GPL sinonimo di economicità, di spartano utilizzo di una vettura per macinare chilometri pagando meno di carburante, di un sostanziale disinteresse per prestazioni, fascino e stile. Una regola non scritta, ma piuttosto in voga tra gli ‘Autoappassionati’ che la nostra Alfa Romeo Giulietta 1.4 turbo GPL ha la serissima intenzione di sfatare.
Intendiamoci: un’Alfa, seppur in tempi magri come questi, non potrà e non dovrà mai essere considerata come una city-car risparmiosa, ecco perché qui, a differenza di quanto nel gruppo Fiat può accadere per la gamma Eco-chic di Lancia, i propositi dichiarati, e a nostro parere anche realizzati, sono completamente differenti.
ALLA GUIDA
Ecco perché, sedendosi a bordo di questa Giulietta, in tutto e per tutto identica, all’interno, ai modelli a benzina e gasolio, bisogna stare molto attenti a quell’indicatore luminoso vicino alla leva del cambio per rendersi conto che siamo al volante di una vettura ‘col bombolone’, e non di un brillante propulsore turbo benzina di quelli ‘di una volta’. Le prestazioni dei 120 CV forniti dalla doppia alimentazione made in Fiat sono, infatti, decisamente soddisfacenti ed, anzi, disattivando l’alimentazione a gas si ha la sensazione di perdersi qualcosa: gli ingegneri del marchio hanno scelto per questa versione la potenza intermedia, scartando l’opzione 105 CV, ritenuta troppo sottodimensionata, ma riservando la variante da 170 ai clienti che scelgono il propulsore a benzina puro. La scelta è stata, a nostro parere, intelligente: si è, così, fornito alla clientela un prodotto adeguato come potenza, ma che non travalichi i confini del ‘luogo comune’ di cui avevamo parlato in apertura. L’accellerazione da ferma perde qualcosina, poco più di 10″ contro i 9,5″ della monofuel, ma sorprende l’elasticità e la coppia disponibile già a bassi giri, relativamente alla quale, davvero, non si può rimproverare nulla al team di sviluppo.
RISPARMIO SI, MA SENZA ESAGERARE
Un difettuccio, però, non possiamo non sottolinearlo: la Giulietta GPL non è certamente parca nei consumi. Senza esagerare ci si assesta tranquillamente su una media di 10 km/l, sicuramente poco concorrenziale se il prezzo del GPL non fosse così contenuto. Certo, si tratta di un difetto intrinseco di questi propulsori a benzina, ed anzi gli ingegneri del gruppo Fiat assicurano di aver lavorato a fondo sulla questione, così come sulle prestazioni, predisponendo un’unica centralina elettronica di gestione dei due carburanti e tarandola nello specifico per l’alimentazione a gas, e lavorando su componenti ad hoc su valvole e testata. Considerato che, da listino, il modello a gas costa circa 2000 Euro in più dell’equivalente a benzina, noi la consigliamo a chi ha intenzione di percorrere moltissimi chilometri. Da non sottovalutare, a riguardo, anche la questione autonomia: se ciò che interessa è non tanto risparmiare, quanto perdere meno tempo possibile in rifornimenti, con i 60 litri di benzina e i 38 di gas ci si può addirittura permettere più di 1000 km con un pieno.
DNA, QUANTO CI PIACI
Come da buon stile Giulietta, anche la versione GPL, nell’allestimento da noi testato dispone del leggendario manettino DNA: è facile immagine che un vero Autoappassionato, almeno quando non vuole star troppo a preoccuparsi di risparmiare, viri con decisione sulla lettera D. Certo, il modello è tarato, di suo, per non essere una city car: la Giulietta è un’automobile dall’assetto sostanzialmente sportivo, e paga un unico dettaglio, la mole. Quasi 1.400kg non sono certo pochi, ed è proprio qui che interviene il nostro assetto ‘Dynamic’, che conferisce alla vettura una risposta più rapida dal propulsore, modifica le impostazioni standard dell’ESP, rende lo sterzo molto più diretto e attiva il celeberrimo differenziale elettronico Q2. Intessante anche l’opzione A, che sta per ‘All weather’, la più consigliata per la guida invernale, che potenzia il controllo di trazione e conferisce maggiore risposta in frenata.
PREZZO E CONCORRENTI
La versione da noi testata di questa Giulietta GPL ha un prezzo di listino di circa 23.900 Euro: non certo una cifra popolare ma, a nostro parere, proporzionata a valore e qualità della vettura. Al momento, vera e propria concorrenza non ne ha: in attesa della versione Bifuel della Golf 7, la vettura che più le si avvicina è l’Opel Astra GPL Tech equipaggiata con il 1.4 Turbo da 140CV, che costa dai 21.600 Euro in su. Occhio però ai ‘leoni asiatici’: stanno, infatti riscuotendo un buon successo la Hyundai i30 1.6 GDI da 135CV (da 21.350 Euro) e la decisamente più economica Kia Cee’d GPL Bi-Fuel da 98CV (a partire da 18.500 Euro).
Certo, il fascino della Giulietta è un’altra cosa, oltre alle prestazioni ad al piacere di guida: ecco perché non possiamo che promuoverla.
Microlino, la simpatica e tecnologica microcar dal DNA svizzero ma creata in Italia, si è…
La Alpine A290 rappresenta l’ingresso nel mondo dell’elettrico per un marchio come Alpine, che ha…
Le vendite di auto Diesel in Italia nel 2024 sono dominate dalle case automobilistiche tedesche,…
Il ministro Adolfo Urso ha annunciato la fine degli incentivi auto dal 2025, affermando che…
Sembra quasi impossibile, ma la "nuova" Mini, rinata sotto l'egida BMW all'alba del Terzo Millennio,…
La BYD Seal U è uno dei modelli più interessanti e versatili della gamma BYD,…