Al Salone di Ginevra si sono tolti i veli alla Techrules Ren, protagonista pochi giorni prima di essere spedita in Svizzera all’Autodromo di Monza per il collaudo funzionale della versione da corsa.
Al Salone di Ginevra abbiamo invece visto dal vivo la versione “stradale”, seppur estrema. Un nome, Ren, che deriva dalla tradizione culturale cinese dove questa parola significa uno dei cinque capisaldi nella morale di una persona, ovvero l’umana generosità. Lo stesso spirito grazie al quale i tecnici e gli ingegneri di Techrules hanno fatto nascere la supercar Ren, nata da un foglio bianco con la volontà di stupire.
La Techrules Ren esposta a Ginevra colpisce per la capottina apribile che la fa assomigliare ad un jet militare, non fosse per la sua ampiezza che rende più agile l’ingresso e l’uscita dalla vettura per il pilota. Sul frontale il gioco delle luci crea un bell’effetto geometrico a forma triangolare che ben si raccorda con la punta del muso dopo il quale il vetro nero trasparente lascia intravedere i componenti della meccanica.
Molto più elaborato il posteriore che mette in risalto lo studio di design proveniente nientemeno che dalla matita di Giorgetto e Fabrizio Giugiaro, caratterizzato da una “pinna” centrale e da numerosi elementi per ottimizzare il flusso dell’aria. L’abitacolo della Techrules Ren stradale può ospitare tre passeggeri ma il posto guida rimane centrale per porre il pilota al centro della scena.
Gli interni sono improntati al lusso con l’ampio uso di Alcantara e di un tessuto denim simile al Jeans prodotto da un’azienda torinese. La plancia è hi-tech e ricorda una vera auto da corsa. Troviamo il display del cruscotto al centro del volante e tre monitor che riportano le immagini delle retrocamere, quella posteriore e le due laterali che sostituiscono i tradizionali specchietti, a fini aerodinamici.
Il telaio è opera della L.M. Gianetti e nasce a Torino qui(ve ne abbiamo parlato ), azienda della città sabauda che da anni opera nella realizzazione di vetture iper sportive mentre non mancano sulla Techrules Ren diverse tecnologie all’avanguardia che fanno l’occhiolino alla guida autonoma di prossima generazione. Non possiamo non citare il motopropulsore ibrido TREV (Turbine-Recharging Electric Vehicle) costituito da un generatore a turbina addetto a fornire l’energia per le batterie da 25 kWh. Sono ben sei i motori elettrici, due per l’asse anteriore e i quattro rimanenti per il posteriore. La potenza totale è di 1.305 CV e l’autonomia nel ciclo misto le permette con 80 litri di gasolio di percorrere fino a 1.100 km (media di 14,6 km/l).
Dei 10 modelli che verranno prodotti all’anno i fortunati proprietari potranno cucirsi addosso la loro Techrules Ren, come ad esempio la configurazione dell’abitacolo a cupolino singolo per i tre sedili o cupolini separati. Voci di corridoio parlano di un periodo tra la fine di quest’anno e l’inizio del 2018 per vedere i primi esemplari della Techrules Ren.
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