Il 2024 è un anno importante per Suzuki, e soprattutto per la sua bestseller, la Swift. Nel 2004, infatti, arrivava sul mercato la prima generazione della “nuova” Swift, nota agli appassionati come ZC31. I più attempati ricorderanno anche un’altra Swift arrivata negli anni ’80 e ’90 in Italia, nota negli altri mercati come Cultus, capace per prima di dimostrare le capacità della Casa di Hamamatsu nella produzione di piccole compatte robuste e divertenti. Oggi la compatta giapponese compie 20 anni, e per festeggiare la Casa nipponica presenta la nuova Suzuki Swift Hybrid 2024, completamente rinnovata per quanto riguarda gli interni, gli esterni e la meccanica.
Per Suzuki, la quarta generazione della nuova Swift è un modello a dir poco fondamentale. Se infatti in Italia è una compatta di segmento B apprezzata, la piccola di Hamamatsu è stata venduta in ben 169 Paesi nel mondo. Popolarissima in India, ma anche in Giappone, Asia ed Europa, è riuscita ad aver superato le 9 milioni di unità prodotte dal 2004 al febbraio 2024. La ricetta della Swift, fin dal suo ritorno sul mercato, è semplice ma efficace. Ad un disegno sportivo e personale, che ad ogni generazione ha spinto un po’ di più sull’acceleratore arrivando all’attuale quarta generazione, molto originale, la Suzuki Swift affianca una meccanica semplice e collaudata, con la possibilità pressoché unica nel segmento di avere la trazione integrale, dimensioni e pesi contenuti e una buona abitabilità.
Dopo una riuscitissima terza serie, apprezzata in tutte le sue varianti, la nuova Swift 2024 vuole essere più tecnologica, più efficiente e più piacevole con un nuovo motore, interni rinnovati e dimensioni e massa ancora contenute. Scopriamo allora come va la nuova Suzuki Swift Hybrid 2024 nella nostra prova in anteprima.
Iniziamo subito a parlare della nuova Suzuki Swift Hybrid 2024 con le dimensioni, le linee e i suoi interni. Metro alla mano, la nuova Swift non cresce troppo rispetto alla precedente generazione, guadagnando un solo centimetro in lunghezza. Le linee molto tondeggianti e originali, poi, permettono alla compatta nipponica di apparire più piccola di quanto non sia. Queste sono, nel dettaglio, le dimensioni della Suzuki Swift 2024:
Il passo, come sempre, non mente: siamo ancora a 2,45 metri, dichiarando senza molti dubbi che la nuova Swift è ancora realizzata sulla medesima piattaforma HEARTECT su cui è basata anche la Swift uscente. Rispetto alla Swift “normale”, la nuova generazione conserva anche la stessa larghezza, mentre l’altezza sale di due centimetri (la 4WD è poi dotata di due centimetri aggiuntivi, arrivando a 1,52 metri di altezza). A livello stilistico, la nuova Swift riprende alcune caratteristiche ormai iconiche del modello, cambiando nello stesso tempo diversi elementi. Il frontale, ad esempio, riprende la forma trapezoidale delle altre Swift, con un andamento verso l’alto e l’adozione della tecnologia Full LED sia davanti che dietro, con i fari anteriori dotati di una nuova firma luminosa a L.
Il cofano, invece, è totalmente diverso, con un disegno “a coperchio” che fa il paio con il nuovo paraurti anteriore, caratterizzato da una griglia piano black a nido d’ape esagonale con il logo Suzuki spostato in alto. Lateralmente, spiccano i montanti del tetto neri, vero marchio di fabbrica di Swift, che può fare il paio con il tetto a contrasto nero. Molto particolare la nervatura che parte dal cofano a coperchio e arriva fino in coda, che dall’alto disegna un originale ottagono che, dal vivo, rende meglio che in foto. Rispetto alla precedente generazione, poi, scompaiono le maniglie delle portiere posteriori “affogate” nel montante, sostituite da un layout tradizionale.
