Il terzo trimestre è stato chiuso dal Gruppo FCA con un utile netto in ribasso, sale invece l’utile netto adjusted.
Si tirano le somme per il terzo trimestre del Guppo FCA. La notizia che marca in rosso il conto in fase di chiusura è l’utile netto: si attesta a 564 milioni di euro, in calo del 38%, ovvero un -33% a parità di cambi di conversione.
Pesano, in altre parole, gli accantonamenti dovuti alle problematiche del Dieselgate negli Stati Uniti (con un effetto di costo stimato di 0.7 miliardi di euro).
Notizia positiva, invece, per l’utile netto adjusted che si conferma a 1.396 milioni di euro, con un incremento del 51%, o del +54% a parità di cambi di conversione.
Per quanto riguarda l’ebit adjusted le cifre riportano un totale di 1.995 milioni di euro, in aumento del 13% (o +16% a parità di cambi di conversione). Ha un margine di crescita di 20 punti base al 6,9%.
Spostandoci sulla questione Magneti Marelli, la novità è che con la chiusura dell’operazione ci sarà la possibilità di pagare un maxi dividendo di 2 miliardi di euro.
A ciò si aggiunge la distribuzione di un dividendo annuale ordinario (la previsione è per la primavera del 2019) nella misura del 20% degli utili.
In generale i risultati del 3° trimestre hanno portato la conferma degli obiettivi del Gruppo FCA per il 2018, che hanno inizialmente indicato:
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