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Tecnica – Trazione integrale Maserati Q4

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In attesa di farvi leggere la prova completa, vi proponiamo un’interessante approfondimento tecnico sulla trazione integrale Q4 by Maserati, una novità per il Tridente, adottata sulla sesta generazione di Maserati Quattroporte.

La versione S con motore V6 Twin Turbo da 410cv permette di optare per il sistema Q4 combina la reattività della tradizionale trazione posteriore Maserati con la sicurezza che solo una trazione integrale può garantire in situazioni critiche, senza aumentare in modo sensibile consumi.

La Quattroporte 6.0 è stata progettata per montare sia il motore V6 sia il V8 e anticipa il carattere altamente tecnologico delle prossime vetture Maserati, infatti questo sistema Q4 verrà riproposto sulle prossime Ghibli e Levante.

Grazie alla tecnologia on-demand allo stato dell’arte del sistema di trazione integrale Q4, la Quattroporte V6 assicura la trazione persino sui fondi più scivolosi senza compromettere l’economia dei consumi.
È questo il risultato più rilevante della Maserati Quattroporte S Q4. Il sistema lascia passive le ruote anteriori (cioè scollegate al cambio). Queste però possono intervenire istantaneamente e con intelligenza in 150 millisecondi quando è necessario per assicurare la trazione.

L’architettura del sistema si basa su una frizione multidisco in umido a controllo elettronico, installata in una scatola di rinvio sul cambio e collegata all’assale anteriore mediante un semiasse. La coppia all’avantreno è fornita in maniera più o meno graduale grazie all’ausilio di questa frizione disposta vicino al cambio.
In caso di perdita di aderenza dovuta ad un’eccessiva velocità in curva, accelerazioni repentine o grip molto ridotto sull’assale posteriore, il sistema adegua alle diverse condizioni l’erogazione della potenza. Il sistema è in grado di concentrare fino al 100% della trazione sulle ruote posteriori (frizione completamente aperta), se necessario, ma riesce anche a operare fino una ripartizione 50-50 tra gli assali (frizione completamente chiusa).

Il sistema a trazione integrale opera per la maggior parte del tempo con una configurazione spiccatamente arretrata. In condizioni normali fino a 80km/h, funziona con una ripartizione in costante adeguamento, con circa il 70% della trazione concentrata sull’assale posteriore. La coppia erogata sull’assale anteriore scende quindi fino al 10% a 130 km/h per ridursi quasi a zero man mano che la velocità della vettura aumenta.
Quindi se serve maggior grip, come a basse velocità, il comportamento della vettura cerca di esser il più neutro possibile, e l’asse anteriore “spinge” la vettura fuori d’impaccio.
Se ci troviamo ad alte velocità, si suppone che il grip sia elevato e la trazione va a solo al posteriore per diminuire i consumi ed aumentare la reattività.

La coppia massima all’anteriore in caso di accelerazione massima da vettura ferma non supera normalmente il 35% questo dato permette di capire la bontà delle motricità al posteriore della Quattroporte.

Il sistema Q4 è in grado di tornare altrettanto rapidamente alla trazione posteriore, assicurando sempre la migliore aderenza possibile senza i tradizionali svantaggi della trazione integrale, vale a dire aumento dei consumi e scarsa reattività.
Maserati ha sviluppato un proprio sofisticato algoritmo che elaborando in tempo reale un’enorme quantità di parametri del veicolo come slittamento delle ruote, angolo di sterzata e di imbardata, accelerazione, velocità, azione frenante, ESP), fa variare lo stato dell’attuatore della frizione ogni 150ms far raggiungere alle ruote il grip adeguato allo stile di guida e alle condizioni del fondo stradale.

Elaborando questi dati, il sistema Q4 può massimizzare un grip dedicato per ogni singola ruota, assicurando così la gestione ottimale della dinamica del veicolo per ogni data condizione stradale e in ogni momento.
Naturalmente la Quattroporte si avvale anche di un differenziale meccanico posteriore a slittamento limitato. La coppia di riduzione dell’unità asimmetrica consente un bloccaggio del 23% sotto carico e del 45% in rilascio, per massimizzare la spinta in uscita di curva.

Il differenziale posteriore è invece azionato da un albero di trasmissione in acciaio formato da due pezzi, con uno spessore di 69 mm e tre giunti omocinetici, e attraversa un cuscinetto sulla traversa per aumentare la rigidità e ridurre i livelli di rumori e vibrazioni.

L’efficienza del sistema a trazione integrale Q4 è dimostrata dal consumo di 10,4 litri/100 km pari a quello della Quattroporte V6 Twin Turbo a trazione posteriore nel ciclo combinato NEDC mentre la versione con trazione Q4 registra solo 0,1 litri/100 Km di consumi in più.

Mauro Giacometti

Classe 88. Automotive Engineering. Mi piace la musica, ma… non quella bella, principalmente quella di cattivo gusto e che va di moda per poche settimane. Amo sciare, ma non di fondo: non voglio fare fatica. La mia auto ideale? Leggera, una via di mezzo tra una Clio Rs e una Lotus Elise. Ma turbo! Darei una gamba per possedere una “vecchia gloria” Integrale.

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Mauro Giacometti

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