Suzuki è uno dei pochi marchi sul mercato italiano ed europeo a proporre esclusivamente vetture hybrid, siano esse Mild, Full o Plug-in. L’unica eccezione è la Jimny che tuttavia adesso è venduta come autocarro (classificazione N1) e perciò non può essere inserita nel conteggio. Forte di questa ampia scelta, che inizia dalla Ignis hybrid, passa dalle medie Vitara hybrid e S-Cross hybrid e arriva alla più grandi Swace full hybrid e Across plug-in hybrid, Suzuki ha deciso di rinnovare i propri listini per rendere ancora più interessanti i modelli della Casa. Parola d’ordine: tecnologia.
Gli aggiornamenti della gamma Suzuki Hybrid riguardano in particolare il miglioramento della dotazione tecnologica rivolta alla sicurezza ma anche quella rivolta al comfort. Andiamo ad analizzare tutto il listino aggiornato del marchio giapponese.
Nel mercato italiano sono in costante aumento gli automobilisti che scelgono di abbandonare il cambio manuale per passare a una trasmissione automatica. Questo nuovo orientamento si sta affermando soprattutto nei segmenti delle crossover e dei SUV compatti. I Clienti che acquistano queste vetture vogliono vivere un’esperienza di guida di alto livello, sia in termini di performance che di comfort. Per soddisfare meglio questa fascia di pubblico, la gamma Suzuki Hybrid si è aggiornata rendendo disponibile il cambio automatico su Vitara Hybrid e S-Cross Hybrid in abbinamento all’allestimento Starview, quello al vertice di entrambe le gamme.
Questo tipo di trasmissione può essere ordinato aggiungendo 1.500 euro sia sui modelli 2WD a trazione anteriore sia su quelli 4WD con trazione integrale 4×4 AllGrip, quest’ultimi partono, nell’allestimento Starview, rispettivamente da 27.200 euro e 29.400 euro parlando di Vitara; 27.890 euro e 30.090 euro riferendosi a S-Cross. I prezzi di partenza dei due modelli “base” della gamma Suzuki Hybrid sono invece 24.200 euro per la Vitara Cool e 23.400 euro per la S-Cross Easy.
Il cambio automatico Suzuki a sei rapporti seleziona con tempismo il rapporto ideale in ogni frangente, migliorando la fluidità di marcia, senza pregiudicare la brillantezza e l’efficienza. Inoltre, lascia al pilota la possibilità di intervenire in qualsiasi momento per selezionare le marce in modo sequenziale, agendo sulla leva centrale oppure sulle comode levette poste dietro le razze del volante.
In presenza del cambio automatico, infine, il Cruise Control Adattativo guadagna anche la funzione “Stop&Go”, che regola automaticamente la distanza di sicurezza dalla vettura che precede fino a un eventuale arresto, per poi riprendere la marcia in autonomia al momento della sua ripartenza.
A partire da questo mese, Suzuki Ignis hybrid Cool acquisisce gli evoluti dispositivi elettronici di assistenza alla guida ADAS che prima equipaggiavano solo la versione Top. Per Ignis hybrid Cool diventano standard il Cruise Control con limitatore di velocità e i sistemi:
– “attentofrena” (frenata automatica d’emergenza);
– “guidadritto” (avviso superamento corsia);
– “restasveglio” (monitoraggio colpi di sonno).
A fronte di questo importante aumento di contenuti, la variazione di prezzo è minima, con un passaggio dai precedenti 16.500 Euro agli attuali 17.100 Euro.
Con l’upgrade di Ignis hybrid Cool, la gamma Suzuki può vantare un nuovo primato. Oltre a essere l’unica composta esclusivamente da vetture ibride e disponibili anche con trazione integrale, ora propone infatti in modo trasversale, di serie su tutti i modelli, una dotazione completa di sistemi di sicurezza fin dall’allestimento base.
Le ultime due arrivate in casa Suzuki sono la Swace e la Across, la prima full hybrid e l’altra plug-in hybrid. Entrambe nascono dalla partnership con Toyota. La Suzuki Across è offerta in due allestimenti (Top e Yoru) e parte da 56.900 euro, che diventano 46.900 con lo sconto applicato da Suzuki e l’incentivo statatale a fronte della rottamazione. La Suzuki Swace è offerta in due allestimenti entrambe con il 1.8 Hybrid di origine Toyota, la versione Cool parte da 29.500 euro mentre la Top da 32.000 euro.
Per entrambe il cambio è solo automatico e parliamo di una tipologia di trasmissione eCVT, o electronic Continuously Variable Transmission. Questa tecnologia è nata negli ultimi anni per rispondere all’elettrificazione dei classici propulsori. In questo caso sotto il cofano un motore a benzina si abbina a due motogeneratori elettrici sincroni a corrente alternata trifase. I tre elementi del sistema ibrido sono collegati tra loro e alla trasmissione finale grazie a un rotismo epicicloidale, un ingranaggio semplice e particolarmente robusto che sfrutta tre alberi rotanti senza aver bisogno di frizioni, convertitori di coppia, cinghie di trasmissione e altri elementi soggetti a usura ed eventuali rotture.
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