Attualità

6 anni di Superbollo: quale futuro?

Tempo di lettura: 3 minuti

Superbollo: problema o risorsa? Le discussioni e le opinioni si sprecano e in occasione della presentazione della terza edizione del Salone dell’Auto Parco Valentino i relatori impegnati nel mondo automotive hanno partecipato alla tavola rotonda per discutere la possibile frontiera della tanto agognata tassa.

Eugenio Blasetti (press relations manager Mercedes-Benz) e il Superbollo:

C’erano una volta in Italia le auto potenti. Rosse, Argento, Blu e Nere. Le vedevi, le sognavi, le compravi usate di seconda, terza o quarta mano. Perché la passione ti divorava. E c’erano i meccanici maghi. Ricordo quello di una concessionaria di Roma che aveva il camice bianco. Era burbero, severo ma umano e quando la mia auto vecchia ma potente ebbe un problema serio, me lo risolse prendendo il costosissimo pezzo da un’auto incidentata. Questo oggi è sparito, almeno in Italia. Perché le auto potenti nuove se ne vendono poche in Italia. Quelle irraggiungibili, da collezione, e quelle poche che si vendono dopo il primo proprietario, dopo quattro anni, se ne vanno all’estero. E i maghi hanno cessato l’attività o si dedicano alle utilitarie. Perché pochissimi possono permettersi di mantenerle”.

Conclude Blasetti : “E questo ha un responsabile: il superbollo del 2011 del Professor Monti. Pur avendo quest’ultimo ammesso di averlo introdotto per motivi simbolici e oggi anacronistici, è ancora qui. Ma, direte, oltre ad aver ucciso le auto potenti e massacrato l’indotto e l’artigianato che ci gravitava attorno, il Superbollo ha finanziato le disastrate finanze italiane tassando maggiormente quelli con la maggior capacità contributiva. (Così dice la nostra bella costituzione.)”

Lidia Dainelli (direttore comunicazione Jaguar Land Rover):

Rappresento due brand premium, Jaguar e Land Rover, che naturalmente hanno risentito piu’ di altri dell’introduzione del superbollo su tutta la fascia alta/prestazionale delle rispettive gamme. La forma con la quale la tassa è stata concepita ha di fatto distrutto in Italia un segmento che rappresenta il fiore all’occhiello dell’automotive e ha generato un danno per tutto il comparto automobilistico. Tale danno ha un duplice aspetto, direi pratico e “filosofico“”.

Il superbollo per le auto più potenti è stato e continua a essere improduttivo per lo Stato: ha generato una serie di fenomeni a catena tra cui un calo verticale delle vendite sopra i 185KW, l’aumento delle esportazioni di auto usate, mentre quella parte alta del segmento avrebbe potuto generare un importante gettito fiscale per lo Stato e quindi un impulso positivo all’economia“.

“L’altro aspetto è direi più di cuore: in Italia vige ancora l’emozione data da una bella vettura prestazionale, il desiderio, la passione nell’acquistarla e guidarla: la vettura diventa un po’ l’immagine, l’identità dell’acquirente. Questa sovrattassa che voleva colpire i super ricchi ha invece danneggiato lo slancio del possesso di un oggetto desiderato. Potete immaginare come può colpire a livello emozionale Jaguar che ha come DNA di brand the Art of Performance!”.

Pietro Innocenti (direttore generale Porsche Italia):

In bocca al lupo a Parco Valentino per questa terza edizione e grazie per aver riacceso i riflettori sul tema del superbollo, con l’auspicio che la politica riesamini con serenità una legge che si è dimostrata non solo inefficace ma anche dannosa per l’erario e l’occupazione

Romano Valente (direttore generale UNRAE):

I dati che abbiamo mostrato sono in grado di raccontare meglio di qualsiasi considerazione quello che ha significato il Superbollo, ovvero la perdita di fatturato, di gettito fiscale, la sofferenza di un’area dell’eccellenza tipicamente italiana, e abbiamo anche messo in difficoltà competenze commerciali e tecniche difficilmente rinnovabili. Se si eliminasse il Superbollo ci sarebbe, quindi, un maggior gettito fiscale”.

Andrea Levy (presidente Parco Valentino):

Parlo da appassionato di automobili sportive che coltiva questa passione da quando era giovane. I riflessi di questa tassa parlano di perdite per le casse dello Stato dimostrate dai dati oggettivi, ma non parlano di quanto abbiano influito su una passione che si spegne. Perché il Superbollo ha evidentemente ridotto la possibilità per i giovani di acquistare un’auto sportiva usata, considerando che nel giro di pochi anni i costi di gestione della vettura eguaglierebbero o supererebbero il valore dell’auto stessa”.

Tommaso Corona

Share
Pubblicato di
Tommaso Corona

Recent Posts

Microlino si aggiudica il Best in Class Award 2025: i tedeschi premiano la microcar

Microlino, la simpatica e tecnologica microcar dal DNA svizzero ma creata in Italia, si è…

14 ore ago

Prova in anteprima Alpine A290: prezzi, motore e come va. Profumo di GT Turbo?

La Alpine A290 rappresenta l’ingresso nel mondo dell’elettrico per un marchio come Alpine, che ha…

17 ore ago

Il Diesel resiste: quali sono le auto più vendute in Italia

Le vendite di auto Diesel in Italia nel 2024 sono dominate dalle case automobilistiche tedesche,…

20 ore ago

Urso: “Il tempo degli incentivi auto è finito”

Il ministro Adolfo Urso ha annunciato la fine degli incentivi auto dal 2025, affermando che…

20 ore ago

Prova Mini Cooper S 2024: bella e comoda, ma è ancora una Hot Hatch?

Sembra quasi impossibile, ma la "nuova" Mini, rinata sotto l'egida BMW all'alba del Terzo Millennio,…

21 ore ago

Elettrico o plug-in: quale Seal U scegliere e le informazioni

La BYD Seal U è uno dei modelli più interessanti e versatili della gamma BYD,…

22 ore ago