La giornata di oggi potrebbe segnare un enorme punto di svolta per il futuro della mobilità. All’interno dello storico stabilimento di Torino di Mirafiori, Stellantis ha inaugurato Sustainera, il primo Hub di Economia Circolare del Gruppo. Ad inaugurare lo stabilimento da 73.000 metri quadrati sono stati John Elkann, Presidente di Stellantis, e Carlos Tavares, CEO di Stellantis, protagonisti anche dell’immancabile taglio del nastro.
Realizzato all’interno del comprensorio di Mirafiori e costato 40 miliardi di euro, Sustainera segna il primo passo verso l’economia circolare di Stellantis. Secondo il Gruppo italo-francese, l’Economia Circolare arriverà a generare oltre 2 miliardi di euro di ricarvi entro il 2030, e rappresenta uno degli asset fondamentali nel piano strategico Dare Forward 2030 di Stellantis.
Ne abbiamo parlato spesso in questi anni: parlare di sostenibilità per quanto riguardo la mobilità in toto senza pensare alle emissioni e allo sfruttamento delle risorse per produrre nuovi veicoli non porta la tanto attesa sostenibilità. Questo lo sapevano bene già diversi anni fa i grandi Gruppi automobilistici, che hanno cominciato a mettere in piedi soluzioni per essere sostenibili non solo in termini di produzione di nuove automobili, ma anche di riciclo, riutilizzo e valorizzazione del parco circolante inquinante in via in dismissione.
Uno dei Gruppi che ha lavorato maggiormente per questo obiettivo è Stellantis, che nella giornata di oggi ha presentato al mondo Sustainera, la sua nuova Business Unit che si occuperà proprio di economia circolare. Il primo Hub di economia circolare nasce nel cuore di Mirafiori, in uno spazio da 73.000 metri quadrati pensato per ospitare un numero crescente di soluzioni per la riqualificazione e il riutilizzo dei veicoli a fine vita.
In sostanza, infatti, Sustainera approccia il mondo dell’auto con una strategia detta delle 4 R: Reman (rigenerazione), Repair (riparazione), Reuse (riutilizzo) e Recycle (riciclo). All’interno dell’Hub di Sustainera, nella sua prima fase di attività, l’obiettivo primario sarà quello di estendere il più possibile la vita utile di componenti e veicoli. Nascono quindi un centro di rigenerazione di cambi, motori e batterie dei veicoli elettrici, nonché lo smontaggio o il ricondizionamento dei veicoli.
Cosa fa quindi Sustainera? La nuova business unit di Stellantis ospiterà nei suoi primi mesi di vita quattro attività che mettono in pratica i principi delle quattro R, che non saranno un semplice claim, bensì l’obiettivo iniziale di Sustainera. Alla base dell’Hub di Sustainera ci sono componenti usate, veicoli usati o a fine vita, che arriveranno all’interno dell’Hub per ricevere una seconda vita.
Partendo dalla prima R, Reman (ovvero rigenerazione), l’Hub Sustainera di Mirafiori riceverà componenti usurate, difettosi o semplicemente usate, come ad esempio motori o batterie di automobili elettriche. Queste verranno smontate, pulite e rigenerate per essere riportate ai famosi standard OEM, ovvero agli standard rispettati dalle componenti originali utilizzate in fase di assemblaggio dalle Case.
L’obiettivo della sezione Reman di Sustainera è quella di proporre un’alternativa nell’offerta dei ricambi del Gruppo Stellantis, capace di essere allo stesso tempo più sostenibile e più conveniente. L’obiettivo? Gestire oltre 50.000 ricambi entro il 2025, che diventeranno 150.000 entro il 2030. Ci sarà poi un centro di selezione, che unisce l’anima di rigenerazione e quella di riciclo. Qui, secondo le stime, passeranno 2,5 milioni di componenti usate andranno a rifornire le attività di rigenerazione e riciclo entro il 2025, per poi diventare ben 8 milioni entro il 2030.
Arriviamo così all’anima automobilistica di Sustainera, partendo dalla sezione dedicata al ricondizionamento del veicolo. Le automobili usate non arrivate al loro fine vita, infatti, verranno riparate a livello di carrozzeria, interni e meccanica, utilizzando ricambi nuovi, rigenerati o usati. Una volta ricondizionati, i veicoli saranno reintrodotti nel mercato dell’usato da Spoticar, il programma di usato certificato del Gruppo, e nei concessionari Stellantis&You. Con questa sezione, Sustainera si occuperà quindi in un sol colpo di Riparazione, Rigenerazione e Riutilizzo.