In coda, invece, le linee della precedente Swift vengono reinventate, adottando degli inediti fari posteriori con lente trasparente e una particolare firma luminosa. Tutte le modifiche estetiche della nuova Swift Hybrid hanno permesso anche una importante riduzione del coefficiente aerodinamico, dalla forma del paraurti anteriore a quella di spoiler posteriore, minigonne e persino dei cerchi in lega. Se vista in foto può sembrare un po’ particolare, dal vivo la nuova Swift ha uno stile dinamico e proporzionato, che funziona molto bene vista su strada. Molto bella poi la nostra verniciatura metallizzata Blu Oceania, accompagnata dal tetto bicolore nero, una delle novità della nuova generazione. Per scoprire tutti i dettagli sul restyling, vi rimandiamo alla scheda dedicata alla piccola del Sol Levante.
Salendo a bordo, gli interni della Suzuki Swift Hybrid 2024 segnano un taglio netto col passato, andando a cambiare radicalmente l’aspetto dell’abitacolo della piccola giapponese. Se la precedente Swift era caratterizzata da linee semplici e pulite, questa nuova generazione è più originale, più avvolgente e con un layout su più livelli e plastiche di diversi colori. In cima alla plancia troviamo il nuovo sistema di infotainment da 9 pollici, molto inclinato verso il guidatore. Dotato di uno schermo HD e di Apple CarPlay e Android Auto wireless, il sistema è lo stesso che abbiamo conosciuto sulla nuova S-Cross. Anche su Swift non è il sistema più moderno o veloce, ma è facile da usare, è rapido a rispondere al tocco e gestisce bene la connettività con lo smartphone.
Alla sua sinistra troviamo il quadro strumenti, ancora analogico e con un piccolo schermo LCD al centro, e il primo inserto in plastica grigia, che rende più movimentato l’interno. La fascia centrale è nuovamente in nero, con incastonate le bocchette dell’aria e il tasto per le luci d’emergenza, mentre sotto un ulteriore inserto in simil-alluminio troviamo la plancetta del clima automatico, dotata di tasti a bilanciere e circondata da una plastica chiara che rende più arioso l’abitacolo.
La plastica grigia chiara la troviamo anche in un inserto nelle portiere, mentre più in basso trova posto la leva del cambio manuale o automatico. I materiali, come da tradizione Suzuki, sono piuttosto rigidi con l’assenza di plastiche soft-touch all’interno. I rivestimenti scelti dalla Casa nipponica hanno un aspetto e un feeling decisamente più ricercato che in passato, con le superfici chiare dotate di una bella texture 3D che permette all’abitacolo di apparire nettamente migliorato rispetto al passato. Gli interni della nuova Swift sono ancora robusti e fatti per durare, ma il loro aspetto e i materiali utilizzati le permettono di fare un bel salto di qualità rispetto al passato, complice l’aspetto più moderno di tutto il cruscotto.
Confermato l’ottimo volante multifunzione a tre razze, mentre lo spazio è di ottimo livello, superiore a quello della precedente. L’altezza maggiorata di 2 cm, infatti, permette alla Swift 2024 di avere molta più luce all’interno, complice il rivestimento in plastica bitono. La posizione di guida, poi, è bassa e molto distesa, permettendo anche a chi supera il metro e 90 di stare sorprendentemente comodo. Dietro, lo spazio è superiore alle attese: se siedono due adulti che non superano il metro e 80, viaggiare in quattro è più che possibile. Il bagagliaio della nuova Swift Hybrid 2024, infine, ha una capacità di 265 litri, invariata rispetto alla precedente generazione, che diventano 980 abbattendo il divano posteriore.
Sebbene il pianale sia rimasto sostanzialmente lo stesso, la meccanica e i motori della Suzuki Swift Hybrid 2024 sono stati completamente riprogettati. Costruita in Giappone nello stabilimento Suzuki di Sagara, a livello meccanico la nuova Swift è basata sulla piattaforma HEARTECT, la stessa della precedente Swift ed è condivisa con altri modelli come la Baleno o la Ignis, quest’ultima la Suzuki più venduta in Italia. Il telaio è stato però rivisto, irrigidito e dotato di rinnovate sospensioni anteriori e posteriori. Lo schema, del resto, è invariato, con un sistema McPherson all’anteriore e un classico ponte rigido in coda. All’anteriore, il diametro della barra stabilizzatrice è stato ampliato, così quello del giunto. Compaiono poi delle nuove boccole in teflon per migliorare la rigidità riducendo l’attrito. Davanti troviamo anche uno sterzo più preciso e naturale, mentre al posteriore è stata aumentata la corsa delle sospensioni, migliorando così la risposta sulle buche.
