È tutto pronto per la seconda edizione del Suzuki Bike Day, l’evento dedicato ai ciclisti e, in generale, a tutti gli amanti delle due ruote a pedali, per una visione più sostenibile della mobilità. Il prossimo 9 luglio, gli appassionati delle due ruote potranno godere di un percorso ciclistico unico nel suo genere, soprattutto chiuso al traffico, per godere in libertà e sicurezza la propria passione.
Durante la conferenza stampa di presentazione e la successiva tavola rotonda, si è entrati nel dettaglio di quello che sarà nella sostanza il Suzuki Bike Day, edizione 2022. In primis, sarà il celebre Autodromo di Imola cuore pulsante e strategico della manifestazione. Oltre che un autentico tempio del motorsport a due e a quattro ruote, la pista imolese è – con il suo circondario – anche un luogo speciale anche per il ciclismo, perché qui si è disputato lo storico campionato del mondo su strada nel 1968 vinto dall’italiano Vittorio Adorni e recentemente il Campionato del Mondo UCI 2020 delle specialità Strada e Crono.
Il Suzuki Bike Day darà ai suoi partecipanti la straordinaria opportunità di pedalare tra i cordoli del circuito, un privilegio riservato di solito ai piloti e ai ciclisti professionisti, e di affrontare in totale sicurezza lo stesso percorso stradale su cui si sono sfidati gli atleti durante la kermesse iridata. Si tratta di un tracciato collinare tecnico e variegato, lungo 28,5 km e caratterizzato da numerosi saliscendi per un dislivello totale di 583 metri e con pendenze fino al 15-16%, capace di esaltare gli sportivi e di conquistare i cicloamatori con i suoi splendidi paesaggi collinari tra le vigne.
Le iscrizioni online per il Suzuki Bike Day sono aperte, e potranno parteciparvi sia biciclette classiche sia a pedalata assistita. Offerta anche la possibilità di registrarsi direttamente in loco, nel giorno dell’evento. Per la partecipazione è richiesta una quota minima di 5 Euro, cui si può aggiungere un’offerta libera. L’intero ricavato sarà devoluto alla Fondazione Marco Pantani Onlus, che si occupa di progetti a sostegno delle persone in difficoltà e promuove la diffusione del ciclismo e dei valori dello sport tra i più giovani.
Suzuki Bike Day 2022: la parola ai protagonisti della tavola rotonda
“Con il Bike Day abbiamo deciso di dar vita a qualcosa che non parlasse direttamente di Suzuki, ma che facesse trasparire i nostri valori, mettendo in primo piano lo sport.” ha detto Massimo Nalli, presidente di Suzuki Italia, prima di invitare a parlare Giammaria Manghi. Il Capo della Segreteria Politica di Presidenza della Regione Emilia-Romagna ha ricordato le affinità tra la Motor Valley e Suzuki e quelle tra il lavoro e la bicicletta, “tutte espressioni di impegno e fatica, di una passione che si irradia nella quotidianità”, prima di concludere plaudendo al Bike Day come “iniziativa di cultura ad ampio spettro”.
Marco Panieri, Sindaco di Imola, ha invece voluto sottolineare un legame ideale tra Suzuki, azienda che svolge la sua attività su molteplici fronti, e la polifunzionalità delle infrastrutture della città, a partire proprio dall’Autodromo. Il microfono è poi passato al Presidente dell’impianto imolese, Giancarlo Minardi, che ha definito il Suzuki Bike Day la ciliegina sulla torta di “un biennio memorabile per il circuito, protagonista di tante manifestazioni di rilievo”.
Su Imola si è soffermato anche il Presidente dell’APT dell’Emilia-Romagna, Davide Cassani, che ha ringraziato Suzuki per il suo impegno nello sport e per aver accolto l’idea di fare pedalare tutti in un luogo iconico della Formula 1 e del ciclismo.
La visione sul modo di spostarsi infatti si estende dal concetto di automobile e motocicletta individuale e arriva a comprendere mezzi di trasporto di diversa natura in cui la bicicletta recita un ruolo di protagonista, confermato dalla grande espansione della domanda, sia per trasferimenti a breve e medio raggio che per il tempo libero e lo sport. La bicicletta si inserisce in un contesto di mobilità “a mezzi diffusi”: dal pedone, al ciclista all’automobilista e motociclista, all’utilizzatore di altri mezzi leggeri. Acquisire la consapevolezza che il pedone, il ciclista, l’automobilista e il motociclista spesso sono la stessa persona che usa diversi mezzi in diverse occasioni, aiuterà tutti i player a superare settorialismi fuori moda e fuori dal tempo ed affrontare con spirito di squadra le tematiche di mobilità del futuro.
Hanno accettato l’invito a parlarne assieme a Suzuki:
ACI – Presidente Sticchi Damiani
ANCMA – Responsabile Ufficio stampa. Alessandro Re
DAVIDE CASSANI – Presidente dell’APT servizi Emilia Romagna, Commentatore televisivo, CT della nazionale ciclismo fin all’anno d’oro del 2021
FIAB – Componente del consiglio di presidenza Giuliano Giubelli
MARINO BARTOLETTI – Giornalista, commentatore e autore,
SUZUKI ITALIA – Presidente Massimo Nalli
Dice il Presidente di Suzuki Motor Corporation Toshihiro Suzuki nel bilancio di sostenibilità di Suzuki 2021-2022: “…dobbiamo proporre una visione olistica dell’intero ambiente che ospita i nostri prodotti.” Il DNA di Suzuki è sempre stato caratterizzato dalla volontà di migliorare le condizioni di vita dei nostri clienti e dei potenziali clienti e lo sviluppo e il sostegno di una mobilità diffusa, con la bicicletta protagonista, va proprio in questa direzione.
In più, la Casa di Hamamatsu, pur non essendo impegnata nella produzione di biciclette, ha un legame storico molto stretto con le due ruote, avendo iniziato la sua carriera di costruttore di veicoli proprio con le biciclette motorizzate nel 1952, per poi passare a motociclette e scooter di cui tuttora è uno dei principali produttori.
Allo stesso modo, Suzuki crede che il dialogo tra le istituzioni favorisca il raggiungimento di uno stato di consapevolezza sul fatto che l’esigenza di mobilità individuale sia un’esigenza fondamentale, che ogni individuo soddisfa con mezzi diversi in condizioni e circostanze diverse, senza un vincitore e un vinto.
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