Sono ormai tre anni che con un acconto di 100 dollari si può prenotare il Tesla Cybertruck: pickup elettrico dal look fantascientifico con vetri antiproiettile e lamiere rinforzate, disponibile in 3 versioni (forse 4) con diverse autonomie e prestazioni a seconda del numero di motori.
L’uscita è stata rimandata più volte. Elon Musk aveva avvertito: in caso di ritardi stop agli ordini.
Così è stato. Il Tesla Cybertruck non si può più ordinare né dall’Europa né dalla Cina.
Non abbiamo dati precisi sul numero degli ordini, ma Tesla ha comunicato che coprono tre anni di produzione. Le prenotazioni rimangono disponibili solamente in Nord America, il mercato a cui Tesla punta di più e che ha priorità di consegna.
Inizialmente il pickup si presenta in tre versioni. La versione a un motore garantisce 400 km di autonomia e costa 39.900 dollari: un prezzo piuttosto competitivo. Con la versione a tre motori saliamo a 70.000 euro per un’autonomia di 800 Km e 2,9 secondi per raggiungere 100 km/h.
A dicembre dell’anno scorso è uscita la notizia di una versione a 4 motori. Non abbiamo dati precisi su prezzi e prestazioni, ma sappiamo che ha 4 ruote sterzanti: quindi si muove anche in diagonale.
Tesla fa la scelta ricorrente di produrre per primi i modelli più potenti e costosi. Così ci aspettiamo che si partirà dalla versione a 4 motori. I tempi di consegna si sono allungati soprattutto per via della crisi dei componenti che ha colpito tutto il settore automotive. Quindi, date le priorità e i limiti produttivi, è possibile che la versione a un motore venga accantonata.
La crisi dei componenti ha tagliato le forniture a tutti. Anche la casa californiana ha accusato il colpo e oltre ai ritardi di consegna del quinto modello della casa, si continuano a distendere i tempi anche per le nuove versioni della Model 3 e della Model Y, annunciate già molto prima: le prime 30 Model Y europee infatti sono arrivate solo alla fine di marzo e sono state prodotte a Berlino.
Il Tesla Cybertuck invece si produce alla Gigafactory del Texas e le prime consegne sono attese per l’inizio del 2023. Oltre alla crisi dei componenti che rallenta la produzione ci potrebbe essere un problema di omologazione in Europa, ma su questo non si è posto particolare accento.
Piuttosto sembra che il Cybertruck sia sempre vicino. Infatti, recentemente è stato ospite dell’inaugurazione di un impianto di accumulo Elkhorn, e si è lasciato fotografare negli interni.
Quindi tutto lascia pensare che nonostante i ritardi non dovremmo aspettarci altre sorprese.
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