È appena finito un viaggio ed è già ora di iniziarne un altro. La SEAT Leon Cupra è di nuovo la nostra compagna di viaggio e la meta è la Sicilia, da scoprire nelle sue diverse sfaccettature. È tempo di una nuova #TheCupraRoad.
Una terra ricca di storia e di contraddizioni, che vanta paesaggi invidiati in tutto il mondo, difficilmente replicabili in altri luoghi. Le strada tortuose e le (poche) autostrade ci hanno portato nell’entroterra siciliano, precisamente nel Parco delle Madonie, luogo di partenza del nostro itinerario. La SEAT Leon Cupra, a differenza della scorsa volta, è di colore nero e in versione 5 porte, più versatile ma aggressiva come la “sorella” SC.
A molti il Parco delle Madonie ricorda esclusivamente una bella zona nella provincia di Palermo, ma per gli appassionati di motorsport e di auto d’epoca, questo nome si riconduce direttamente alla Targa Florio, una delle più antiche corse automobilistiche, sicuramente una delle gare italiane più famose al mondo insieme alla Mille Miglia. 61 edizioni, tra il 1906 e il 1977 hanno permesso di creare un mito, che vive ancora oggi attraverso il Rally Targa Florio, la Targa Florio Classica e l’Historic Rally.
Galvanizzati dalla storia che queste strade hanno alle spalle, siamo saliti a bordo della nostra Leon e abbiamo iniziato a macinare i primi chilometri: l’asfalto in alcuni punti non è in condizioni ottimali, ma la Cupra è riuscita a dissimulare bene buche e dossi non facendoci rimpiangere la scelta di un’auto così sportiva. In più, la possibilità di scaricare a terra i 280 cavalli del 2.0 turbo benzina ci ha fatto presto dimenticare tutto il resto, anche se non è la velocità in rettilineo l’elemento fondamentale di queste strade. Come sul Passo dello Stelvio, l’importanza di un assetto preciso ma non granitico e del differenziale autobloccante ci hanno permesso di sfruttare bene la potenza in uscita di curva e di divertirci con staccate al limite che non hanno mai affaticato l’impianto frenante.
Non solo Targa Florio però. La Sicilia offre molto di più e per questo motivo abbiamo deviato dal percorso per recarci sulla bellissima costa palermitana, raggiungendo le fantastiche spiagge di Cefalù. La nostra SEAT Leon 5 porte, si è trovata subito a suo agio anche nelle strade strette e trafficate del paese, grazie in buona parte alla modalità di guida comfort e allo spazio abbondante per guidatore e passeggeri, senza dimenticare che la capienza del bagagliaio fa segnare 380 litri su entrambe le versioni. I sensori di parcheggio e lo start & stop completano una dotazione che ne permette un utilizzo a 360 gradi.
Dopo la parentesi prettamente turistica, proseguiamo il nostro itinerario, con destinazione finale Cerda, paese simbolo della Targa Florio. Qui le tribune e i box sono stati mantenuti come un tempo (un tendone ricopre i paddock replicandoli fedelmente), e affrontare la curva dove sono passate le auto di Ugo Sivocci, Tazio Nuvolari, Stirling Moss e Piero Taruffi, rappresenta un’emozione più unica che rara.
Dalla storia al presente: in seguito ci siamo trasferiti all’Autodromo di Pergusa dov’è andata in scena il 53° Premio Pergusa, che ha visto protagoniste di nuovo le SEAT, con Ibiza e Leon Cup.
Appuntamento alla prossima #TheCupraRoad!
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