La grande novità della meccanica della nuova Swift Hybrid è il motore, completamente nuovo. Sotto il cofano, infatti, va in pensione il “vecchio” 1.2 quattro cilindri K12D, per essere sostituito da un nuovo K12E. Sebbene la sigla sembri simile, al posto del vecchio quattro cilindri debutta un nuovo tre cilindri, dotata dalla medesima cilindrata (1.197 cm3), di un rapporto di compressione più alto (13,9) e una potenza pressoché invariata, pari a 82,9 CV (prima erano 83). La coppia sale a 112 Nm, mentre il motore passa da una corsa corta ad una corsa parecchio lunga (92,8 mm, contro i 74,0 mm di corsa).
Questo nuovo 1.2 riesce ad arrivare un’eccellente efficienza termica del 40%, ottenuta implementando diverse novità tecniche, a partire dall’ottimizzazione della turbolenza del cilindro. Molto importante la cura di Suzuki nella riduzione dell’emissione di particolato, sopprimendo la combustione incompleta e l’introduzione di un catalizzatore a tre vie e un inedito filtro antiparticolato. Come tutte le precedenti Swift, anche la nuova generazione è dotata di serie di un sistema Mild Hybrid a 12 volt, con un piccolo motore da 2,3 kW e 60 Nm che fa da alternatore, motorino di avviamento, recupera l’energia cinetica in decelerazione e aiuta il motore in fase di accelerazione. Anche questa Swift è disponibile di serie con la trazione integrale e il cambio manuale a 5 marce, con a richiesta il fluido cambio CVT a variazione continua.
Come da tradizione Suzuki, è disponibile anche la trazione integrale Allgrip, una trazione integrale automatica che si innesta da sola quando il sistema rileva una perdita di aderenza delle ruote anteriori. Ad occuparsi della ripartizione ci pensa un giunto viscoso centrale, che riporta la potenza del motore anche al posteriore. Non mancano i più moderni sistemi di guida autonoma di Livello 2, dal Cruise Control Adattivo e mantenitore di corsia, mentre la Swift a trazione anteriore rimane sotto i 1.000 kg (994 kg in ordine di marcia la versione con cambio manuale, mentre le versioni CVT e per 4WD arrivano a 1.032 kg). Per il momento, sarà questa l’unica motorizzazione per la piccola Swift. La Swift Sport? Per ora, il suo arrivo non è certo, ma in Giappone ci stanno pensando: una decisione ufficiale arriverà entro il 2026, quando l’Unione Europea prenderà una posizione finale su e-fuel e biocarburanti.
Peso sotto i 1.000 kg, molto più tecnologica, ancora molto piccola e con l’obiettivo di offrire un piacere di guida superiore alle rivali con dimensioni e costi inferiori. Sarà ancora così? Per scoprirlo, abbiamo messo alla prova in anteprima la nuova Suzuki Swift Hybrid 2024 in versione a quattro ruote motrici AllGrip e con cambio manuale tra Bordeaux e la splendida regione francese dell’Acquitania. Fin dai primi metri, la piccola Swift dimostra di aver conservato tutto quello che tanto mi era piaciuto della precedente generazione, che ho provato proprio in versione 1.2 Hybrid: potete leggere la prova cliccando su questo link.
Nonostante l’aggravio, seppur leggero, di peso, la piccola giapponese resta agile e maneggevole, capace di muoversi in un fazzoletto tra le strette vie di Bordeaux. In città, poi, si apprezzano le ampie superfici vetrate, che aumentano notevolmente la visibilità tornando ai virtuosi livelli delle citycar degli anni ’00. Lo sterzo è leggero, ma è diretto e ha una precisione migliorata rispetto all’ottimo passato. Rispetto al passato, poi, la nuova Swift è più silenziosa, capace di isolare meglio il mondo esterno. La certezza ci arriva guidando fuori città, dove nella nostra breve prova “persi” tra i vigneti girondini scopriamo un’auto che punta più che in passato sul piacere di guida. La Swift è sempre stata bella da guidare, fin dalla prima generazione: qui, i tecnici di Hamamatsu hanno voluto fare un passo in più, rendendola ancora più “sfiziosa”.
