Passano gli anni, le generazioni si susseguono ed il modo d’interpretare la mobilità si evolve. Proprio in quest’ottica di rinnovamento nasce la nuova Toyota Auris, nona erede della prima Corolla. Il nome Auris è stato infatti introdotto per il solo mercato europeo, per la seconda volta dal 2007.
Linee arrotondate? No grazie!
La Toyota Auris cambia il suo stile diventando più filante e grintosa, grazie anche ad una linea di cintura più alta e marcata. L’agilità ed il dinamismo sono visibili nel nuovo volto del brand, che combina il design Under Priority della griglia allo stile Keen Look dei fari, dotati di luci di marcia diurne a LED. Il frontale è caratterizzato dal grande marchio Toyota e da due griglie, una ampia e trapezoidale nella parte inferiore, una stretta e lunga che si estende da un faro all’altro ed accentua la percezione di ampiezza del veicolo. Alla vista laterale, il parabrezza fortemente inclinato prosegue nella linea del tetto, studiata per ridurre il coefficiente di resistenza aerodinamico. L’allungamento dei cristalli laterali, divisi ora in tre parti, ed una linea di cintura più pronunciata rendono il profilo della vettura più dinamico. Sul retro il portellone è caratterizzato da un intreccio di superfici concave e convesse, dominato da uno spoiler integrato e rifinito dal nuovo design dei fari.
Una profonda rivisitazione finalizzata all’incremento del confort ha interessato tutto l’abitacolo, con lo sviluppo orizzontale della plancia che trasmette un piacevole senso di ampiezza. Ad essere onesti, la prima impressione che si ha salendo a bordo è quella di avere un comodino appoggiato al parabrezza: il taglio verticale della plancia di fronte al passeggero richiede un po’ di abitudine, ma poi si rivela funzionale e piacevole. La larghezza dell’abitacolo è confermata dallo spazio a disposizione per i due passeggeri anteriori che, a differenza di quanto spesso accade, non arrivano mai a “litigarsi” il bracciolo centrale. A stonare in un ambiente senza eccessi ma curato, è l’orologio digitale collocato sull’angolo destro della consolle centrale, accanto alle bocchette dell’aria: si tratterà di un dettaglio insignificante, ma sembra essere stato piazzato così, all’ultimo minuto, in uno spazio libero qualsiasi.
Piacevole da guidare, piacevole per viaggiare.
Per scoprire la nuova Toyota Auris ci siamo recati in Portogallo, nei pressi di Cascais e delle sue scogliere. Sulle strade lusitane abbiamo guidato le due motorizzazioni che faranno la parte del leone nelle vendite, la diesel (35% stimato) e la Hybrid (50% stimato). Quanto alle motorizzazioni tradizionali, non stupisce che Toyota indichi il propulsore a gasolio come il più ambito nel segmento; quel che colpisce è invece la “scommessa” sul dominio dell’ibrido all’interno della gamma. A supportare le aspettative della casa nipponica ci sono i dati di vendita della precedente Auris HSD, da noi provata: quasi 27.000 unità nella sola Italia.
Per prima abbiamo voluto provare la Auris 2.0 D-4D, con 124 CV e 310 Nm già disponibili a 1.600 giri/min votati al confort ed all’ecologia. Percorsi i primi chilometri, si apprezzano subito l’insonorizzazione dell’abitacolo e l’assorbimento delle sospensioni, capaci di filtrare bene le asperità anche con pneumatici 225/45 R17. Adottando una guida tranquilla e fluida la nuova Toyota Auris vi conduce a destinazione in totale relax, sfruttando la spinta a disposizione per farvi quasi dimenticare l’uso del cambio manuale a sei marce. L’abbassamento del baricentro rispetto alla precedente generazione ha permesso di rendere le sospensioni più morbide e leggere, mantenendo lo stesso rollio ma migliorando il confort di bordo. Forzando un po’ il passo tra le curve si ha invece l’impressione di snaturare la vettura: la nuova Auris esegue i comandi del pilota senza reazioni brusche, ma senza regalare emozioni. Per chi cerca brividi al volante c’è la Toyota GT-86, qui invece ci si gode il paesaggio. E la cosa non è certo un male!
La verdeggiante natura portoghese ci ha sedotti, così la voglia di far meglio dei 115 g/km di CO2 omologati per la 2.0 D-4D ci ha portato a bordo della versione Hybrid. Lo spostamento di tutto il pacco batterie sotto il divano posteriore, come già fatto nella Yaris Hybrid, ha permesso di non ridurre il volume complessivo del bagagliaio. I 360 litri del vano sono identici a quelli delle versioni a propulsione tradizionale, niente sacrifici di spazio per essere più verdi. Con l’arrivo del nuovo modello, l’ormai celebre 1.8 a ciclo Atkinson non solo ha guadagnato alcune modifiche a favore di efficienza e consumi, ma sfrutta anche logiche migliorate per l’intera catena ibrida. La trasmissione CVT, infatti, non impone più al motore di far schizzare verso l’alto i giri alla minima richiesta di potenza. Ora la guida è più rilassata ed il confort di bordo ringrazia decisamente: non si ha più l’impressione di essere su d’un aereo in fase di decollo. Il comportamento dinamico su strada, poi, rimane invariato rispetto alla sorella diesel e questo è un ulteriore punto a favore. Se infine si aggiunge che con cerchi da 17″ le emissioni dichiarate sono di 91 g/Km di CO2 (87 con cerchio da 15″), l’animo ecofriendly del grande pubblico può decisamente gioire.
E quanto costa?
La commercializzazione della nuova Toyota Auris avrà inizio a gennaio del nuovo anno, con uno sconto al lancio di circa 4.700 € per la versione ibrida. Sconto possibile grazie ai previsti incentivi statali ed al contributo di Toyota stessa insieme alle sue concessionarie. Di seguito il listino prezzi:
Toyota Auris 1.3 18.800 €
Toyota Auris 1.3 Active 20.500 €
Toyota Auris 1.6 Active 20.500 €
Toyota Auris 1.6 Lounge 22.000 €
Toyota Auris 1.4 D-4D 20.500 €
Toyota Auris 1.4 D-4D Active 22.000 €
Toyota Auris 1.4 D-4D Lounge 23.500 €
Toyota Auris 2.0 D-4D Lounge 25.700 €
Toyota Auris Hybrid Active 22.600 €
Toyota Auris Hybrid Active+ 23.400 €
Toyota Auris Hybrid Lounge 24.900 €
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