Chi pensava che il dieselgate fosse ormai una vicenda da ricordare o, per alcuni, dimenticare, dovrà ricredersi. Proprio in questi giorni sono infatti emerse notizie su test sulle scimmie condotti dai maggiori costruttori automobilistici tedeschi. Nelle ultime ore la vicenda ha però assunto tratti ancor più spiacevoli.
A essere coinvolti, come riportato dal New York Times, sono stati i gruppi BMW, Daimler e Volkswagen, già pesantemente criticata e multata dopo lo scandalo delle emissioni truccate. Una ricerca avviata dall’European Research Group on Environment and Health in the Transport Sector (EUGT) ha infatti aperto la questione che risalirebbe a fatti compiuti nel 2014 su una decina di scimmie costrette a respirare fumi di scarico delle auto diesel.
Montato lo scandalo, in Germania la stampa nazionale ci è andata giù pesante sostenendo che alcuni test sulle scimmie sarebbero poi stati riproposti, fatto ancor più grave, su esseri umani, seppur volontari e, pensiamo, coperti d’oro per sostenere questi test e non divulgarli.
Così come i nostri cugini primati anche i volontari umani avrebbero respirato ossidi di azoto e altri gas di scarico per diverse ore così da studiarne poi gli effetti sul sangue e sulla respirazione in laboratorio. Si pensa che questi test sarebbero stati utili a smentire la stessa OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) sull’effetto cancerogeno dei gas di scarico ma l’effetto boomerang sta dando i suoi effetti a diversi anni di distanza.
Nel commentare la notizia, ormai su tutte le prime pagine dei giornali teutonici e non solo, ci ha pensato anche la Cancelliera Angela Merkel, definendosi indignata e volenterosa di fare chiarezza sulla vicenda dai tratti quanto meno macabri. Il ricorso storico al nazismo va pesato nei fatti, certo è che la vicenda assume tratti quanto meno disdicevoli proprio a pochi giorni dal Giorno della Memoria, come ogni anno fissato sul calendario il 27 gennaio.
I costruttori si dissociano, e come potrebbe essere altrimenti: BMW ha negato tutto, affermando di non aver mai partecipato a test sulle scimmie o su umani e di aver avviato un’indagine interna. Volkswagen, per parola del presidente del consiglio di sorveglianza Hans Dieter Pötsch, si dissocia e analizzerà la vicenda a fondo e senza condizioni.
Daimler AG (Mercedes-Benz e smart) ha invece diffuso un comunicato ufficiale nelle scorse ore: “Alla luce di quanto premesso, ci teniamo a fare immediata chiarezza sulla posizione del Gruppo Daimler, ribadendo la nostra posizione in merito a quanto emerso.” Il comunicato continua poi con queste affermazioni:
Che sia colpa di pochi o meno, sulla vicenda andrà fatta chiarezza, al più presto.
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