Le modifiche allo sterzo sono decisamente positive, con un comando preciso, diretto e con il giusto peso. Le sospensioni sono piuttosto rigide, riducendo molto il rollio tra le curve e permettendo al telaio, che abbiamo apprezzato sulla precedente Swift Sport al suo meglio, di regalare divertimento di guida e una grande stabilità anche forzando la mano. Sulle asperità più secche ci sono rivali più morbide, ma la risposta di sospensioni e telaio è secca e ben smorzata, con un comportamento simile a quella resa celebre dalle auto tedesche. I freni sono ben modulabili e la frenata rigenerativa si integra bene sul pedale, mentre il motore è una piacevole sorpresa.
Il nuovo 1.2 è infatti dotato di una bella dose di coppia fin dai bassi giri, è molto elastico e riprende bene fino alla linea rossa, posizionata a 6.000 giri. Nonostante i tre cilindri, non vibra tanto e non è ruvido, e grazie ai 60 Nm di coppia del motore elettrico riprende dai rallentamenti molto bene, con un comportamento più vivace di quanto ci si possa aspettare da un “semplice” 1.2 aspirato e meglio del precedente 4 cilindri. Ben spaziato e piacevole da utilizzare il cambio manuale a 5 marce, mentre la frizione è molto leggera e facile da modulare, anche se ha uno “stacco” piuttosto alto ed è un po’ spugnosa. Se per il comportamento autostradale dovremo aspettare una prova su strada più lunga, possiamo fare i primi giudizi sui consumi: nei nostri circa 100 km percorsi abbiamo percorso 5,1 l/100 km, quasi 20 km/l.
Arriviamo così al prezzo della nuova Suzuki Swift Hybrid, che arriverà in concessionario a partire dal weekend del 18 e 19 maggio 2024. Come per l’ultima parte della carriera della Swift di terza generazione, anche la nuova quarta serie è disponibile unicamente con l’allestimento più ricco Top, declinato con le tre combinazioni di trasmissione e trazione. Di serie, la versione Top è dotata di tutto quello che la nuova Swift può offrire: i soli optional sono le colorazioni metallizzate, offerte a 550 euro (solo l’Arancione Amsterdam metallizzato è standard) e la carrozzeria bicolore, proposta a 950 euro. Per il resto, troviamo di serie tutti gli ADAS per offrire una guida autonoma di Livello 2, dal Cruise Control Adattivo al mantenitore attivo di corsia, l’infotainment da 9 pollici con navigatore, Apple CarPlay e Android Auto wireless, clima automatico, sedili riscaldati, specchietti elettrici riscaldati, fari Full LED e il sistema ibrido.
La Swift uscente, che offriva una dotazione simile ma meno raffinata nella componentistica, era offerta a partire da 22.000 euro. Suzuki è riuscita a contenere il sovrapprezzo tra il vecchio e il nuovo modello a soli 500 euro. Il listino prezzi 2024 della Swift Hybrid Top con cambio manuale a 5 marce e trazione anteriore è infatti fissato a 22.500 euro. La “nostra” AllGrip a trazione integrale, un unicum nel segmento B, è invece proposta a partire da 24.500 euro, che diventano 25.450 euro con la vernice bicolore. Il rapporto qualità-prezzo Suzuki è ancora ottimo, visto che altre compatte di Segmento B Mild Hybrid costano sensibilmente di più senza avere la stessa dotazione.
Certo, rispetto a rivali come la Peugeot 208 Hybrid, la Opel Corsa Hybrid o a Full Hybrid come le Toyota Yaris Hybrid o Renault Clio E-Tech la piccola Swift ha dimensioni più contenute, un bagagliaio piccolo, finiture più pragmatiche e, sulla carta, una versatilità inferiore. In questa prima prova, la Suzuki Swift si è confermata come una delle compatte di Segmento B più piacevoli e divertenti da guidare, nonostante i “soli” 83 CV, che offre un livello di tecnologia e dotazione da categoria superiore.
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