Categorie: Esperienze

#TotalPerformanceTour DAY 2: Clermont-Ferrand, cuore pulsante di Michelin

Tempo di lettura: 3 minuti

La prima giornata nella regione dell’Alvernia ci ha visto alla scoperta di due dei poli più importanti nel panorama Michelin: quello di Cataroux, destinato alla fabbricazione degli pneumatici da competizione e a piccole serie rivolte alle vetture ad alte prestazioni, e il technology center di Ladoux, dove ricercatori, ingegneri, sviluppatori e tester si prendono cura della mobilità futura.

Primo incontro nel sito di Cataroux con Gerard Guittard, moniteur Ecole du Pneu, che ci ha permesso di ripercorrere i passaggi illustrati durante la prima tappa del nostro #TotalPerformanceTour, mostrandoci la produzione artigianale di uno pneumatico – nella fattispecie un 155/80 R13 della gamma Energy.

La struttura, che sorge alle spalle del celebre Parc des Sports Marcel Michelin, è nata nel 1921 e occupa oggi circa 3000 persone, per una produzione annua di pneumatici stimata attorno alle 225.000 unità. Varcati i cancelli, l’area si suddivide tra gli spazi dedicati allo sviluppo dei programmi Motorsport ufficiali – realizzati in partenariato con le case automobilistiche – e delle competizioni clienti. Si spazia dalla 24 Ore di Le Mans al WRC, dalla Pikes Peak alla Dakar. C’è spazio, poi, anche per le due ruote: è qui che si sta sviluppando la gomma anteriore della MotoGP, che vedremo al debutto nella stagione 2016.

Per vedere più da vicino il processo produttivo siamo entrati nel reparto TC2, un’area di 40.000 metri quadri all’interno della quale sono ospitati i macchinari necessari per la lavorazione dei prodotti semilavorati e per la confezione, finizione e cottura delle coperture Michelin destinate all’utilizzo sportivo. All’interno del polo è possibile produrre contemporaneamente fino a 48 dimensioni diverse di pneumatici, nel rispetto delle esigenze dei diversi clienti e con un apporto della componente umana che sembra sfuggire alle severe logiche di meccanizzazione dei processi – l’attenzione al dettaglio è degna di un atelier di moda.

Lasciato Cataroux, ci siamo spostati all’interno del centro ricerche di Ladoux, punto di riferimento europeo (Greenville per le Americhe e Tokyo/Ohta per Asia/Oceania) nell’ambito delle attività di ricerca e innovazione. Nei quasi 500 ettari di terreno sono ospitati dal 1965 ben 43 chilometri di piste (20 in tutto), predisposte per simulare le principali condizioni di aderenza del manto stradale. Nella struttura sono impiegate 3300 persone, che proiettano il centro in un orizzonte temporale che anticipa di circa 15 anni le soluzioni adottate nel settore della mobilità. Oltre a questo, c’è l’importante ambito del supporto tecnologico alle linee prodotto, necessario a favorire i futuri processi d’industrializzazione.

Per toccare con mano il lavoro svolto dai tecnici Michelin, abbiamo deciso di prendere parte a quattro simulazioni di test: due pensate per mettere alla prova sicurezza ed efficienza degli equipaggiamenti, le altre due per evidenziare le performance e la tenuta di strada degli stessi.

L’esercizio di frenata su fondo bagnato, in particolare, ha visto le Michelin Primacy 3 confrontarsi con coperture Pirelli Cinturato P7 di uguali dimensioni (205/55 R16), facendo segnare uno scarto medio di 3 metri nella decelerazione da 63 a 0 km/h in favore delle gomme francesi. Nella seconda prova, invece, i tester d’oltralpe hanno confrontato le nuove Energy Saver + con pneumatici Kormoran Runpro in una sfida di resistenza al rotolamento sull’asciutto: anche qui le Michelin hanno dimostrato un attrito minore di circa il 25% rispetto all’avversaria.

Gli ultimi due esercizi hanno visto protagoniste una Renault Megane RS equipaggiata con pneumatici Pilot Sport Cup 2 (235/35 ZR19) e una BMW 335i gommata Pilot Sport 3 (225/45 R18). Con entrambe le vetture abbiamo effettuato 3 giri di pista: nel primo caso abbiamo appurato le ottime doti di guidabilità in condizioni di asfalto asciutto e con l’auto sottoposta a forte stress. Nel secondo ci siamo concentrati sul feeling della copertura sull’asfalto bagnato, non senza regalarci qualche gustoso sovrasterzo per verificare le reazioni una volta superato il limite di aderenza a controlli elettronici disinseriti.

Domani saremo impegnati nella visita al Museo Michelin e, in seguito, ci trasferiremo a Sochaux. Continuate a seguirci su Twitter (@auto_app) e sui canali Facebook e Instagram per il nostro live!

di Vincenzo Attamante e Guido Casetta

Redazione Autoappassionati.it

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