Infine, per i veicoli a fine vita è pensata una sezione dedicata allo smontaggio delle vetture. Una volta giunti alla fine della loro vita utile, le automobili elettriche sono una vera miniera fatta di materiali da riciclare e componenti da rigenerare e riutilizzare. I ricambi usati originali saranno integrati nello stock del partner di Stellantis B-Parts, con il nome di Sustainera Reuse.
Sustainera è già tante cose, ma il piano di Stellantis per questa nuova e aggressiva business unit non si fermerà qui. Da questo Hub di Mirafiori partirà l’offensiva di Stellantis verso una mobilità diversa, più sostenibile e capace di esplorare soluzioni fuori dall’ordinario. Stellantis vuole cambiare il modello di consumo formando persone, strutture e competenze, per ridurre l’impatto ambientale e raggiungere l’agognato obiettivo della neutralità di emissioni di carbonio entro il 2038.
Lo stesso Hub di Mirafiori di Sustainera è stato pensato e realizzato con il criterio delle 4R che è alla base di questa nuova realtà del Gruppo Stellantis. L’intero sito, infatti, è stato realizzato recuperando 55.000 dei 73.000 metri quadri totali tramite la riconversione una struttura parzialmente inutilizzata, e riciclando più di 5.000 tonnellate di metallo proveniente da risorse obsolete.
Anche le attrezzature e i macchinari presenti nella struttura sono stati recuperati da altre sedi, garantendo un risparmio economico del 55% rispetto all’acquisto di nuove attrezzature nonché l’indubbio risparmio in termini di emissioni e impatto ambientale. Al momento, Sustainera ha 170 dipendenti qualificati nel suo Hub di Mirafiori. Secondo le previsioni Stellantis, entro il 2025 i dipendenti diventeranno 550.
Alla presentazione sono intervenuti, insieme al Sindaco di Torino Stefano Lo Russo e il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, anche John Elkann, Presidente di Stellantis, e Carlos Tavares, CEO di Stellantis, che hanno tagliato il tradizionale nastro di inaugurazione dello stabilimento e commentato con positività e fiducia la nascita di questa nuova sfida.“L’Hub di Economia Circolare raccoglie competenze e attività volte a creare un centro di eccellenza in Europa,” ha dichiarato Tavares.
“Stiamo industrializzando il recupero e il riutilizzo sostenibile dei materiali, dando vita a nuove tecnologie e competenze mentre cresciamo nel settore. Il nostro impegno nella rigenerazione, riparazione, riutilizzo e riciclo”, continua il manager portoghese,” non solo alleggerirà la pressione sul nostro pianeta, maorterà anche valore finanziario a Stellantis, salvaguardando il nostro futuro mentre trasformiamo il nostro modello di produzione e consumo”.
“Questo nostro ulteriore investimento a Torino dimostra l’impegno di Stellantis verso l’Italia nel contesto evolutivo del settore e anche la capacità delle comunità dove siamo presenti di rinnovarsi costruendo il loro futuro”, ha dichiarato il Presidente di Stellantis, John Elkann. “Quando tutti i soggetti coinvolti e Stellantis condividono la stessa ambizione e concordano su un percorso comune, le idee diventano realtà, e l’Hub di Economia Circolare che inauguriamo oggi ne è la prova. Sarà uno stabilimento modello nel settore automobilistico che coniuga rispetto ambientale e sviluppo economico”.
Mirafiori sarà quindi un fiore all’occhiello non solo per Torino, per l’Italia e per Stellantis, ma per l’intera industria automobilistica, che vedrà un sito produttivo storico cambiare pelle, per adeguarsi alle sfide completamente diverse che proporrà la mobilità del futuro. A Sustainera e alla sua sede di Mirafiori si collegheranno altre attività volte a migliorare la sostenibilità, a partire dal Battery Technology Center che nascerà sempre all’interno di Mirafiori.
L’Hub di Economia Circolare Sustainera di Mirafiori collaborerà anche con società come Orano per il riciclo dei materiali delle batterie dei veicoli elettrici, o per la gestione dei veicoli a fine vita o la conversione elettrica dei veicoli commerciali leggeri termici attualmente su strada, fino alla creazione di partnership strategiche per l’approvvigionamento di materie prime delle sei gigafactory, previste in Europa e Nord America.
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