Qual è l’handicap principale delle auto elettriche? Oltre all’autonomia, il costo delle batterie, che rendono il prezzo di listino di queste vetture decisamente più caro rispetto a quelle con motore tradizionale. Ne vengono prodotte poche e proprio per questo, la loro produzione è molto costosa.
Grazie alla Gigafactory di Tesla in costruzione in Nevada, in collaborazione con Panasonic, il prezzo delle batterie dovrebbe scendere di almeno un terzo rispetto al prezzo attuale e soprattutto la capacità produttiva delle batterie al litio a livello mondiale raddoppierà.
L’inaugurazione della Gigafactory è vicina. Tra due mesi, nella sera del 29 luglio, in un evento riservato ai clienti che si sono registrati online, riporta Reddit, che ha pubblicato anche copia della mail ricevuta dagli invitati, poi confermata da Tesla stessa su Autos.
Probabilmente sarà un’inaugurazione di qualche reparto, dato che secondo quanto riportato da Bloomberg, all’inizio di maggio lo stato di avanzamento dei lavori era prossimo al 14%.
Parte della fabbrica è comunque già in funzione e “sforna” i Power Wall e Power Pack Tesla. Batterie che immagazzinano energia prodotta da pannelli solari durante il giorno, che non viene utilizzata, evitandone la dispersione e rendendola disponibile la notte. Al momento sono vendute solo ad aziende.
5 miliardi di dollari di investimento e 1.3 miliardi di sgravi concessi dallo stato federale in cambio di 6.500 posti di lavoro diretti e 10 mila nell’indotto.
Lo stabilimento dovrebbe produrre a regime un numero di batterie sufficienti per equipaggiare la produzione promessa da Musk entro il 2018: 500.000 vetture.
Vista l’alta domanda di Tesla, è probabile che Musk dovrà decidere di produrre batterie anche in Europa, dove al momento vengono assemblate le Model S nello stabilimento olandese di Tilburg.
La Francia si era candidata già mesi fa, mentre in Spagna un’amministrazione locale a nord di Valencia ha lanciato il progetto “La Spagna ama Tesla”, con l’obiettivo di portare nel paese la nuova fabbrica.
Speriamo che anche il governo italiano faccia la sua mossa.
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