su questo circuito non si ripresenti più e che sia stata questa pista più delle altre ad aver messo in luce le nostre debolezze. Personalmente ritengo che nel prossimo weekend sia possibile fare meglio, a patto però di riuscire a lavorare tutti insieme per capire quanto più possibile di quello che è accaduto nel fine settimana, imparare e poi guardare avanti”.
Charles Leclerc: “È stata una giornata molto difficile. Mi è riuscita una partenza perfetta, nella quale sono riuscito a guadagnare diverse posizioni grazie alla scia che ho avuto fino alla curva 5, poi però le cose sono peggiorate. Innanzitutto abbiamo perso tempo durante entrambi i pit stop e nel secondo stint sapevamo di non poter fare miracoli. Avevamo un treno di vetture davanti ed eravamo impossibilitati a sorpassarle per cui abbiamo deciso di cambiare strategia e abbiamo effettuato una seconda sosta. È un peccato che non abbia funzionato ma, in fin dei conti, oggi non avevamo proprio il passo necessario. Anche la prossima gara sarà difficile per noi ma dal Mugello le cose dovrebbero migliorare. Dobbiamo rimanere uniti, reagire e lavorare duro per tornare nelle posizioni che ci spettano”.
Mattia Binotto: ”Un weekend molto deludente, inutile nasconderlo. Su una pista che richiede efficienza aerodinamica e potenza siamo stati fortemente deficitari su entrambi i fronti. Sia Charles che Sebastian hanno fatto il massimo, ieri in qualifica e oggi in gara, ma non siamo riusciti nemmeno ad arrivare in zona punti. Siamo delusi ed arrabbiati, come lo sono a ragione i nostri tifosi. È un momento difficile in una stagione che sapevamo già in partenza lo sarebbe stata ma è proprio in frangenti come questi che bisogna tenere la barra dritta e guardare avanti, seguendo la rotta che ci siamo prefissati. Solo così si esce da questa situazione”.
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