La tecnologia 4×4 AllGrip di Suzuki (qui il nostro focus tecnico) si prepara a sbarcare sulla luna con il contest Google Lunar XPrize.
Ve ne avevamo già parlato la scorsa estate ma ora il progetto per partecipare al Google Lunar XPrize sta entrando nel vivo e quale miglior know-how di mezzo secolo di progettazione di auto compatte a trazione integrale per prepararsi alla missione?
La conquista della luna ha rappresentato per decenni un sogno diventato realtà nel 1969 con lo sbarco degli americani sul pianeta satellite della Terra. Ora, a quasi 50 anni di distanza, l’obiettivo del Google Lunar XPrize è quello di mettere in palio 20 milioni di euro per il primo team privato capace di inviare un rover sulla Luna entro il 31 dicembre 2017, fargli percorrere almeno 500 metri dal punto di allunaggio ed inviare sulla Terra video e immagini a alta definizione della superficie lunare.
Delle 16 squadre che avevano inizialmente accettato la sfida, oggi ne restano in gara 5 e tra loro c’è il team giapponese Hakuto, che partecipa alla competizione con il supporto tecnologico di Suzuki Motor Corporation nei campi della riduzione del peso e della trazione integrale. Curioso il collegamento del nome del team Hakuto (coniglio bianco, in giapponese) con l’antica leggenda popolare giapponese, che vuole che sulla Luna viva un coniglio.
La scelta di Suzuki di mettersi in gioco non è casuale; come ha dichiarato Toshihiro Suzuki, Presidente, CEO e COO di Suzuki Motor Corporation: “Ci sentiamo vicini allo spirito che anima il team Hakuto, che cerca di realizzare il suo sogno attraverso un mezzo compatto e inarrestabile; anche noi abbiamo contribuito, con le nostre auto compatte, a realizzare il sogno di portare benessere nelle società”.
All’interno del Team Hakuto, Suzuki ha un ruolo chiave: mettere la propria esperienza in materia di veicoli compatti a trazione integrale al servizio dello sviluppo del rover. La leggerezza è stata sin dal primo momento un obiettivo dei progettisti del Mooonraker. Il primo prototipo pesava ben 10 kg, che sono diventati 7 dopo un primo lavoro di affinamento. Oggi, grazie al prezioso contributo dei tecnici di Suzuki, il rover è prossimo a raggiungere i 4 kg. Si tratta di un risultato eccezionale, che incide molto sul contenimento dei costi della missione: trasportare sulla Luna un chilo di carico in più comporterebbe un incremento delle spese di un milione di dollari.
Dopo la scelta del CFRP (Carbon Fiber Reinforced Polymer) per la scocca del rover, i tecnici Suzuki si sono occupati dell’analisi strutturale del veicolo: si sono concentrati sulla selezione dei materiali, studiando accuratamente i loro spessori e la rigidezza per rendere il rover leggero, robusto e affidabile al tempo stesso.
In questo senso hanno simulato le tremende vibrazioni che ci saranno al decollo e le sollecitazioni all’allunaggio, per scongiurare il rischio di danni al Moonraker, che comprometterebbero tutta la missione. Hanno inoltre monitorato le reazioni della centralina CPU sottoposta agli shock termici previsti dalla spedizione, utilizzando anche raggi X.
Una volta giunto sulla lune il Moonraker dovrà cavarsela grazie alla trazione integrale “travasata” dalla tecnologia 4×4 AllGrip che Suzuki utilizza sulla maggior parte dei modelli Suzuki, dall’intramontabile Jimny alla debuttante Nuova Swift, dall’ammiraglia S-Cross all’inarrestabile Vitara, auto che riescono a coniugare sicurezza e sportività con funzioni avanzate per affrontare ogni tipo di terreno.
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